DATE E ORARI
Il calendario di eventi si articola da venerdì 13 ottobre a domenica 15 ottobre 2023.
L’apertura delle sale e la programmazione degli incontri seguiranno gli orari indicati nel programma.
REGISTRAZIONE AL FESTIVAL
Per partecipare al CICAP Fest è necessario effettuare una registrazione inserendo nella scheda di iscrizione del Festival : nome, cognome, indirizzo e-mail e città di provenienza.
Gli eventi sono per la quasi totalità a ingresso libero gratuito fino ad esaurimento posti.
Fanno eccezione solo il workshop dedicato ai giornalisti e gli eventi di CICAP Edu per i quali è necessaria la prenotazione, oltre a pochi altri eventi dove potrebbe essere previsto un biglietto d'ingresso, nel caso siano tenuti all'interno di musei (tale informazione la troverete nella scheda dell'evento).
Per tutti gli altri eventi non è prevista alcuna prenotazione
Il biglietto che riceverete via mail dovrà essere esibito, stampato su carta o su smartphone, all’Infopoint (cortile antico Palazzo del Bo ) per ricevere il braccialetto che vi consentirà di accedere nelle diverse location.
La sola registrazione al CICAP Fest non equivale a una prenotazione del posto, l'accesso agli eventi con ingresso libero sarà possibile fino ad esaurimento dei posti.
In caso di mancata registrazione online ci si potrà comunque registrare anche in loco presso l'Infopoint di Palazzo del Bo .
ottobre
Ven. 13
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- SALA DEI GIGANTI | Palazzo Liviano
- AULA NIEVO | Palazzo del Bo
- MUSME
- Prog.Cronologico

Inaugurazione del CICAP Fest 2023 In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura...
Inaugurazione del CICAP Fest 2023
In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala
La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura scientifica, svolge un ruolo fondamentale nel progresso democratico delle società. La conferenza di apertura del Cicap Fest si concentra sul valore della responsabilità, richiamando il tema ”Facciamo la nostra parte” che caratterizza l’edizione 2023 e riprendendo così le ultime parole del fondatore del CICAP, Piero Angela. Durante l’incontro esploreremo le ragioni che rendono cruciale il sostegno, anche economico, alla ricerca scientifica, sia di base che applicata, nel contesto di sfide globali che influenzano profondamente la vita di tutti noi. Dalle conseguenze del cambiamento climatico agli impatti, anche in termni di competenze, del progresso tecnologico e dell'intelligenza artificiale, il nostro mondo si trova di fronte a sfide articolate e urgenti. Indipendentemente dal nostro ruolo nella società - cittadini, figure culturali, professionisti dell'informazione, educatori, decision maker politici o economici - la navigazione nella complessità del mondo contemporaneo richiede un impegno costante per prendere decisioni informate e responsabili. Con le voci autorevoli di Helga Nowotny, presidente emerita del Consiglio Europeo della Ricerca e professoressa di studi scientifici e tecnologici all’ETH di Zurigo, e del neuroscienziato e presidente del CICAP Sergio Della Sala, esploreremo come il metodo scientifico e le sue potenti idee siano oggi più rilevanti che mai per le sfide e le scelte che dobbiamo affrontare.
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In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala
La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura scientifica, svolge un ruolo fondamentale nel progresso democratico delle società. La conferenza di apertura del Cicap Fest si concentra sul valore della responsabilità, richiamando il tema ”Facciamo la nostra parte” che caratterizza l’edizione 2023 e riprendendo così le ultime parole del fondatore del CICAP, Piero Angela. Durante l’incontro esploreremo le ragioni che rendono cruciale il sostegno, anche economico, alla ricerca scientifica, sia di base che applicata, nel contesto di sfide globali che influenzano profondamente la vita di tutti noi. Dalle conseguenze del cambiamento climatico agli impatti, anche in termni di competenze, del progresso tecnologico e dell'intelligenza artificiale, il nostro mondo si trova di fronte a sfide articolate e urgenti. Indipendentemente dal nostro ruolo nella società - cittadini, figure culturali, professionisti dell'informazione, educatori, decision maker politici o economici - la navigazione nella complessità del mondo contemporaneo richiede un impegno costante per prendere decisioni informate e responsabili. Con le voci autorevoli di Helga Nowotny, presidente emerita del Consiglio Europeo della Ricerca e professoressa di studi scientifici e tecnologici all’ETH di Zurigo, e del neuroscienziato e presidente del CICAP Sergio Della Sala, esploreremo come il metodo scientifico e le sue potenti idee siano oggi più rilevanti che mai per le sfide e le scelte che dobbiamo affrontare.

Con Antonio Valentino, Dario Bressanini, Marco Ferrari, Beatrice Mautino, Emanuele Menietti Federica Sabia, violino Rossella Tucci, violino Nicoletta Pignataro, viola Lucia Sacerdoni, violoncello...
Con Antonio Valentino , Dario Bressanini, Marco Ferrari, Beatrice Mautino, Emanuele Menietti
Federica Sabia , violino
Rossella Tucci , violino
Nicoletta Pignataro , viola
Lucia Sacerdoni , violoncello
Dalla meraviglia delle geometrie musicali di Bach alle spudoratezza delle trovate ritmiche e armoniche dei Beatles, passando per John Cage. Un viaggio attraverso musica e scienza per scoprire le storie raccontate dalle melodie, i dialoghi tra gli strumenti e in parallelo alcune delle vicende scientifiche che hanno segnato la storia della conoscenza e ci hanno aiutato a definirci come esseri umani. Un viaggio tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, tra passato e futuro, animato dalla curiosità per la scoperta e l’entusiasmo per il racconto e la condivisione. Un viaggio che – ci auguriamo – a Piero sarebbe piaciuto.
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Dalla meraviglia delle geometrie musicali di Bach alle spudoratezza delle trovate ritmiche e armoniche dei Beatles, passando per John Cage. Un viaggio attraverso musica e scienza per scoprire le storie raccontate dalle melodie, i dialoghi tra gli strumenti e in parallelo alcune delle vicende scientifiche che hanno segnato la storia della conoscenza e ci hanno aiutato a definirci come esseri umani. Un viaggio tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, tra passato e futuro, animato dalla curiosità per la scoperta e l’entusiasmo per il racconto e la condivisione. Un viaggio che – ci auguriamo – a Piero sarebbe piaciuto.

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 Con Amedeo Balbi Moderano Luca Mingotti e Alessandra Tognolli L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
Con Amedeo Balbi
ModeranoLuca Mingotti e Alessandra Tognolli
L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è stata quella della Terra. Fulgida e azzurra nel buio più nero, delicata, come vivente. Qualcosa di unico nello Spazio sconfinato. Eppure noi umani siamo spesso inebriati dal sogno di lasciarla per trasferirci su altri pianeti. In principio fu la fantascienza: nel 1966, mentre il programma Apollo era in pieno svolgimento, negli USA andava in onda per la prima volta la serie tv Star Trek in cui la nave stellare Enterprise viaggiava alla ricerca di «strani, nuovi mondi». Lo stesso sogno è alimentato oggi dai piani avveniristici dei nuovi imprenditori spaziali, e offerto come possibile risposta ai cambiamenti climatici e ad altre minacce per la sopravvivenza dell'umanità. Ma – si domanda Amedeo Balbi, astrofisico e apprezzato divulgatore scientifico – è realistico pensare di fondare colonie umane su altri pianeti o satelliti? Quali sono le difficoltà tecniche da affrontare? Come ci si può adattare ai nuovi ambienti? E, soprattutto, ne vale la pena? Questo libro accompagna il lettore in un affascinante e inedito percorso fra immaginazione e scienza analizzando ogni aspetto delle sfide che andrebbero affrontate per insediarsi su altri pianeti, dai tempi di trasferimento alla disponibilità di risorse, dalle richieste energetiche ai rischi per la salute. Allo stesso tempo è una riflessione profonda sul senso della scienza, sui limiti del progresso e sul rapporto fra l'Universo e l'umanità, un invito ad apprezzare la bellezza e la straordinarietà della nostra casa nel cosmo.
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Con Amedeo Balbi
Moderano
L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è stata quella della Terra. Fulgida e azzurra nel buio più nero, delicata, come vivente. Qualcosa di unico nello Spazio sconfinato. Eppure noi umani siamo spesso inebriati dal sogno di lasciarla per trasferirci su altri pianeti. In principio fu la fantascienza: nel 1966, mentre il programma Apollo era in pieno svolgimento, negli USA andava in onda per la prima volta la serie tv Star Trek in cui la nave stellare Enterprise viaggiava alla ricerca di «strani, nuovi mondi». Lo stesso sogno è alimentato oggi dai piani avveniristici dei nuovi imprenditori spaziali, e offerto come possibile risposta ai cambiamenti climatici e ad altre minacce per la sopravvivenza dell'umanità. Ma – si domanda Amedeo Balbi, astrofisico e apprezzato divulgatore scientifico – è realistico pensare di fondare colonie umane su altri pianeti o satelliti? Quali sono le difficoltà tecniche da affrontare? Come ci si può adattare ai nuovi ambienti? E, soprattutto, ne vale la pena? Questo libro accompagna il lettore in un affascinante e inedito percorso fra immaginazione e scienza analizzando ogni aspetto delle sfide che andrebbero affrontate per insediarsi su altri pianeti, dai tempi di trasferimento alla disponibilità di risorse, dalle richieste energetiche ai rischi per la salute. Allo stesso tempo è una riflessione profonda sul senso della scienza, sui limiti del progresso e sul rapporto fra l'Universo e l'umanità, un invito ad apprezzare la bellezza e la straordinarietà della nostra casa nel cosmo.

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino Modera: Ilenia Di Martino Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera"...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino
Modera:Ilenia Di Martino
Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera" riportò per la prima volta un trafiletto su un «morbo misterioso»: la poliomielite. Una malattia dai molti paradossi, che era sempre esistita ma non aveva mai provocato epidemie prima di allora, sembrava stranamente preferire chi viveva in condizioni igieniche migliori e, pur non essendo l'infezione più frequente o mortale dei suoi tempi, rappresentò la più grande paura degli americani dopo la bomba atomica. La polio divenne il grande nemico da sconfiggere, grazie alla combinazione (fino a quel momento inedita) di un'importante spinta politica, di un'enorme attenzione mediatica e del forte impatto emotivo dei danni, talvolta gravissimi, di questa malattia. Agnese Collino ripercorre le tappe di questa storia - dalla rivoluzione nella beneficenza agli scienziati superstar, dalla corsa al vaccino alla nascita dei reparti di terapia intensiva - per mostrare come la lotta alla polio abbia generato innovazioni che ancora oggi fanno parte della nostra vita. A cavallo tra passato e presente, «la polio è stata una delle patologie nella storia della medicina che più ha cambiato la nostra società, anche se oggi non ce lo ricordiamo più».
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"La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino
Modera:
Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera" riportò per la prima volta un trafiletto su un «morbo misterioso»: la poliomielite. Una malattia dai molti paradossi, che era sempre esistita ma non aveva mai provocato epidemie prima di allora, sembrava stranamente preferire chi viveva in condizioni igieniche migliori e, pur non essendo l'infezione più frequente o mortale dei suoi tempi, rappresentò la più grande paura degli americani dopo la bomba atomica. La polio divenne il grande nemico da sconfiggere, grazie alla combinazione (fino a quel momento inedita) di un'importante spinta politica, di un'enorme attenzione mediatica e del forte impatto emotivo dei danni, talvolta gravissimi, di questa malattia. Agnese Collino ripercorre le tappe di questa storia - dalla rivoluzione nella beneficenza agli scienziati superstar, dalla corsa al vaccino alla nascita dei reparti di terapia intensiva - per mostrare come la lotta alla polio abbia generato innovazioni che ancora oggi fanno parte della nostra vita. A cavallo tra passato e presente, «la polio è stata una delle patologie nella storia della medicina che più ha cambiato la nostra società, anche se oggi non ce lo ricordiamo più».

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "In alto mare" di Danilo Zagaria Modera: Elvira Antonucci Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"In alto mare" di Danilo Zagaria
Modera: Elvira Antonucci
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l’oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell’uomo: In alto mare è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l’interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile.
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"In alto mare" di Danilo Zagaria
Modera: Elvira Antonucci
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l’oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell’uomo: In alto mare è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l’interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile.

INCONTRO QUERY Con Carlo Greppi La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata...
INCONTRO QUERY
Con Carlo Greppi
La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata del passato, del tutto priva di basi fattuali ma non per questo meno convincente e pervasiva. Carlo Greppi, storico e saggista, cura per l’editore Laterza la collana “Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti”, una serie di volumi scritti da giovani studiosi con l’obiettivo di contrastare mistificazioni e banalizzazioni, riportando i fatti e la loro puntuale verifica al centro della ricerca storica. Durante l’incontro Greppi racconterà com’è nata la collana, quali sono i metodi utilizzati e quali i temi affrontati o ancora da affrontare, senza però trascurare gli aspetti più critici del debunking, a cominciare dal problema della definizione di “verità” in ambito storico.
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Con Carlo Greppi
La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata del passato, del tutto priva di basi fattuali ma non per questo meno convincente e pervasiva. Carlo Greppi, storico e saggista, cura per l’editore Laterza la collana “Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti”, una serie di volumi scritti da giovani studiosi con l’obiettivo di contrastare mistificazioni e banalizzazioni, riportando i fatti e la loro puntuale verifica al centro della ricerca storica. Durante l’incontro Greppi racconterà com’è nata la collana, quali sono i metodi utilizzati e quali i temi affrontati o ancora da affrontare, senza però trascurare gli aspetti più critici del debunking, a cominciare dal problema della definizione di “verità” in ambito storico.

Con Massimiano Bucchi Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore...
Con Massimiano Bucchi
Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore impatto e una maggior popolarità sulle nostre vite? E quali sono le storie delle intuizioni e delle idee che le hanno rese possibili?
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Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore impatto e una maggior popolarità sulle nostre vite? E quali sono le storie delle intuizioni e delle idee che le hanno rese possibili?

A cura di MUSME e Teatro Nove Vite Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e...
A cura di MUSME e Teatro Nove Vite
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio nella Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
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Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio nella Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 Con Amedeo Balbi Moderano Luca Mingotti e Alessandra Tognolli L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
Con Amedeo Balbi
ModeranoLuca Mingotti e Alessandra Tognolli
L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è stata quella della Terra. Fulgida e azzurra nel buio più nero, delicata, come vivente. Qualcosa di unico nello Spazio sconfinato. Eppure noi umani siamo spesso inebriati dal sogno di lasciarla per trasferirci su altri pianeti. In principio fu la fantascienza: nel 1966, mentre il programma Apollo era in pieno svolgimento, negli USA andava in onda per la prima volta la serie tv Star Trek in cui la nave stellare Enterprise viaggiava alla ricerca di «strani, nuovi mondi». Lo stesso sogno è alimentato oggi dai piani avveniristici dei nuovi imprenditori spaziali, e offerto come possibile risposta ai cambiamenti climatici e ad altre minacce per la sopravvivenza dell'umanità. Ma – si domanda Amedeo Balbi, astrofisico e apprezzato divulgatore scientifico – è realistico pensare di fondare colonie umane su altri pianeti o satelliti? Quali sono le difficoltà tecniche da affrontare? Come ci si può adattare ai nuovi ambienti? E, soprattutto, ne vale la pena? Questo libro accompagna il lettore in un affascinante e inedito percorso fra immaginazione e scienza analizzando ogni aspetto delle sfide che andrebbero affrontate per insediarsi su altri pianeti, dai tempi di trasferimento alla disponibilità di risorse, dalle richieste energetiche ai rischi per la salute. Allo stesso tempo è una riflessione profonda sul senso della scienza, sui limiti del progresso e sul rapporto fra l'Universo e l'umanità, un invito ad apprezzare la bellezza e la straordinarietà della nostra casa nel cosmo.
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Con Amedeo Balbi
Moderano
L'immagine più bella che gli astronauti hanno colto dalla Luna è stata quella della Terra. Fulgida e azzurra nel buio più nero, delicata, come vivente. Qualcosa di unico nello Spazio sconfinato. Eppure noi umani siamo spesso inebriati dal sogno di lasciarla per trasferirci su altri pianeti. In principio fu la fantascienza: nel 1966, mentre il programma Apollo era in pieno svolgimento, negli USA andava in onda per la prima volta la serie tv Star Trek in cui la nave stellare Enterprise viaggiava alla ricerca di «strani, nuovi mondi». Lo stesso sogno è alimentato oggi dai piani avveniristici dei nuovi imprenditori spaziali, e offerto come possibile risposta ai cambiamenti climatici e ad altre minacce per la sopravvivenza dell'umanità. Ma – si domanda Amedeo Balbi, astrofisico e apprezzato divulgatore scientifico – è realistico pensare di fondare colonie umane su altri pianeti o satelliti? Quali sono le difficoltà tecniche da affrontare? Come ci si può adattare ai nuovi ambienti? E, soprattutto, ne vale la pena? Questo libro accompagna il lettore in un affascinante e inedito percorso fra immaginazione e scienza analizzando ogni aspetto delle sfide che andrebbero affrontate per insediarsi su altri pianeti, dai tempi di trasferimento alla disponibilità di risorse, dalle richieste energetiche ai rischi per la salute. Allo stesso tempo è una riflessione profonda sul senso della scienza, sui limiti del progresso e sul rapporto fra l'Universo e l'umanità, un invito ad apprezzare la bellezza e la straordinarietà della nostra casa nel cosmo.

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino Modera: Ilenia Di Martino Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera"...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino
Modera:Ilenia Di Martino
Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera" riportò per la prima volta un trafiletto su un «morbo misterioso»: la poliomielite. Una malattia dai molti paradossi, che era sempre esistita ma non aveva mai provocato epidemie prima di allora, sembrava stranamente preferire chi viveva in condizioni igieniche migliori e, pur non essendo l'infezione più frequente o mortale dei suoi tempi, rappresentò la più grande paura degli americani dopo la bomba atomica. La polio divenne il grande nemico da sconfiggere, grazie alla combinazione (fino a quel momento inedita) di un'importante spinta politica, di un'enorme attenzione mediatica e del forte impatto emotivo dei danni, talvolta gravissimi, di questa malattia. Agnese Collino ripercorre le tappe di questa storia - dalla rivoluzione nella beneficenza agli scienziati superstar, dalla corsa al vaccino alla nascita dei reparti di terapia intensiva - per mostrare come la lotta alla polio abbia generato innovazioni che ancora oggi fanno parte della nostra vita. A cavallo tra passato e presente, «la polio è stata una delle patologie nella storia della medicina che più ha cambiato la nostra società, anche se oggi non ce lo ricordiamo più».
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"La malattia da 10 centesimi" di Agnese Collino
Modera:
Era il 30 dicembre 1911 quando il "Corriere della Sera" riportò per la prima volta un trafiletto su un «morbo misterioso»: la poliomielite. Una malattia dai molti paradossi, che era sempre esistita ma non aveva mai provocato epidemie prima di allora, sembrava stranamente preferire chi viveva in condizioni igieniche migliori e, pur non essendo l'infezione più frequente o mortale dei suoi tempi, rappresentò la più grande paura degli americani dopo la bomba atomica. La polio divenne il grande nemico da sconfiggere, grazie alla combinazione (fino a quel momento inedita) di un'importante spinta politica, di un'enorme attenzione mediatica e del forte impatto emotivo dei danni, talvolta gravissimi, di questa malattia. Agnese Collino ripercorre le tappe di questa storia - dalla rivoluzione nella beneficenza agli scienziati superstar, dalla corsa al vaccino alla nascita dei reparti di terapia intensiva - per mostrare come la lotta alla polio abbia generato innovazioni che ancora oggi fanno parte della nostra vita. A cavallo tra passato e presente, «la polio è stata una delle patologie nella storia della medicina che più ha cambiato la nostra società, anche se oggi non ce lo ricordiamo più».

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "In alto mare" di Danilo Zagaria Modera: Elvira Antonucci Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"In alto mare" di Danilo Zagaria
Modera: Elvira Antonucci
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l’oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell’uomo: In alto mare è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l’interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile.
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"In alto mare" di Danilo Zagaria
Modera: Elvira Antonucci
Il 10 gennaio 1992 la nave portacontainer Ever Laurel fu colpita da una tempesta mentre attraversava l’oceano Pacifico: inclinandosi su un fianco perse parte del carico, fra cui 7200 confezioni di Friendly Floatees, piccoli animaletti di plastica colorata venduti per fare compagnia ai bambini durante il bagnetto. Progettati per galleggiare, iniziarono a viaggiare per decine di migliaia di chilometri, venendo ritrovati in ogni angolo del globo. Nel rapporto fra uno dei maggiori scarti del genere umano, la plastica, e gli ecosistemi marini passerà molto del futuro dell’uomo: In alto mare è un percorso alla scoperta del mondo sottomarino componendo un caleidoscopico compendio di scienze e storie che, raccontando e documentando l’interconnessione tra ambienti e specie, aiuta a capire cosa significhi agire in modo sostenibile.

INCONTRO QUERY Con Carlo Greppi La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata...
INCONTRO QUERY
Con Carlo Greppi
La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata del passato, del tutto priva di basi fattuali ma non per questo meno convincente e pervasiva. Carlo Greppi, storico e saggista, cura per l’editore Laterza la collana “Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti”, una serie di volumi scritti da giovani studiosi con l’obiettivo di contrastare mistificazioni e banalizzazioni, riportando i fatti e la loro puntuale verifica al centro della ricerca storica. Durante l’incontro Greppi racconterà com’è nata la collana, quali sono i metodi utilizzati e quali i temi affrontati o ancora da affrontare, senza però trascurare gli aspetti più critici del debunking, a cominciare dal problema della definizione di “verità” in ambito storico.
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Con Carlo Greppi
La storia recente è sempre più spesso oggetto di strumentalizzazioni e fake news, fino a giungere in alcuni casi a una narrazione totalmente deformata del passato, del tutto priva di basi fattuali ma non per questo meno convincente e pervasiva. Carlo Greppi, storico e saggista, cura per l’editore Laterza la collana “Fact Checking: la Storia alla prova dei fatti”, una serie di volumi scritti da giovani studiosi con l’obiettivo di contrastare mistificazioni e banalizzazioni, riportando i fatti e la loro puntuale verifica al centro della ricerca storica. Durante l’incontro Greppi racconterà com’è nata la collana, quali sono i metodi utilizzati e quali i temi affrontati o ancora da affrontare, senza però trascurare gli aspetti più critici del debunking, a cominciare dal problema della definizione di “verità” in ambito storico.

Con Massimiano Bucchi Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore...
Con Massimiano Bucchi
Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore impatto e una maggior popolarità sulle nostre vite? E quali sono le storie delle intuizioni e delle idee che le hanno rese possibili?
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Negli ultimi anni in un tempo brevissimo si è sviluppata un'evoluzione tecnologica senza precedenti. Ma quali sono state le innovazioni che hanno avuto un maggiore impatto e una maggior popolarità sulle nostre vite? E quali sono le storie delle intuizioni e delle idee che le hanno rese possibili?

Inaugurazione del CICAP Fest 2023 In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura...
Inaugurazione del CICAP Fest 2023
In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala
La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura scientifica, svolge un ruolo fondamentale nel progresso democratico delle società. La conferenza di apertura del Cicap Fest si concentra sul valore della responsabilità, richiamando il tema ”Facciamo la nostra parte” che caratterizza l’edizione 2023 e riprendendo così le ultime parole del fondatore del CICAP, Piero Angela. Durante l’incontro esploreremo le ragioni che rendono cruciale il sostegno, anche economico, alla ricerca scientifica, sia di base che applicata, nel contesto di sfide globali che influenzano profondamente la vita di tutti noi. Dalle conseguenze del cambiamento climatico agli impatti, anche in termni di competenze, del progresso tecnologico e dell'intelligenza artificiale, il nostro mondo si trova di fronte a sfide articolate e urgenti. Indipendentemente dal nostro ruolo nella società - cittadini, figure culturali, professionisti dell'informazione, educatori, decision maker politici o economici - la navigazione nella complessità del mondo contemporaneo richiede un impegno costante per prendere decisioni informate e responsabili. Con le voci autorevoli di Helga Nowotny, presidente emerita del Consiglio Europeo della Ricerca e professoressa di studi scientifici e tecnologici all’ETH di Zurigo, e del neuroscienziato e presidente del CICAP Sergio Della Sala, esploreremo come il metodo scientifico e le sue potenti idee siano oggi più rilevanti che mai per le sfide e le scelte che dobbiamo affrontare.
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In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Helga Nowotny e Sergio Della Sala
La scienza, insieme alla conoscenza e alla cultura scientifica, svolge un ruolo fondamentale nel progresso democratico delle società. La conferenza di apertura del Cicap Fest si concentra sul valore della responsabilità, richiamando il tema ”Facciamo la nostra parte” che caratterizza l’edizione 2023 e riprendendo così le ultime parole del fondatore del CICAP, Piero Angela. Durante l’incontro esploreremo le ragioni che rendono cruciale il sostegno, anche economico, alla ricerca scientifica, sia di base che applicata, nel contesto di sfide globali che influenzano profondamente la vita di tutti noi. Dalle conseguenze del cambiamento climatico agli impatti, anche in termni di competenze, del progresso tecnologico e dell'intelligenza artificiale, il nostro mondo si trova di fronte a sfide articolate e urgenti. Indipendentemente dal nostro ruolo nella società - cittadini, figure culturali, professionisti dell'informazione, educatori, decision maker politici o economici - la navigazione nella complessità del mondo contemporaneo richiede un impegno costante per prendere decisioni informate e responsabili. Con le voci autorevoli di Helga Nowotny, presidente emerita del Consiglio Europeo della Ricerca e professoressa di studi scientifici e tecnologici all’ETH di Zurigo, e del neuroscienziato e presidente del CICAP Sergio Della Sala, esploreremo come il metodo scientifico e le sue potenti idee siano oggi più rilevanti che mai per le sfide e le scelte che dobbiamo affrontare.

A cura di MUSME e Teatro Nove Vite Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e...
A cura di MUSME e Teatro Nove Vite
Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio nella Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.
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Come viene illustrato fin dalle prime sale del MUSME, a Padova nasce la “Medicina moderna”. L’Università di Padova è stata infatti, tra XV e XVI secolo, la culla della Rivoluzione scientifica, soprattutto in campo medico. Si afferma un nuovo modo di fare scienza grazie alla libertà data dalla Repubblica della Serenissima; studenti e professori potevano godere non solo di straordinaria libertà di pensiero e di ricerca ma anche potevano applicare il Metodo scientifico sperimentale, portando a grandi scoperte che riguardano l’Anatomia, la Fisiologia, la Patologia e la Terapia. Attraverso un “Viaggio nella Storia della Medicina”, il visitatore scoprirà come dalle prime dissezioni anatomiche si è arrivati all’elaborazione di nuove tecniche di conservazione dei corpi, potrà provare i moderni strumenti inventati per misurare i parametri fisiologici del corpo umano, capire come, grazie alla scoperta del DNA, oggi si può parlare di Patologia Molecolare che sembra promettere dei nuovi sviluppi nella comprensione e nella cura delle malattie.

Con Antonio Valentino, Dario Bressanini, Marco Ferrari, Beatrice Mautino, Emanuele Menietti Federica Sabia, violino Rossella Tucci, violino Nicoletta Pignataro, viola Lucia Sacerdoni, violoncello...
Con Antonio Valentino , Dario Bressanini, Marco Ferrari, Beatrice Mautino, Emanuele Menietti
Federica Sabia , violino
Rossella Tucci , violino
Nicoletta Pignataro , viola
Lucia Sacerdoni , violoncello
Dalla meraviglia delle geometrie musicali di Bach alle spudoratezza delle trovate ritmiche e armoniche dei Beatles, passando per John Cage. Un viaggio attraverso musica e scienza per scoprire le storie raccontate dalle melodie, i dialoghi tra gli strumenti e in parallelo alcune delle vicende scientifiche che hanno segnato la storia della conoscenza e ci hanno aiutato a definirci come esseri umani. Un viaggio tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, tra passato e futuro, animato dalla curiosità per la scoperta e l’entusiasmo per il racconto e la condivisione. Un viaggio che – ci auguriamo – a Piero sarebbe piaciuto.
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Dalla meraviglia delle geometrie musicali di Bach alle spudoratezza delle trovate ritmiche e armoniche dei Beatles, passando per John Cage. Un viaggio attraverso musica e scienza per scoprire le storie raccontate dalle melodie, i dialoghi tra gli strumenti e in parallelo alcune delle vicende scientifiche che hanno segnato la storia della conoscenza e ci hanno aiutato a definirci come esseri umani. Un viaggio tra infinitamente piccolo e infinitamente grande, tra passato e futuro, animato dalla curiosità per la scoperta e l’entusiasmo per il racconto e la condivisione. Un viaggio che – ci auguriamo – a Piero sarebbe piaciuto.
ottobre
Sab. 14
- SALA ROSSINI | Caffè Pedrocchi
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- SALA VERDE | Caffè Pedrocchi
- PLANETARIO DI PADOVA
- SALA DEI GIGANTI | Palazzo Liviano
- AULA NIEVO | Palazzo del Bo
- CORTILE NUOVO | Palazzo del Bo
- CORTILE | Palazzo Moroni
- MUSME
- PALAZZO RONCALE | ROVIGO
- Palazzo Santo Stefano
- PLATEATICO PEDROCCHI
- SALA ANZIANI | Palazzo Moroni
- Prog.Cronologico

Workshop per giornalisti e comunicatori della scienza Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto Con Paola Govoni,...
Workshop per giornalisti e comunicatori della scienza
Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto
Con Paola Govoni, Marco Boscolo e Roberto Paura
L’avvento dell’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione e il mondo della comunicazione, in particolare quella scientifica, deve interrogarsi sugli impatti che ciò può avere sulla professione e sull’opinione pubblica. Oltre ai fenomeni di polarizzazione e fake news a cui è spesso associato l’utilizzo delle tecnologie digitali, emergono ora nuove questioni. In che misura è possibile utilizzare l'intelligenza artificiale per la stesura di testi scientifici? E se questa tecnologia fosse in grado di generare testi più precisi e comprensibili, in tempi più rapidi, aiutando a superare anche le barriere linguistiche tra ricercatori? Potrebbe favorire la condivisione delle conoscenze per favorire la ricerca e promuovere il progresso?
Per i giornalisti la partecipazione al corso attribuisce 3 crediti formativi. L'iscrizione va effettuata attraverso la piattaforma www.formazionegiornalisti.it
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Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto
Con Paola Govoni, Marco Boscolo e Roberto Paura
L’avvento dell’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione e il mondo della comunicazione, in particolare quella scientifica, deve interrogarsi sugli impatti che ciò può avere sulla professione e sull’opinione pubblica. Oltre ai fenomeni di polarizzazione e fake news a cui è spesso associato l’utilizzo delle tecnologie digitali, emergono ora nuove questioni. In che misura è possibile utilizzare l'intelligenza artificiale per la stesura di testi scientifici? E se questa tecnologia fosse in grado di generare testi più precisi e comprensibili, in tempi più rapidi, aiutando a superare anche le barriere linguistiche tra ricercatori? Potrebbe favorire la condivisione delle conoscenze per favorire la ricerca e promuovere il progresso?
Per i giornalisti la partecipazione al corso attribuisce 3 crediti formativi. L'iscrizione va effettuata attraverso la piattaforma www.formazionegiornalisti.it

Con Giulio Magli L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi...
Con Giulio Magli
L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi costruì quei monumenti. Giulio Magli, uno dei massimi esperti a livello internazionale, ci guiderà tra i sentieri di questa scienza peculiare e affascinante che ha conosciuto uno sviluppo lungo e faticoso. Con assoluto rigore scientifico, e anche attraverso fotografie e modelli geometrici, ci accompagnerà alla scoperta di luoghi e monumenti sparsi in tutto il globo, alcuni dei quali "sotto casa" come il Pantheon e i Templi di Agrigento, altri famosissimi come le piramidi dell'antico Egitto, altri ancora lontani e difficili da raggiungere come le piramidi Han a Xi'an in Cina.
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L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi costruì quei monumenti. Giulio Magli, uno dei massimi esperti a livello internazionale, ci guiderà tra i sentieri di questa scienza peculiare e affascinante che ha conosciuto uno sviluppo lungo e faticoso. Con assoluto rigore scientifico, e anche attraverso fotografie e modelli geometrici, ci accompagnerà alla scoperta di luoghi e monumenti sparsi in tutto il globo, alcuni dei quali "sotto casa" come il Pantheon e i Templi di Agrigento, altri famosissimi come le piramidi dell'antico Egitto, altri ancora lontani e difficili da raggiungere come le piramidi Han a Xi'an in Cina.

Con Alberto Vitale Brovarone e Donato Giovannelli Modera Elena Panariello Regia di Jacopo Pasotti Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca,...
Con Alberto Vitale Brovarone e Donato Giovannelli
Modera Elena Panariello
Regia di Jacopo Pasotti
Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca, c'è un ecosistema di microorganismi che come biomassa è perfino superiore a quello della superficie. È un ecosistema "profondo" che potrebbe essere all'origine della vita come la conosciamo noi. Due giovani scienziati, vincitori di un grant ERC (European Research Council) si confronteranno in un incontro moderato sulle fonti di energia misteriose e profonde che possono essere alla base di una biosfera inscrutabile perché ben sotto la superficie terrestre, nelle rocce della crosta terrestre. Sono forme di vita estrema che potrebbero dire molto su forme di vita possibili su altri pianeti. Sebbene nascosto, l'ecosistema profondo è riconoscibile però anche in superficie, e i due scienziati, come esploratori, cercano in ogni continente le impronte di queste forme di vita e di questa energia profonda lasciate nelle rocce, nelle sorgenti d'acqua, nei fumi dei vulcani. Impronte che, messe insieme, stanno appunto svelando un mondo "sottosopra" degno di Stranger Things (ma non così ostile).
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Modera Elena Panariello
Regia di Jacopo Pasotti
Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca, c'è un ecosistema di microorganismi che come biomassa è perfino superiore a quello della superficie. È un ecosistema "profondo" che potrebbe essere all'origine della vita come la conosciamo noi. Due giovani scienziati, vincitori di un grant ERC (European Research Council) si confronteranno in un incontro moderato sulle fonti di energia misteriose e profonde che possono essere alla base di una biosfera inscrutabile perché ben sotto la superficie terrestre, nelle rocce della crosta terrestre. Sono forme di vita estrema che potrebbero dire molto su forme di vita possibili su altri pianeti. Sebbene nascosto, l'ecosistema profondo è riconoscibile però anche in superficie, e i due scienziati, come esploratori, cercano in ogni continente le impronte di queste forme di vita e di questa energia profonda lasciate nelle rocce, nelle sorgenti d'acqua, nei fumi dei vulcani. Impronte che, messe insieme, stanno appunto svelando un mondo "sottosopra" degno di Stranger Things (ma non così ostile).

Con Luigi Garlaschelli e Andrea Nicolotti L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede....
Con Luigi Garlaschelli e Andrea Nicolotti
L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede. Il dibattito sulla sua autenticità è ancora accesissimo. Nessuna altra reliquia è stata mai sottoposta a così tanti studi, prove e riproduzioni, ma i conti continuano a non tornare. Servirebbe un miracolo?
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L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede. Il dibattito sulla sua autenticità è ancora accesissimo. Nessuna altra reliquia è stata mai sottoposta a così tanti studi, prove e riproduzioni, ma i conti continuano a non tornare. Servirebbe un miracolo?

Elisabetta Bernardi, Piero Bianucci, Silvio Garattini, Paolo Magliocco, Lorenzo Pinna e Lorenzo Montali Modera: Massimo Polidoro A un anno di distanza dalla scomparsa di Piero Angela, alcune tra le...
Modera: Massimo Polidoro
A un anno di distanza dalla scomparsa di Piero Angela, alcune tra le persone che gli erano più vicine riflettono sull’esperienza professionale e umana di un giornalista che ha “inventato” la divulgazione scientifica in Italia, con una filosofia che è un manifesto: dalla parte della scienza per i contenuti, dalla parte del pubblico per il linguaggio. «Mi sono sempre messo nei panni di chi non conosce nulla su un dato argomento e ha bisogno che gli vengano spiegati i problemi in modo chiaro» spiegava Piero Angela. «E questo mi ha consentito di immedesimarmi nel pubblico, in modo poi da potergli raccontare io stesso le cose in una maniera accessibile».

In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Con Edzard Ernst Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche...
In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Edzard Ernst
Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche alternative. Si è occupato di omeopatia, agopuntura e riflessologia, interessandosi fin da subito alla comprensione dei meccanismi alla base di queste pratiche, ma soprattutto alla loro efficacia e alla sicurezza. A metà degli anni Novanta ha ottenuto la prima cattedra al mondo sulle medicine complementari, all’Università di Exeter in Inghilterra, dove per oltre vent’anni ha lavorato per cambiare l’approccio allo studio di queste discipline. Dopo avere criticato duramente un rapporto commissionato dall’allora principe Carlo sull’efficacia delle medicine alternative, ha subìto un’indagine formale che si è risolta con un nulla di fatto sul piano delle accuse, ma è stata sufficiente a far tagliare i fondi di ricerca, isolare lo scienziato e costringerlo al pensionamento due anni prima del previsto. In questo incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Ernst ci racconterà la sua esperienza, il viaggio avvincente di uno scienziato straordinario.
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Con Edzard Ernst
Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche alternative. Si è occupato di omeopatia, agopuntura e riflessologia, interessandosi fin da subito alla comprensione dei meccanismi alla base di queste pratiche, ma soprattutto alla loro efficacia e alla sicurezza. A metà degli anni Novanta ha ottenuto la prima cattedra al mondo sulle medicine complementari, all’Università di Exeter in Inghilterra, dove per oltre vent’anni ha lavorato per cambiare l’approccio allo studio di queste discipline. Dopo avere criticato duramente un rapporto commissionato dall’allora principe Carlo sull’efficacia delle medicine alternative, ha subìto un’indagine formale che si è risolta con un nulla di fatto sul piano delle accuse, ma è stata sufficiente a far tagliare i fondi di ricerca, isolare lo scienziato e costringerlo al pensionamento due anni prima del previsto. In questo incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Ernst ci racconterà la sua esperienza, il viaggio avvincente di uno scienziato straordinario.

Con Telmo Pievani e Massimo Polidoro Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente...
Con Telmo Pievani e Massimo Polidoro
Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente false? Che cosa ci porta ad abbracciare il pensiero magico o a sottoscrivere idee irrazionali? Non si tratta solo di superficialità, ignoranza o malafede. Le ricerche, infatti, ci dimostrano una verità scomoda: la nostra mente si è evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, proprio per cercare di dare risposte alla realtà. Anche se sono sbagliate.
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Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente false? Che cosa ci porta ad abbracciare il pensiero magico o a sottoscrivere idee irrazionali? Non si tratta solo di superficialità, ignoranza o malafede. Le ricerche, infatti, ci dimostrano una verità scomoda: la nostra mente si è evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, proprio per cercare di dare risposte alla realtà. Anche se sono sbagliate.

Con Luca Parmitano e Pif Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno...
Con Luca Parmitano e Pif
Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno di un equipaggio umano – che comprenderà la prima astronauta donna e il primo di colore – in orbita intorno al nostro satellite. Quali sono le ragioni che ci spingono a tornare sulla Luna? Quali i rischi e quali i benefici che potremo ricavare? Come ci stiamo preparando? Dopo la Luna, quali sono gli obiettivi? Luca Parmitano, in dialogo con Pif, racconterà alla luce della sua esperienza da astronauta qual è il ruolo della ricerca spaziale nell’avanzamento della conoscenza scientifica e nell’affrontare sfide e problemi sulla Terra, primo fra tutti il cambiamento climatico.
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Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno di un equipaggio umano – che comprenderà la prima astronauta donna e il primo di colore – in orbita intorno al nostro satellite. Quali sono le ragioni che ci spingono a tornare sulla Luna? Quali i rischi e quali i benefici che potremo ricavare? Come ci stiamo preparando? Dopo la Luna, quali sono gli obiettivi? Luca Parmitano, in dialogo con Pif, racconterà alla luce della sua esperienza da astronauta qual è il ruolo della ricerca spaziale nell’avanzamento della conoscenza scientifica e nell’affrontare sfide e problemi sulla Terra, primo fra tutti il cambiamento climatico.

A cura di Fondazione Fondazione Umberto Veronesi ETS e Multiversi Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano,...
A cura di Fondazione Fondazione Umberto Veronesi ETS e Multiversi
Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola
Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano, banalmente anche solo nel momento di scegliere cosa mettere nel piatto. Spesso però sorgono dubbi e preconcetti dettati da informazioni fuorvianti e falsi miti. Con questo format di divulgazione in chiave “spettacolo partecipativo” Fondazione Veronesi e Multiversi vogliono stimolare un dibattito che si focalizzerà in particolare sulle linee guida per la prevenzione a tavola, con un occhio alla sostenibilità ambientale e ai suoi paradossi.
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Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola
Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano, banalmente anche solo nel momento di scegliere cosa mettere nel piatto. Spesso però sorgono dubbi e preconcetti dettati da informazioni fuorvianti e falsi miti. Con questo format di divulgazione in chiave “spettacolo partecipativo” Fondazione Veronesi e Multiversi vogliono stimolare un dibattito che si focalizzerà in particolare sulle linee guida per la prevenzione a tavola, con un occhio alla sostenibilità ambientale e ai suoi paradossi.

A cura del Planetario di Padova Con Luca Nobili Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze...
A cura del Planetario di Padova
Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate.
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Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate.

Con Francesco Lancia Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la...
Con Francesco Lancia
Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perché qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
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Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perché qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca Modera: Mattia Benedetti e Francesco Calogiuri L’emergenza climatica è, prima...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca
Modera:Mattia Benedetti e Francesco Calogiuri
L’emergenza climatica è, prima ancora che un argomento di studio della scienza, un’esperienza umana. Le conseguenze del riscaldamento globale stanno già modificando la vita di intere comunità, donne, uomini e bambini, ponendoli di fronte a rischi maggiori e a notevoli sfide di adattamento. Questo originale volume raccoglie in presa diretta le voci di abitanti di diverse parti del mondo, di chi vive sulla propria pelle la crisi climatica, dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di una miniera là dove i ghiacci in ritirata hanno messo a nudo preziose terre rare, alla giovane ricercatrice che progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura in Uganda. Le storie personali che provengono da inchieste giornalistiche sul campo si fondono con informazioni scientifiche rigorose, dati, studi, per dare vita a una narrazione più ampia, che punta a essere soprattutto umana.
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"Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca
Modera:
L’emergenza climatica è, prima ancora che un argomento di studio della scienza, un’esperienza umana. Le conseguenze del riscaldamento globale stanno già modificando la vita di intere comunità, donne, uomini e bambini, ponendoli di fronte a rischi maggiori e a notevoli sfide di adattamento. Questo originale volume raccoglie in presa diretta le voci di abitanti di diverse parti del mondo, di chi vive sulla propria pelle la crisi climatica, dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di una miniera là dove i ghiacci in ritirata hanno messo a nudo preziose terre rare, alla giovane ricercatrice che progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura in Uganda. Le storie personali che provengono da inchieste giornalistiche sul campo si fondono con informazioni scientifiche rigorose, dati, studi, per dare vita a una narrazione più ampia, che punta a essere soprattutto umana.

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 Con Devis Bellucci Modera: Claudia Maria Mansi e Diana Dedeich La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa....
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
Con Devis Bellucci
Modera:Claudia Maria Mansi e Diana Dedeich
La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa. Capire di cosa sono fatte le sostanze che ci circondano, quale sia la loro struttura chimico-fisica e la tecnologia che le produce è un’avventura appassionante. Esiste poi un’intera classe di materiali del tutto speciale: quelli che inseriamo nei nostri corpi per vivere meglio. In alcuni casi, proprio per continuare a vivere. Li chiamiamo biomateriali e hanno una storia peculiare, fatta di ricerche pionieristiche e visionarie, di svolte scientifiche inaspettate, di esperimenti eroici e, in più di un caso, di sfacciata fortuna. Il nostro organismo non ama i corpi estranei, ma i biomateriali aggirano le sue difese: a loro è dedicato questo libro. Devis Bellucci racconta la storia di queste sostanze, i protagonisti che le hanno studiate e il travagliato percorso che ne ha consacrato l’uso. Forse non siamo ancora dei cyborg, metà umani e metà artificiali, ma certamente negli ultimi decenni stiamo diventando creature sempre più ibride proprio grazie ai biomateriali, che ci garantiscono un’esistenza via via più sana, lunga e migliore.
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Con Devis Bellucci
Modera:
La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa. Capire di cosa sono fatte le sostanze che ci circondano, quale sia la loro struttura chimico-fisica e la tecnologia che le produce è un’avventura appassionante. Esiste poi un’intera classe di materiali del tutto speciale: quelli che inseriamo nei nostri corpi per vivere meglio. In alcuni casi, proprio per continuare a vivere. Li chiamiamo biomateriali e hanno una storia peculiare, fatta di ricerche pionieristiche e visionarie, di svolte scientifiche inaspettate, di esperimenti eroici e, in più di un caso, di sfacciata fortuna. Il nostro organismo non ama i corpi estranei, ma i biomateriali aggirano le sue difese: a loro è dedicato questo libro. Devis Bellucci racconta la storia di queste sostanze, i protagonisti che le hanno studiate e il travagliato percorso che ne ha consacrato l’uso. Forse non siamo ancora dei cyborg, metà umani e metà artificiali, ma certamente negli ultimi decenni stiamo diventando creature sempre più ibride proprio grazie ai biomateriali, che ci garantiscono un’esistenza via via più sana, lunga e migliore.

Con Fabio Chiusi Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del...
Con Fabio Chiusi
Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, arrivando a definirne la matrice culturale e filosofica di riferimento e a mostrarne le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Elon Musk ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti.
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Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, arrivando a definirne la matrice culturale e filosofica di riferimento e a mostrarne le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Elon Musk ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti.

Con Tommaso Calarco Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della...
Con Tommaso Calarco
Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della meccanica quantistica per risolvere operazioni che le macchine tradizionali non sono in grado di svolgere. Nè scopriremo le potenzialità e le problematiche insieme a Tommaso Calarco, l’autore del Quantum Manifesto, che ha favorito l’avvio, nel 2017, della Quantum Flagship della Commissione europea: il programma decennale che ha permesso di finanziare la ricerca europea per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche.
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Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della meccanica quantistica per risolvere operazioni che le macchine tradizionali non sono in grado di svolgere. Nè scopriremo le potenzialità e le problematiche insieme a Tommaso Calarco, l’autore del Quantum Manifesto, che ha favorito l’avvio, nel 2017, della Quantum Flagship della Commissione europea: il programma decennale che ha permesso di finanziare la ricerca europea per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche.

In collaborazione con Fondazione Pezcoller Con Vincenzo Bronte Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere...
In collaborazione con Fondazione Pezcoller
Con Vincenzo Bronte
Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere opportunamente indirizzato per poter riconoscere le cellule neoplastiche e per svolgere un'azione di controllo sulla progressione della malattia tumorale. L’immunoterapia è una delle rivoluzioni in campo oncologico e rappresenta attualmente uno strumento clinico efficace per il trattamento di alcuni tumori metastatici. Le applicazioni di oggi sono il frutto di un cammino di tappe straordinarie della medicina che si è articolato negli ultimi 100 anni.
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Con Vincenzo Bronte
Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere opportunamente indirizzato per poter riconoscere le cellule neoplastiche e per svolgere un'azione di controllo sulla progressione della malattia tumorale. L’immunoterapia è una delle rivoluzioni in campo oncologico e rappresenta attualmente uno strumento clinico efficace per il trattamento di alcuni tumori metastatici. Le applicazioni di oggi sono il frutto di un cammino di tappe straordinarie della medicina che si è articolato negli ultimi 100 anni.

Con Paolo Attivissimo e Fabio Chiusi Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi...
Con Paolo Attivissimo e Fabio Chiusi
Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi spazi per la comunicazione e l'informazione, ma hanno anche amplificato fenomeni come la disinformazione e la polarizzazione. La diffusione virale di notizie false o distorte, l'isolamento delle persone in "camere di eco", l’utilizzo improprio da parte dei media di “strilli” e “titoli caldi” per far presa sul pubblico hanno raggiunto livelli preoccupanti che possono contribuire a minare la fiducia nelle istituzioni alimentando divisioni politiche e sociali. Allo stesso tempo, però queste tecnologie, se opportunamente progettate e utilizzate - pensiamo ad esempio all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la confutazione delle notizie o affermazioni false o antiscientifiche -, possono invece diventare importanti alleati per limitare le derive più pericolose.
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Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi spazi per la comunicazione e l'informazione, ma hanno anche amplificato fenomeni come la disinformazione e la polarizzazione. La diffusione virale di notizie false o distorte, l'isolamento delle persone in "camere di eco", l’utilizzo improprio da parte dei media di “strilli” e “titoli caldi” per far presa sul pubblico hanno raggiunto livelli preoccupanti che possono contribuire a minare la fiducia nelle istituzioni alimentando divisioni politiche e sociali. Allo stesso tempo, però queste tecnologie, se opportunamente progettate e utilizzate - pensiamo ad esempio all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la confutazione delle notizie o affermazioni false o antiscientifiche -, possono invece diventare importanti alleati per limitare le derive più pericolose.

In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Marco Annoni e Telmo Pievani Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello...
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Marco Annoni e Telmo Pievani
Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello che abbiamo sempre creduto di sapere sull’altruismo. Fare del bene non è abbastanza: occorre farlo nel modo giusto, agendo in modo da massimizzare l’impatto positivo che possiamo avere con le risorse – economiche o di tempo – in nostro possesso, che sono limitate. L’Altruismo Intelligente si propone proprio di trovare il miglior modo di aiutare chi ne ha bisogno e ci sorprende con soluzioni controintuitive, basate su ciò che la scienza ci permette di affermare. Dimostrandoci una volta di più che la conoscenza – del problema da risolvere, del contesto più ampio in cui si trova il problema e delle reali conseguenze che le nostre azioni hanno nel mondo reale – deve essere sempre il punto di partenza di ogni decisione. Anche e soprattutto quando si tratta di aiutare gli altri.
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Con Marco Annoni e Telmo Pievani
Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello che abbiamo sempre creduto di sapere sull’altruismo. Fare del bene non è abbastanza: occorre farlo nel modo giusto, agendo in modo da massimizzare l’impatto positivo che possiamo avere con le risorse – economiche o di tempo – in nostro possesso, che sono limitate. L’Altruismo Intelligente si propone proprio di trovare il miglior modo di aiutare chi ne ha bisogno e ci sorprende con soluzioni controintuitive, basate su ciò che la scienza ci permette di affermare. Dimostrandoci una volta di più che la conoscenza – del problema da risolvere, del contesto più ampio in cui si trova il problema e delle reali conseguenze che le nostre azioni hanno nel mondo reale – deve essere sempre il punto di partenza di ogni decisione. Anche e soprattutto quando si tratta di aiutare gli altri.

A cura di Focus Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus:...
A cura di Focus
Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.
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Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di CNR Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?...
A cura di CNR
Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

Con Silvia Bencivelli Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di...
Con Silvia Bencivelli
Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative: vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.
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Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative: vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.

INCONTRO QUERY Con Piero Fabbri, Silvano Fuso e Lorenzo Montali “Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando...
INCONTRO QUERY
ConPiero Fabbri , Silvano Fuso e Lorenzo Montali
“Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando si tratta di biodiversità o di clima, ma anche di salute o di famiglia - ma nella nostra vita quotidiana la incontriamo soprattutto sugli scaffali dei supermercati e nelle pubblicità. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di natura? È giusto attribuirle sempre un significato positivo? E la natura esiste di per sé o è un’altra invenzione dell’umanità? Un matematico, un chimico e uno psicologo sociale cercano di rispondere a queste domande, ciascuno a partire dalla sua prospettiva professionale, confrontandosi sul concetto di “natura” e le sue possibili declinazioni.
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Con
“Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando si tratta di biodiversità o di clima, ma anche di salute o di famiglia - ma nella nostra vita quotidiana la incontriamo soprattutto sugli scaffali dei supermercati e nelle pubblicità. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di natura? È giusto attribuirle sempre un significato positivo? E la natura esiste di per sé o è un’altra invenzione dell’umanità? Un matematico, un chimico e uno psicologo sociale cercano di rispondere a queste domande, ciascuno a partire dalla sua prospettiva professionale, confrontandosi sul concetto di “natura” e le sue possibili declinazioni.

INCONTRO QUERY Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di...
INCONTRO QUERY
Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli
L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di due grandi esperti del tema ripercorreremo alcuni dei casi di cui si sono occupati: dal miracolo di San Gennaro alle guarigioni di Lourdes, dai prodigi della Santa Muerte messicana alla reinterpretazione in chiave extraterrestre dei miracoli biblici proposta dai raeliani. L’obiettivo è quello di mostrare che gli strumenti delle scienze naturali e delle scienze umane possono offrire una prospettiva di indagine capace di illuminare anche territori che sembrano sfuggire ad ogni possibilità di analisi razionale.
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Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli
L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di due grandi esperti del tema ripercorreremo alcuni dei casi di cui si sono occupati: dal miracolo di San Gennaro alle guarigioni di Lourdes, dai prodigi della Santa Muerte messicana alla reinterpretazione in chiave extraterrestre dei miracoli biblici proposta dai raeliani. L’obiettivo è quello di mostrare che gli strumenti delle scienze naturali e delle scienze umane possono offrire una prospettiva di indagine capace di illuminare anche territori che sembrano sfuggire ad ogni possibilità di analisi razionale.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di CNR Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?...
A cura di CNR
Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

Con Marco Ciardi Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della...
Con Marco Ciardi
Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della scienza, affiancati progressivamente da due nuove forme d’arte e di intrattenimento: il cinema e i fumetti. Il libro esplora le storie di Mary Shelley, Edgar Allan Poe e Jules Verne, in continuo dialogo con le discipline scientifiche, dall’astronomia alla biologia, descrive i viaggi nel tempo e l’attacco dei marziani narrati da H. G. Wells, e rivela che Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu anche inventore di meravigliose avventure popolate da dinosauri. Non mancheranno Emilio Salgari e Topolino, Tarzan e Isaac Asimov, Superman, l’Uomo Invisibile e King Kong, Einstein e Freud, assieme a tanti altri autori e personaggi reali o immaginari. Per scoprire quando Darwin incontrò Flash Gordon.
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Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della scienza, affiancati progressivamente da due nuove forme d’arte e di intrattenimento: il cinema e i fumetti. Il libro esplora le storie di Mary Shelley, Edgar Allan Poe e Jules Verne, in continuo dialogo con le discipline scientifiche, dall’astronomia alla biologia, descrive i viaggi nel tempo e l’attacco dei marziani narrati da H. G. Wells, e rivela che Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu anche inventore di meravigliose avventure popolate da dinosauri. Non mancheranno Emilio Salgari e Topolino, Tarzan e Isaac Asimov, Superman, l’Uomo Invisibile e King Kong, Einstein e Freud, assieme a tanti altri autori e personaggi reali o immaginari. Per scoprire quando Darwin incontrò Flash Gordon.

Con Gustavo Matassa, Annalisa Monfreda e Ivana Neffat L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo...
Con Gustavo Matassa, Annalisa Monfreda e Ivana Neffat
L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile. Obiettivi che però diventano impossibili da raggiungere senza adeguate competenze economico-finanziarie. L'alfabetizzazione finanziaria, la gestione prudente delle risorse e realistici principi di pianificazione richiedono capacità scientifiche di base che coinvolgono non solo le istituzioni scolastiche e formative, ma anche organizzazioni della società civile, aziende e i singoli cittadini. Attraverso la voce di tre esperti scopriremo come l'intersezione tra autonomia economica, il superamento degli stereotipi di genere e programmi educativi che tengano conto della complessità economica della realtà di oggi, rappresenti una delle vie principali per costruire una società più equa e inclusiva.
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L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile. Obiettivi che però diventano impossibili da raggiungere senza adeguate competenze economico-finanziarie. L'alfabetizzazione finanziaria, la gestione prudente delle risorse e realistici principi di pianificazione richiedono capacità scientifiche di base che coinvolgono non solo le istituzioni scolastiche e formative, ma anche organizzazioni della società civile, aziende e i singoli cittadini. Attraverso la voce di tre esperti scopriremo come l'intersezione tra autonomia economica, il superamento degli stereotipi di genere e programmi educativi che tengano conto della complessità economica della realtà di oggi, rappresenti una delle vie principali per costruire una società più equa e inclusiva.

Con Roberta Fulci Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura?...
Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.
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Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.

Con Andrea Ferrero Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta...
Con Andrea Ferrero
Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta anche da molti altri personaggi non altrettanto famosi, tra cui molte donne. In questo intervento scopriamo l’ingegno, il coraggio e la creatività di una parte di loro.
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Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta anche da molti altri personaggi non altrettanto famosi, tra cui molte donne. In questo intervento scopriamo l’ingegno, il coraggio e la creatività di una parte di loro.

Con Stefano Nazzi Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario...
Con Stefano Nazzi
Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario collettivo e può interferire con le indagini stesse. Fare la propria parte può quindi significare abbassare i toni, raccontare i fatti così come sono lasciando da parte gli aspetti emotivi, senza fornire interpretazioni e senza aggiungere aggettivi inutili.
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Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario collettivo e può interferire con le indagini stesse. Fare la propria parte può quindi significare abbassare i toni, raccontare i fatti così come sono lasciando da parte gli aspetti emotivi, senza fornire interpretazioni e senza aggiungere aggettivi inutili.

Con Silvio Garattini La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo....
Con Silvio Garattini
La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo. Prevenzione è anche la lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche; prevenzione è cura dell’ambiente; è risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per un futuro più sano e giusto.
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La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo. Prevenzione è anche la lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche; prevenzione è cura dell’ambiente; è risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per un futuro più sano e giusto.

Con Alessandro Aiuti, Francesca Pasinelli e Annamaria Zaccheddu Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone...
Con Alessandro Aiuti, Francesca Pasinelli e Annamaria Zaccheddu
Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone sieropositive di vivere una vita normale, ma i ricercatori sono anche riusciti a sfruttare le caratteristiche di questo virus per trasformarlo in un farmaco di precisione. Parliamo di farmaci e terapie particolari, fatti su misura per il singolo paziente con costi importanti che vanno dalle centinaia di migliaia di euro fino ai due milioni. Proprio questi costi sono diventati un problema per le aziende e, di conseguenza, anche per i pazienti. “Fare la propria parte” può quindi voler dire anche cambiare il paradigma e garantire la disponibilità di cure non abbastanza remunerative che altrimenti rischierebbero il ritiro o il mancato accesso al mercato. Per la prima volta al mondo un’organizzazione non profit, Fondazione Telethon, si è assunta la responsabilità della produzione e distribuzione di un farmaco per una malattia rara, la terapia genica per l’immunodeficienza ADA-SCID e i protagonisti di questa avventura verranno a raccontarla al CICAP Fest.
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Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone sieropositive di vivere una vita normale, ma i ricercatori sono anche riusciti a sfruttare le caratteristiche di questo virus per trasformarlo in un farmaco di precisione. Parliamo di farmaci e terapie particolari, fatti su misura per il singolo paziente con costi importanti che vanno dalle centinaia di migliaia di euro fino ai due milioni. Proprio questi costi sono diventati un problema per le aziende e, di conseguenza, anche per i pazienti. “Fare la propria parte” può quindi voler dire anche cambiare il paradigma e garantire la disponibilità di cure non abbastanza remunerative che altrimenti rischierebbero il ritiro o il mancato accesso al mercato. Per la prima volta al mondo un’organizzazione non profit, Fondazione Telethon, si è assunta la responsabilità della produzione e distribuzione di un farmaco per una malattia rara, la terapia genica per l’immunodeficienza ADA-SCID e i protagonisti di questa avventura verranno a raccontarla al CICAP Fest.

Con Antonella Viola Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale...
Con Antonella Viola
Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita.
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Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

Con Giorgio Vallortigara Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle...
Con Giorgio Vallortigara
Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle capacità cognitive di organismi dotati di cervelli miniaturizzati, come api e mosche, Giorgio Vallortigara sviluppa una prospettiva antitetica a quella convinzione. La tesi è che le forme basilari dell’attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli, e che il surplus neurologico che si osserva in alcuni animali, tra cui gli esseri umani, sia al servizio della memoria e non del pensiero o della coscienza. L’insorgere di quest’ultima va piuttosto ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule: la capacità di sentire. Una capacità che si sarebbe manifestata per la prima volta quando, con l’acquisizione del movimento volontario, gli organismi elementari hanno avvertito la necessità di distinguere tra la stimolazione prodotta dalla propria attività e quella procurata dal mondo esterno, l’altro da sé. L’esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell’animale-macchina – e solleva interrogativi etici ai quali non potremo sottrarci.
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Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle capacità cognitive di organismi dotati di cervelli miniaturizzati, come api e mosche, Giorgio Vallortigara sviluppa una prospettiva antitetica a quella convinzione. La tesi è che le forme basilari dell’attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli, e che il surplus neurologico che si osserva in alcuni animali, tra cui gli esseri umani, sia al servizio della memoria e non del pensiero o della coscienza. L’insorgere di quest’ultima va piuttosto ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule: la capacità di sentire. Una capacità che si sarebbe manifestata per la prima volta quando, con l’acquisizione del movimento volontario, gli organismi elementari hanno avvertito la necessità di distinguere tra la stimolazione prodotta dalla propria attività e quella procurata dal mondo esterno, l’altro da sé. L’esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell’animale-macchina – e solleva interrogativi etici ai quali non potremo sottrarci.

Con Andrea Rinaldo La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio...
Con Andrea Rinaldo
La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dello sfruttamento dell’ambiente. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere paternità ideologica, spesso invece si contrappongono da una parte un eccesso di pregiudizi sulle opere di ingegneria e dall’altra un capitalismo cieco, incapace di vedere la protezione dell’ambiente come un presupposto necessario e imprescindibile, che alla lunga si rivela invece vantaggioso anche dal punto di vista economico. Per superare questa prospettiva è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia, in cui progresso, attività economiche e tutela dell’ambiente siano conciliabili e le decisioni siano sempre basate sulla migliore conoscenza possibile.
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La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dello sfruttamento dell’ambiente. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere paternità ideologica, spesso invece si contrappongono da una parte un eccesso di pregiudizi sulle opere di ingegneria e dall’altra un capitalismo cieco, incapace di vedere la protezione dell’ambiente come un presupposto necessario e imprescindibile, che alla lunga si rivela invece vantaggioso anche dal punto di vista economico. Per superare questa prospettiva è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia, in cui progresso, attività economiche e tutela dell’ambiente siano conciliabili e le decisioni siano sempre basate sulla migliore conoscenza possibile.

A cura di MUSME Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino...
A cura di MUSME
Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino al '600 un fatto oggi scontato come la circolazione del sangue era del tutto sconosciuto: solo nel 1628 William Harvey pubblicò le sue scoperte sul funzionamento del cuore. Nel corso della visita scopriremo come l’Università di Padova, ateneo di laurea del medico inglese, giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione di Harvey. La città patavina tornò a essere protagonista della cardiologia nella seconda metà del secolo scorso, quando Vincenzo Gallucci portò a termine nell’Ospedale Civile il primo trapianto di cuore in Italia. Nel corso di questa visita tra immagini storiche e reperti scopriremo i diversi modelli che nel corso dei secoli hanno tentato di spiegare il meccanismo del cuore per giungere sino alle più aggiornate conoscenze cardiologiche, che approfondiremo grazie alla tecnologia nei laboratori del Museo.
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Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino al '600 un fatto oggi scontato come la circolazione del sangue era del tutto sconosciuto: solo nel 1628 William Harvey pubblicò le sue scoperte sul funzionamento del cuore. Nel corso della visita scopriremo come l’Università di Padova, ateneo di laurea del medico inglese, giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione di Harvey. La città patavina tornò a essere protagonista della cardiologia nella seconda metà del secolo scorso, quando Vincenzo Gallucci portò a termine nell’Ospedale Civile il primo trapianto di cuore in Italia. Nel corso di questa visita tra immagini storiche e reperti scopriremo i diversi modelli che nel corso dei secoli hanno tentato di spiegare il meccanismo del cuore per giungere sino alle più aggiornate conoscenze cardiologiche, che approfondiremo grazie alla tecnologia nei laboratori del Museo.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Con Elisa Palazzie Francesca Bellisai La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e...
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Con Elisa PalazzieFrancesca Bellisai
La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo. Per affrontare questa crisi globale, oltre alla voce e ai dati della scienza, è essenziale mobilitare tutte le risorse a nostra disposizione, inclusa la potente leva del lobbying come mezzo cruciale per influenzare le politiche e le leggi necessarie per mitigare le emissioni di gas serra, promuovere l'energia pulita, proteggere le risorse naturali e favorire la sostenibilità. Un dialogo tra la climatologa e divulgatrice Elisa Palazzi, finalista del Premio Galileo 2023 con il libro "Siamo tutti Greta. Le voci inascoltate del cambiamento climatico" (Edizioni Dedalo, 2023) e Francesca Bellisai, policy analyst di ECCO, think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e alla crisi climatica.
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Con Elisa Palazzie
La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo. Per affrontare questa crisi globale, oltre alla voce e ai dati della scienza, è essenziale mobilitare tutte le risorse a nostra disposizione, inclusa la potente leva del lobbying come mezzo cruciale per influenzare le politiche e le leggi necessarie per mitigare le emissioni di gas serra, promuovere l'energia pulita, proteggere le risorse naturali e favorire la sostenibilità. Un dialogo tra la climatologa e divulgatrice Elisa Palazzi, finalista del Premio Galileo 2023 con il libro "Siamo tutti Greta. Le voci inascoltate del cambiamento climatico" (Edizioni Dedalo, 2023) e Francesca Bellisai, policy analyst di ECCO, think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e alla crisi climatica.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Alessandro Vitale Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute?...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.
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Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.

Con Andrea Pezzana Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel...
Con Andrea Pezzana
Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel 2050. L’attuale produzione alimentare potrebbe coprire i fabbisogni di quasi 12 miliardi di persone, ma scarti e sprechi caratterizzano l’intera filiera, rendendo inutilizzabile quasi un terzo del cibo prodotto. Ci sono diversi scenari: incrementare la produzione per garantire a tutti il cibo; ottimizzare le filiere per contenere gli sprechi; cercare nuove fonti alimentari, naturali o di sintesi; definire nuovi paradigmi che tengano conto anche delle realtà e delle risorse locali, anche in termini di conoscenze. Il futuro del cibo passa necessariamente attraverso un percorso che coinvolge le responsabilità dei decisori, dei tecnici e dei cittadini. Un percorso alla ricerca di cibi migliori per noi e per il pianeta, che preveda anche la graduale revisione di stili di vita non più sostenibili.
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Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel 2050. L’attuale produzione alimentare potrebbe coprire i fabbisogni di quasi 12 miliardi di persone, ma scarti e sprechi caratterizzano l’intera filiera, rendendo inutilizzabile quasi un terzo del cibo prodotto. Ci sono diversi scenari: incrementare la produzione per garantire a tutti il cibo; ottimizzare le filiere per contenere gli sprechi; cercare nuove fonti alimentari, naturali o di sintesi; definire nuovi paradigmi che tengano conto anche delle realtà e delle risorse locali, anche in termini di conoscenze. Il futuro del cibo passa necessariamente attraverso un percorso che coinvolge le responsabilità dei decisori, dei tecnici e dei cittadini. Un percorso alla ricerca di cibi migliori per noi e per il pianeta, che preveda anche la graduale revisione di stili di vita non più sostenibili.

Con Eva Benelli e Maurizio Bonati Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del...
Con Eva Benelli e Maurizio Bonati
Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del perimetro dei fatti, non entra nel merito degli studi condotti sulla salute psico-fisica dei bambini nati con forme di fecondazione o gestazione non tradizionali o all’interno di famiglie omogenitoriali. Il dibattito è occupato dai valori, dalle posizioni di partito ed è guidato da regole di appartenenza. Al CICAP Fest proveremo a fare chiarezza su questi temi, sperando di portare un contributo utile al dibattito pubblico.
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Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del perimetro dei fatti, non entra nel merito degli studi condotti sulla salute psico-fisica dei bambini nati con forme di fecondazione o gestazione non tradizionali o all’interno di famiglie omogenitoriali. Il dibattito è occupato dai valori, dalle posizioni di partito ed è guidato da regole di appartenenza. Al CICAP Fest proveremo a fare chiarezza su questi temi, sperando di portare un contributo utile al dibattito pubblico.

Con Gabriele Ferrari Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori,...
Con Gabriele Ferrari
Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori, soldati, spie, generali, politici e persino Buffalo Bill. Per cinquant'anni i due scienziati fecero a gara a chi accumulava più fossili e pubblicava più studi, spendendo considerevoli quantità di denaro per farlo. E per sabotarsi a vicenda. Una rivalità figlia dello scontro tra due personalità opposte, ma anche del luogo in cui si è sviluppata. La "guerra delle ossa" è infatti una storia profondamente america-na, che parla di frontiera e destino manifesto, di colonizzazione e genocidio, ma anche di come il capitalismo ha plasmato in maniera decisiva la storia della scienza.
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Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori, soldati, spie, generali, politici e persino Buffalo Bill. Per cinquant'anni i due scienziati fecero a gara a chi accumulava più fossili e pubblicava più studi, spendendo considerevoli quantità di denaro per farlo. E per sabotarsi a vicenda. Una rivalità figlia dello scontro tra due personalità opposte, ma anche del luogo in cui si è sviluppata. La "guerra delle ossa" è infatti una storia profondamente america-na, che parla di frontiera e destino manifesto, di colonizzazione e genocidio, ma anche di come il capitalismo ha plasmato in maniera decisiva la storia della scienza.

Con Franco Aprà, Vincenzo Crupi e Fabrizio Elia Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è...
Con Franco Aprà , Vincenzo Crupi e Fabrizio Elia
Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è vietato sbagliare: la concezione tradizionale vede infatti il medico come un freddo scienziato in grado di valutare con il massimo rigore logico i sintomi e i segni del malato, pervenendo a una diagnosi logicamente ineccepibile. Negli ultimi anni lo sviluppo delle idee sull’errore in medicina, riflesso in molti articoli e libri, ha modificato questa concezione. L’errore oggi viene considerato l’evento conclusivo di una catena di fattori, nella quale il contributo dell’individuo che l’ha effettivamente commesso è l’anello finale e non necessariamente il maggior responsabile. Una concezione che favorisce un approccio più razionale alle strategie di prevenzione. Comprendere come ragionano medici e infermieri consentirebbe di sfatare alcuni luoghi comuni sul funzionamento della mente umana in generale. In medicina, il patrimonio di conoscenze in materia deve essere impiegato per prendere decisioni “buone”, ma anche per migliorare le relazioni umane.
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Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è vietato sbagliare: la concezione tradizionale vede infatti il medico come un freddo scienziato in grado di valutare con il massimo rigore logico i sintomi e i segni del malato, pervenendo a una diagnosi logicamente ineccepibile. Negli ultimi anni lo sviluppo delle idee sull’errore in medicina, riflesso in molti articoli e libri, ha modificato questa concezione. L’errore oggi viene considerato l’evento conclusivo di una catena di fattori, nella quale il contributo dell’individuo che l’ha effettivamente commesso è l’anello finale e non necessariamente il maggior responsabile. Una concezione che favorisce un approccio più razionale alle strategie di prevenzione. Comprendere come ragionano medici e infermieri consentirebbe di sfatare alcuni luoghi comuni sul funzionamento della mente umana in generale. In medicina, il patrimonio di conoscenze in materia deve essere impiegato per prendere decisioni “buone”, ma anche per migliorare le relazioni umane.

A cura di Accatagliato Con Geo il Giocoliere Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza...
A cura di Accatagliato
ConGeo il Giocoliere
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
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Con
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.

Con Alessio Perniola Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso...
Con Alessio Perniola
Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.
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Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.

Con Stefano Bigliardi e Eleonora D'Agostino Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella...
Con Stefano Bigliardi e Eleonora D'Agostino
Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella divulgazione. Come navigare le sfide e i dilemmi che derivano dal dovere di rispettare i propri valori di riferimento, ma al tempo stesso le proprie fonti e il proprio pubblico?
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Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella divulgazione. Come navigare le sfide e i dilemmi che derivano dal dovere di rispettare i propri valori di riferimento, ma al tempo stesso le proprie fonti e il proprio pubblico?

Con Alessandro Tavecchio, Roberta Villa e Fabiana Zollo La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti,...
Con Alessandro Tavecchio, Roberta Villa e Fabiana Zollo
La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti, sono gli elementi di valutazione della comunità scientifica. Molte teorie sbagliate agiscono principalmente con notizie non supportate da dati e da prove sperimentali, e sfociano in conseguenze devianti, risultati ingannevoli, miti illusori e leggende metropolitane. In una parola, disinformazione. Vaccinarsi contro la disinformazione si può e si deve!
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La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti, sono gli elementi di valutazione della comunità scientifica. Molte teorie sbagliate agiscono principalmente con notizie non supportate da dati e da prove sperimentali, e sfociano in conseguenze devianti, risultati ingannevoli, miti illusori e leggende metropolitane. In una parola, disinformazione. Vaccinarsi contro la disinformazione si può e si deve!

Con Francesco Grassi Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma...
Con Francesco Grassi
Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma la loro vera storia è forse ancora più affascinante. Francesco Grassi, uno dei massimi esperti dell’argomento e circle-maker lui stesso, accompagnerà il pubblico alla scoperta di queste opere dall’apparenza aliena e nella sostanza molto terrestre.
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Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma la loro vera storia è forse ancora più affascinante. Francesco Grassi, uno dei massimi esperti dell’argomento e circle-maker lui stesso, accompagnerà il pubblico alla scoperta di queste opere dall’apparenza aliena e nella sostanza molto terrestre.

Con Divina Centore "Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le...
Con Divina Centore
"Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le storie che ci raccontano, quelle vere, sono ancora più affascinanti. Tramite fatti storici e spiegazioni scientifiche faremo insieme fact checking sull'antico Egitto.
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"Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le storie che ci raccontano, quelle vere, sono ancora più affascinanti. Tramite fatti storici e spiegazioni scientifiche faremo insieme fact checking sull'antico Egitto.

Con Lorenzo Richiardi Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici...
Con Lorenzo Richiardi
Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici estremi e ai loro effetti, come ondate di calore, periodi di siccità, episodi di forti precipitazioni e alluvioni, inquinamento atmosferico provocato dagli incendi, zoonosi. Il report del Lancet Countdown del 2022, per esempio, riporta che nel mondo i bambini sotto l’anno di età hanno vissuto in media 4,4 giorni in più all’anno durante un’ondata di calore nel decennio 2012-21 rispetto al ventennio 1986-2005. Le stime per gli adulti con più di 65 anni sono di un eccesso di 3,2 giorni per persona all’anno. L’esposizione a questi eventi estremi comporta degli effetti per la salute, alcuni dei quali ben documentati, altri ancora in fase di studio. Per cogliere tutta l’importanza del contrasto al cambiamento climatico in termini di prevenzione per la salute è importante considerare che gli eventi estremi possono avere effetti a breve e lungo termine sulla salute a tutte le età, iniziando fin dalla vita fetale. Inoltre, l’esposizione a tali eventi si cumula nel corso della vita: anche considerando un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi, ci si aspetta che le persone nate nel 2020 vivranno 4-5 volte il numero di ondate di calore rispetto a chi è nato negli anni Sessanta del secolo scorso, sollevando anche una questione di disuguaglianza intergenerazionale. La piena comprensione degli effetti del cambiamento climatico sulla salute delle persone necessita di un approccio innovativo che tenga conto dell’intero arco esistenziale, assumendo dunque una visione lifecourse.
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Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici estremi e ai loro effetti, come ondate di calore, periodi di siccità, episodi di forti precipitazioni e alluvioni, inquinamento atmosferico provocato dagli incendi, zoonosi. Il report del Lancet Countdown del 2022, per esempio, riporta che nel mondo i bambini sotto l’anno di età hanno vissuto in media 4,4 giorni in più all’anno durante un’ondata di calore nel decennio 2012-21 rispetto al ventennio 1986-2005. Le stime per gli adulti con più di 65 anni sono di un eccesso di 3,2 giorni per persona all’anno. L’esposizione a questi eventi estremi comporta degli effetti per la salute, alcuni dei quali ben documentati, altri ancora in fase di studio. Per cogliere tutta l’importanza del contrasto al cambiamento climatico in termini di prevenzione per la salute è importante considerare che gli eventi estremi possono avere effetti a breve e lungo termine sulla salute a tutte le età, iniziando fin dalla vita fetale. Inoltre, l’esposizione a tali eventi si cumula nel corso della vita: anche considerando un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi, ci si aspetta che le persone nate nel 2020 vivranno 4-5 volte il numero di ondate di calore rispetto a chi è nato negli anni Sessanta del secolo scorso, sollevando anche una questione di disuguaglianza intergenerazionale. La piena comprensione degli effetti del cambiamento climatico sulla salute delle persone necessita di un approccio innovativo che tenga conto dell’intero arco esistenziale, assumendo dunque una visione lifecourse.

Con Michele Fino Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come...
Con Michele Fino
Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come gli Stati Uniti e l'Argentina, la carne è un elemento fondamentale e quasi identitario. Negli ultimi anni si sono, però, sviluppate e diffuse sul mercato internazionale “carni alternative” che riproducono l'aspetto, il gusto e la consistenza della carne, ma sono realizzate, per esempio, con ingredienti di origine vegetale. Così come si stanno sviluppando “carni coltivate” in laboratorio a partire da cellule staminali animali che da molti sono chiamate “sintetiche”. In molti Paesi queste alternative sono diventate oggetto di dibattito politico e di regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda l'uso di termini che si riferiscono tradizionalmente ai prodotti di origine animale, come "hamburger". Stiamo parlando di carne o no? Quali sono le regole in corso e come potrà evolvere la legislazione in materia?
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Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come gli Stati Uniti e l'Argentina, la carne è un elemento fondamentale e quasi identitario. Negli ultimi anni si sono, però, sviluppate e diffuse sul mercato internazionale “carni alternative” che riproducono l'aspetto, il gusto e la consistenza della carne, ma sono realizzate, per esempio, con ingredienti di origine vegetale. Così come si stanno sviluppando “carni coltivate” in laboratorio a partire da cellule staminali animali che da molti sono chiamate “sintetiche”. In molti Paesi queste alternative sono diventate oggetto di dibattito politico e di regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda l'uso di termini che si riferiscono tradizionalmente ai prodotti di origine animale, come "hamburger". Stiamo parlando di carne o no? Quali sono le regole in corso e come potrà evolvere la legislazione in materia?

Con Il chimico sulla tavola (Chiara Biagini e Matteo Capone) Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche...
Con Il chimico sulla tavola (Chiara Biagini e Matteo Capone)
Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche per predire il futuro, per mettersi in contatto con l’oltretomba, oppure per scacciare la cattiva sorte. Sono pratiche che hanno giocato un ruolo fondante nella creazione delle nostre culture locali, e che hanno spesso un valore affettivo importante legato alle storie delle nostre comunità. Certo, magari oggi non crediamo più nei loro effetti magici, ma alcune di queste tradizioni conservano la capacità di suggestionare e affascinare perché ruotano intorno a fenomeni naturali apparentemente “inspiegabili”. Ma questi fenomeni sono davvero inspiegabili? E soprattutto, chi dice che il folklore diventerebbe meno affascinante se la scienza ne fornisse una spiegazione?
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Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche per predire il futuro, per mettersi in contatto con l’oltretomba, oppure per scacciare la cattiva sorte. Sono pratiche che hanno giocato un ruolo fondante nella creazione delle nostre culture locali, e che hanno spesso un valore affettivo importante legato alle storie delle nostre comunità. Certo, magari oggi non crediamo più nei loro effetti magici, ma alcune di queste tradizioni conservano la capacità di suggestionare e affascinare perché ruotano intorno a fenomeni naturali apparentemente “inspiegabili”. Ma questi fenomeni sono davvero inspiegabili? E soprattutto, chi dice che il folklore diventerebbe meno affascinante se la scienza ne fornisse una spiegazione?

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 "Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca Modera: Mattia Benedetti e Francesco Calogiuri L’emergenza climatica è, prima...
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
"Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca
Modera:Mattia Benedetti e Francesco Calogiuri
L’emergenza climatica è, prima ancora che un argomento di studio della scienza, un’esperienza umana. Le conseguenze del riscaldamento globale stanno già modificando la vita di intere comunità, donne, uomini e bambini, ponendoli di fronte a rischi maggiori e a notevoli sfide di adattamento. Questo originale volume raccoglie in presa diretta le voci di abitanti di diverse parti del mondo, di chi vive sulla propria pelle la crisi climatica, dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di una miniera là dove i ghiacci in ritirata hanno messo a nudo preziose terre rare, alla giovane ricercatrice che progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura in Uganda. Le storie personali che provengono da inchieste giornalistiche sul campo si fondono con informazioni scientifiche rigorose, dati, studi, per dare vita a una narrazione più ampia, che punta a essere soprattutto umana.
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"Siamo tutti Greta" di Elisa Palazzi e Sara Moraca
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L’emergenza climatica è, prima ancora che un argomento di studio della scienza, un’esperienza umana. Le conseguenze del riscaldamento globale stanno già modificando la vita di intere comunità, donne, uomini e bambini, ponendoli di fronte a rischi maggiori e a notevoli sfide di adattamento. Questo originale volume raccoglie in presa diretta le voci di abitanti di diverse parti del mondo, di chi vive sulla propria pelle la crisi climatica, dai nativi groenlandesi che lottano per evitare l’apertura di una miniera là dove i ghiacci in ritirata hanno messo a nudo preziose terre rare, alla giovane ricercatrice che progetta stazioni meteo smart per favorire l’agricoltura in Uganda. Le storie personali che provengono da inchieste giornalistiche sul campo si fondono con informazioni scientifiche rigorose, dati, studi, per dare vita a una narrazione più ampia, che punta a essere soprattutto umana.

Workshop per giornalisti e comunicatori della scienza Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto Con Paola Govoni,...
Workshop per giornalisti e comunicatori della scienza
Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto
Con Paola Govoni, Marco Boscolo e Roberto Paura
L’avvento dell’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione e il mondo della comunicazione, in particolare quella scientifica, deve interrogarsi sugli impatti che ciò può avere sulla professione e sull’opinione pubblica. Oltre ai fenomeni di polarizzazione e fake news a cui è spesso associato l’utilizzo delle tecnologie digitali, emergono ora nuove questioni. In che misura è possibile utilizzare l'intelligenza artificiale per la stesura di testi scientifici? E se questa tecnologia fosse in grado di generare testi più precisi e comprensibili, in tempi più rapidi, aiutando a superare anche le barriere linguistiche tra ricercatori? Potrebbe favorire la condivisione delle conoscenze per favorire la ricerca e promuovere il progresso?
Per i giornalisti la partecipazione al corso attribuisce 3 crediti formativi. L'iscrizione va effettuata attraverso la piattaforma www.formazionegiornalisti.it
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Con il sostegno incondizionato al Cicap Fest di Fondazione MSD in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Veneto
Con Paola Govoni, Marco Boscolo e Roberto Paura
L’avvento dell’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione e il mondo della comunicazione, in particolare quella scientifica, deve interrogarsi sugli impatti che ciò può avere sulla professione e sull’opinione pubblica. Oltre ai fenomeni di polarizzazione e fake news a cui è spesso associato l’utilizzo delle tecnologie digitali, emergono ora nuove questioni. In che misura è possibile utilizzare l'intelligenza artificiale per la stesura di testi scientifici? E se questa tecnologia fosse in grado di generare testi più precisi e comprensibili, in tempi più rapidi, aiutando a superare anche le barriere linguistiche tra ricercatori? Potrebbe favorire la condivisione delle conoscenze per favorire la ricerca e promuovere il progresso?
Per i giornalisti la partecipazione al corso attribuisce 3 crediti formativi. L'iscrizione va effettuata attraverso la piattaforma www.formazionegiornalisti.it

A cura di Focus Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus:...
A cura di Focus
Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.
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Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di CNR Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?...
A cura di CNR
Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

Con Andrea Ferrero Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta...
Con Andrea Ferrero
Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta anche da molti altri personaggi non altrettanto famosi, tra cui molte donne. In questo intervento scopriamo l’ingegno, il coraggio e la creatività di una parte di loro.
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Quando parliamo di spazio vengono in mente nomi come Juri Gagarin, Neil Armstrong, Wernher Von Braun, Elon Musk. Ma l’esplorazione del cosmo è stata tuttavia fatta anche da molti altri personaggi non altrettanto famosi, tra cui molte donne. In questo intervento scopriamo l’ingegno, il coraggio e la creatività di una parte di loro.

Con Stefano Bigliardi e Eleonora D'Agostino Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella...
Con Stefano Bigliardi e Eleonora D'Agostino
Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella divulgazione. Come navigare le sfide e i dilemmi che derivano dal dovere di rispettare i propri valori di riferimento, ma al tempo stesso le proprie fonti e il proprio pubblico?
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Un’antropologa e un filosofo tentato dall’antropologia si raccontano e si confrontano in tema di responsabilità nella ricerca e nella divulgazione. Come navigare le sfide e i dilemmi che derivano dal dovere di rispettare i propri valori di riferimento, ma al tempo stesso le proprie fonti e il proprio pubblico?

Elisabetta Bernardi, Piero Bianucci, Silvio Garattini, Paolo Magliocco, Lorenzo Pinna e Lorenzo Montali Modera: Massimo Polidoro A un anno di distanza dalla scomparsa di Piero Angela, alcune tra le...
Modera: Massimo Polidoro
A un anno di distanza dalla scomparsa di Piero Angela, alcune tra le persone che gli erano più vicine riflettono sull’esperienza professionale e umana di un giornalista che ha “inventato” la divulgazione scientifica in Italia, con una filosofia che è un manifesto: dalla parte della scienza per i contenuti, dalla parte del pubblico per il linguaggio. «Mi sono sempre messo nei panni di chi non conosce nulla su un dato argomento e ha bisogno che gli vengano spiegati i problemi in modo chiaro» spiegava Piero Angela. «E questo mi ha consentito di immedesimarmi nel pubblico, in modo poi da potergli raccontare io stesso le cose in una maniera accessibile».

Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023 Con Devis Bellucci Modera: Claudia Maria Mansi e Diana Dedeich La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa....
Presentazione dei libri finalisti del Premio Galileo 2023
Con Devis Bellucci
Modera:Claudia Maria Mansi e Diana Dedeich
La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa. Capire di cosa sono fatte le sostanze che ci circondano, quale sia la loro struttura chimico-fisica e la tecnologia che le produce è un’avventura appassionante. Esiste poi un’intera classe di materiali del tutto speciale: quelli che inseriamo nei nostri corpi per vivere meglio. In alcuni casi, proprio per continuare a vivere. Li chiamiamo biomateriali e hanno una storia peculiare, fatta di ricerche pionieristiche e visionarie, di svolte scientifiche inaspettate, di esperimenti eroici e, in più di un caso, di sfacciata fortuna. Il nostro organismo non ama i corpi estranei, ma i biomateriali aggirano le sue difese: a loro è dedicato questo libro. Devis Bellucci racconta la storia di queste sostanze, i protagonisti che le hanno studiate e il travagliato percorso che ne ha consacrato l’uso. Forse non siamo ancora dei cyborg, metà umani e metà artificiali, ma certamente negli ultimi decenni stiamo diventando creature sempre più ibride proprio grazie ai biomateriali, che ci garantiscono un’esistenza via via più sana, lunga e migliore.
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Con Devis Bellucci
Modera:
La scienza dei materiali è una disciplina affascinante e misteriosa. Capire di cosa sono fatte le sostanze che ci circondano, quale sia la loro struttura chimico-fisica e la tecnologia che le produce è un’avventura appassionante. Esiste poi un’intera classe di materiali del tutto speciale: quelli che inseriamo nei nostri corpi per vivere meglio. In alcuni casi, proprio per continuare a vivere. Li chiamiamo biomateriali e hanno una storia peculiare, fatta di ricerche pionieristiche e visionarie, di svolte scientifiche inaspettate, di esperimenti eroici e, in più di un caso, di sfacciata fortuna. Il nostro organismo non ama i corpi estranei, ma i biomateriali aggirano le sue difese: a loro è dedicato questo libro. Devis Bellucci racconta la storia di queste sostanze, i protagonisti che le hanno studiate e il travagliato percorso che ne ha consacrato l’uso. Forse non siamo ancora dei cyborg, metà umani e metà artificiali, ma certamente negli ultimi decenni stiamo diventando creature sempre più ibride proprio grazie ai biomateriali, che ci garantiscono un’esistenza via via più sana, lunga e migliore.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Alessandro Vitale Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute?...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.
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Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.

Con Silvia Bencivelli Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di...
Con Silvia Bencivelli
Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative: vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.
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Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative: vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.

Con Stefano Nazzi Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario...
Con Stefano Nazzi
Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario collettivo e può interferire con le indagini stesse. Fare la propria parte può quindi significare abbassare i toni, raccontare i fatti così come sono lasciando da parte gli aspetti emotivi, senza fornire interpretazioni e senza aggiungere aggettivi inutili.
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Quando si parla di cronaca nera, i dati e gli indizi sono informazioni importanti da comunicare, ma il modo in cui le si comunica contribuisce a plasmare l’immaginario collettivo e può interferire con le indagini stesse. Fare la propria parte può quindi significare abbassare i toni, raccontare i fatti così come sono lasciando da parte gli aspetti emotivi, senza fornire interpretazioni e senza aggiungere aggettivi inutili.

Con Alessandro Tavecchio, Roberta Villa e Fabiana Zollo La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti,...
Con Alessandro Tavecchio, Roberta Villa e Fabiana Zollo
La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti, sono gli elementi di valutazione della comunità scientifica. Molte teorie sbagliate agiscono principalmente con notizie non supportate da dati e da prove sperimentali, e sfociano in conseguenze devianti, risultati ingannevoli, miti illusori e leggende metropolitane. In una parola, disinformazione. Vaccinarsi contro la disinformazione si può e si deve!
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La verità dei dati e le evidenze statistiche, anche prendendo in considerazione gli aspetti talvolta meno convenienti e convincenti, sono gli elementi di valutazione della comunità scientifica. Molte teorie sbagliate agiscono principalmente con notizie non supportate da dati e da prove sperimentali, e sfociano in conseguenze devianti, risultati ingannevoli, miti illusori e leggende metropolitane. In una parola, disinformazione. Vaccinarsi contro la disinformazione si può e si deve!

A cura di Fondazione Fondazione Umberto Veronesi ETS e Multiversi Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano,...
A cura di Fondazione Fondazione Umberto Veronesi ETS e Multiversi
Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola
Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano, banalmente anche solo nel momento di scegliere cosa mettere nel piatto. Spesso però sorgono dubbi e preconcetti dettati da informazioni fuorvianti e falsi miti. Con questo format di divulgazione in chiave “spettacolo partecipativo” Fondazione Veronesi e Multiversi vogliono stimolare un dibattito che si focalizzerà in particolare sulle linee guida per la prevenzione a tavola, con un occhio alla sostenibilità ambientale e ai suoi paradossi.
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Con Elena Dogliotti e Alessio Perniola
Cibo, diete, alimentazione, sono argomenti con cui ognuno di noi ha a che fare nel quotidiano, banalmente anche solo nel momento di scegliere cosa mettere nel piatto. Spesso però sorgono dubbi e preconcetti dettati da informazioni fuorvianti e falsi miti. Con questo format di divulgazione in chiave “spettacolo partecipativo” Fondazione Veronesi e Multiversi vogliono stimolare un dibattito che si focalizzerà in particolare sulle linee guida per la prevenzione a tavola, con un occhio alla sostenibilità ambientale e ai suoi paradossi.

In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova Con Edzard Ernst Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche...
In collaborazione con l’Università degli Studi di Padova
Con Edzard Ernst
Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche alternative. Si è occupato di omeopatia, agopuntura e riflessologia, interessandosi fin da subito alla comprensione dei meccanismi alla base di queste pratiche, ma soprattutto alla loro efficacia e alla sicurezza. A metà degli anni Novanta ha ottenuto la prima cattedra al mondo sulle medicine complementari, all’Università di Exeter in Inghilterra, dove per oltre vent’anni ha lavorato per cambiare l’approccio allo studio di queste discipline. Dopo avere criticato duramente un rapporto commissionato dall’allora principe Carlo sull’efficacia delle medicine alternative, ha subìto un’indagine formale che si è risolta con un nulla di fatto sul piano delle accuse, ma è stata sufficiente a far tagliare i fondi di ricerca, isolare lo scienziato e costringerlo al pensionamento due anni prima del previsto. In questo incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Ernst ci racconterà la sua esperienza, il viaggio avvincente di uno scienziato straordinario.
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Con Edzard Ernst
Edzard Ernst è la persona che in assoluto ha studiato di più e meglio le pratiche mediche alternative. Si è occupato di omeopatia, agopuntura e riflessologia, interessandosi fin da subito alla comprensione dei meccanismi alla base di queste pratiche, ma soprattutto alla loro efficacia e alla sicurezza. A metà degli anni Novanta ha ottenuto la prima cattedra al mondo sulle medicine complementari, all’Università di Exeter in Inghilterra, dove per oltre vent’anni ha lavorato per cambiare l’approccio allo studio di queste discipline. Dopo avere criticato duramente un rapporto commissionato dall’allora principe Carlo sull’efficacia delle medicine alternative, ha subìto un’indagine formale che si è risolta con un nulla di fatto sul piano delle accuse, ma è stata sufficiente a far tagliare i fondi di ricerca, isolare lo scienziato e costringerlo al pensionamento due anni prima del previsto. In questo incontro in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Ernst ci racconterà la sua esperienza, il viaggio avvincente di uno scienziato straordinario.

Con Fabio Chiusi Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del...
Con Fabio Chiusi
Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, arrivando a definirne la matrice culturale e filosofica di riferimento e a mostrarne le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Elon Musk ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti.
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Di Elon Musk, l’imprenditore a capo, tra le tante, di Tesla e SpaceX, si è detto di tutto, nel bene e nel male. Fabio Chiusi ha svolto un lungo lavoro di analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, arrivando a definirne la matrice culturale e filosofica di riferimento e a mostrarne le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Elon Musk ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti.

INCONTRO QUERY Con Piero Fabbri, Silvano Fuso e Lorenzo Montali “Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando...
INCONTRO QUERY
ConPiero Fabbri , Silvano Fuso e Lorenzo Montali
“Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando si tratta di biodiversità o di clima, ma anche di salute o di famiglia - ma nella nostra vita quotidiana la incontriamo soprattutto sugli scaffali dei supermercati e nelle pubblicità. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di natura? È giusto attribuirle sempre un significato positivo? E la natura esiste di per sé o è un’altra invenzione dell’umanità? Un matematico, un chimico e uno psicologo sociale cercano di rispondere a queste domande, ciascuno a partire dalla sua prospettiva professionale, confrontandosi sul concetto di “natura” e le sue possibili declinazioni.
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Con
“Natura” è una parola che usiamo sempre più spesso. Compare di frequente nel dibattito pubblico - per esempio quando si tratta di biodiversità o di clima, ma anche di salute o di famiglia - ma nella nostra vita quotidiana la incontriamo soprattutto sugli scaffali dei supermercati e nelle pubblicità. Ma sappiamo davvero di cosa parliamo quando parliamo di natura? È giusto attribuirle sempre un significato positivo? E la natura esiste di per sé o è un’altra invenzione dell’umanità? Un matematico, un chimico e uno psicologo sociale cercano di rispondere a queste domande, ciascuno a partire dalla sua prospettiva professionale, confrontandosi sul concetto di “natura” e le sue possibili declinazioni.

Con Silvio Garattini La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo....
Con Silvio Garattini
La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo. Prevenzione è anche la lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche; prevenzione è cura dell’ambiente; è risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per un futuro più sano e giusto.
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La prevenzione è innanzitutto acquisire buone abitudini e stili di vita attivi aumentando le possibilità di una vita lunga e sana, libera da malattie. Ma non solo. Prevenzione è anche la lotta alle disuguaglianze, a cominciare da quelle economiche; prevenzione è cura dell’ambiente; è risparmio per il Sistema Sanitario Nazionale, in favore di maggiori risorse per una salute accessibile e gratuita per tutti. Potremmo rendere possibile tutto questo, a patto di una vera e propria rivoluzione culturale, ormai indispensabile per il pianeta e per un futuro più sano e giusto.

Con Andrea Pezzana Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel...
Con Andrea Pezzana
Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel 2050. L’attuale produzione alimentare potrebbe coprire i fabbisogni di quasi 12 miliardi di persone, ma scarti e sprechi caratterizzano l’intera filiera, rendendo inutilizzabile quasi un terzo del cibo prodotto. Ci sono diversi scenari: incrementare la produzione per garantire a tutti il cibo; ottimizzare le filiere per contenere gli sprechi; cercare nuove fonti alimentari, naturali o di sintesi; definire nuovi paradigmi che tengano conto anche delle realtà e delle risorse locali, anche in termini di conoscenze. Il futuro del cibo passa necessariamente attraverso un percorso che coinvolge le responsabilità dei decisori, dei tecnici e dei cittadini. Un percorso alla ricerca di cibi migliori per noi e per il pianeta, che preveda anche la graduale revisione di stili di vita non più sostenibili.
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Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, la popolazione mondiale passerà dagli attuali 8 miliardi di abitanti a 8,5 miliardi nel 2030, per toccare quasi 10 miliardi nel 2050. L’attuale produzione alimentare potrebbe coprire i fabbisogni di quasi 12 miliardi di persone, ma scarti e sprechi caratterizzano l’intera filiera, rendendo inutilizzabile quasi un terzo del cibo prodotto. Ci sono diversi scenari: incrementare la produzione per garantire a tutti il cibo; ottimizzare le filiere per contenere gli sprechi; cercare nuove fonti alimentari, naturali o di sintesi; definire nuovi paradigmi che tengano conto anche delle realtà e delle risorse locali, anche in termini di conoscenze. Il futuro del cibo passa necessariamente attraverso un percorso che coinvolge le responsabilità dei decisori, dei tecnici e dei cittadini. Un percorso alla ricerca di cibi migliori per noi e per il pianeta, che preveda anche la graduale revisione di stili di vita non più sostenibili.

Con Francesco Grassi Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma...
Con Francesco Grassi
Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma la loro vera storia è forse ancora più affascinante. Francesco Grassi, uno dei massimi esperti dell’argomento e circle-maker lui stesso, accompagnerà il pubblico alla scoperta di queste opere dall’apparenza aliena e nella sostanza molto terrestre.
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Il fenomeno dei cerchi nel grano ha dato vita a molte teorie e ipotesi, principalmente legate a ipotetiche visite sul nostro pianeta da parte di forme di vita extraterrestri, ma la loro vera storia è forse ancora più affascinante. Francesco Grassi, uno dei massimi esperti dell’argomento e circle-maker lui stesso, accompagnerà il pubblico alla scoperta di queste opere dall’apparenza aliena e nella sostanza molto terrestre.

Con Giulio Magli L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi...
Con Giulio Magli
L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi costruì quei monumenti. Giulio Magli, uno dei massimi esperti a livello internazionale, ci guiderà tra i sentieri di questa scienza peculiare e affascinante che ha conosciuto uno sviluppo lungo e faticoso. Con assoluto rigore scientifico, e anche attraverso fotografie e modelli geometrici, ci accompagnerà alla scoperta di luoghi e monumenti sparsi in tutto il globo, alcuni dei quali "sotto casa" come il Pantheon e i Templi di Agrigento, altri famosissimi come le piramidi dell'antico Egitto, altri ancora lontani e difficili da raggiungere come le piramidi Han a Xi'an in Cina.
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L'Archeoastronomia è una disciplina che indaga la relazione tra gli antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi costruì quei monumenti. Giulio Magli, uno dei massimi esperti a livello internazionale, ci guiderà tra i sentieri di questa scienza peculiare e affascinante che ha conosciuto uno sviluppo lungo e faticoso. Con assoluto rigore scientifico, e anche attraverso fotografie e modelli geometrici, ci accompagnerà alla scoperta di luoghi e monumenti sparsi in tutto il globo, alcuni dei quali "sotto casa" come il Pantheon e i Templi di Agrigento, altri famosissimi come le piramidi dell'antico Egitto, altri ancora lontani e difficili da raggiungere come le piramidi Han a Xi'an in Cina.

INCONTRO QUERY Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di...
INCONTRO QUERY
Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli
L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di due grandi esperti del tema ripercorreremo alcuni dei casi di cui si sono occupati: dal miracolo di San Gennaro alle guarigioni di Lourdes, dai prodigi della Santa Muerte messicana alla reinterpretazione in chiave extraterrestre dei miracoli biblici proposta dai raeliani. L’obiettivo è quello di mostrare che gli strumenti delle scienze naturali e delle scienze umane possono offrire una prospettiva di indagine capace di illuminare anche territori che sembrano sfuggire ad ogni possibilità di analisi razionale.
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Con Stefano Bigliardi e Luigi Garlaschelli
L’etichetta paranormale religioso raccoglie una grande varietà di pratiche, di credenze e di significati. Con il contributo di due grandi esperti del tema ripercorreremo alcuni dei casi di cui si sono occupati: dal miracolo di San Gennaro alle guarigioni di Lourdes, dai prodigi della Santa Muerte messicana alla reinterpretazione in chiave extraterrestre dei miracoli biblici proposta dai raeliani. L’obiettivo è quello di mostrare che gli strumenti delle scienze naturali e delle scienze umane possono offrire una prospettiva di indagine capace di illuminare anche territori che sembrano sfuggire ad ogni possibilità di analisi razionale.

Con Eva Benelli e Maurizio Bonati Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del...
Con Eva Benelli e Maurizio Bonati
Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del perimetro dei fatti, non entra nel merito degli studi condotti sulla salute psico-fisica dei bambini nati con forme di fecondazione o gestazione non tradizionali o all’interno di famiglie omogenitoriali. Il dibattito è occupato dai valori, dalle posizioni di partito ed è guidato da regole di appartenenza. Al CICAP Fest proveremo a fare chiarezza su questi temi, sperando di portare un contributo utile al dibattito pubblico.
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Sempre più i diritti dei minori sembrano essere usati come un'arma impropria di scontro politico. La discussione pubblica non si svolge all’interno del perimetro dei fatti, non entra nel merito degli studi condotti sulla salute psico-fisica dei bambini nati con forme di fecondazione o gestazione non tradizionali o all’interno di famiglie omogenitoriali. Il dibattito è occupato dai valori, dalle posizioni di partito ed è guidato da regole di appartenenza. Al CICAP Fest proveremo a fare chiarezza su questi temi, sperando di portare un contributo utile al dibattito pubblico.

Con Divina Centore "Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le...
Con Divina Centore
"Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le storie che ci raccontano, quelle vere, sono ancora più affascinanti. Tramite fatti storici e spiegazioni scientifiche faremo insieme fact checking sull'antico Egitto.
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"Esiste davvero la maledizione del faraone?" "Le mummie possono risvegliarsi?" Anche la civiltà dei faraoni non è immune a bufale e fake news, ma scoprirete che le storie che ci raccontano, quelle vere, sono ancora più affascinanti. Tramite fatti storici e spiegazioni scientifiche faremo insieme fact checking sull'antico Egitto.

Con Alessandro Aiuti, Francesca Pasinelli e Annamaria Zaccheddu Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone...
Con Alessandro Aiuti, Francesca Pasinelli e Annamaria Zaccheddu
Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone sieropositive di vivere una vita normale, ma i ricercatori sono anche riusciti a sfruttare le caratteristiche di questo virus per trasformarlo in un farmaco di precisione. Parliamo di farmaci e terapie particolari, fatti su misura per il singolo paziente con costi importanti che vanno dalle centinaia di migliaia di euro fino ai due milioni. Proprio questi costi sono diventati un problema per le aziende e, di conseguenza, anche per i pazienti. “Fare la propria parte” può quindi voler dire anche cambiare il paradigma e garantire la disponibilità di cure non abbastanza remunerative che altrimenti rischierebbero il ritiro o il mancato accesso al mercato. Per la prima volta al mondo un’organizzazione non profit, Fondazione Telethon, si è assunta la responsabilità della produzione e distribuzione di un farmaco per una malattia rara, la terapia genica per l’immunodeficienza ADA-SCID e i protagonisti di questa avventura verranno a raccontarla al CICAP Fest.
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Per molto tempo l'HIV è stato considerato un nemico invincibile. Oggi non solo esiste una cura che permette alle persone sieropositive di vivere una vita normale, ma i ricercatori sono anche riusciti a sfruttare le caratteristiche di questo virus per trasformarlo in un farmaco di precisione. Parliamo di farmaci e terapie particolari, fatti su misura per il singolo paziente con costi importanti che vanno dalle centinaia di migliaia di euro fino ai due milioni. Proprio questi costi sono diventati un problema per le aziende e, di conseguenza, anche per i pazienti. “Fare la propria parte” può quindi voler dire anche cambiare il paradigma e garantire la disponibilità di cure non abbastanza remunerative che altrimenti rischierebbero il ritiro o il mancato accesso al mercato. Per la prima volta al mondo un’organizzazione non profit, Fondazione Telethon, si è assunta la responsabilità della produzione e distribuzione di un farmaco per una malattia rara, la terapia genica per l’immunodeficienza ADA-SCID e i protagonisti di questa avventura verranno a raccontarla al CICAP Fest.

Con Tommaso Calarco Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della...
Con Tommaso Calarco
Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della meccanica quantistica per risolvere operazioni che le macchine tradizionali non sono in grado di svolgere. Nè scopriremo le potenzialità e le problematiche insieme a Tommaso Calarco, l’autore del Quantum Manifesto, che ha favorito l’avvio, nel 2017, della Quantum Flagship della Commissione europea: il programma decennale che ha permesso di finanziare la ricerca europea per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche.
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Più veloci, ma non solo: i computer quantistici, una delle aree di ricerca più rivoluzionarie e promettenti della scienza computazionale, utilizzano le leggi della meccanica quantistica per risolvere operazioni che le macchine tradizionali non sono in grado di svolgere. Nè scopriremo le potenzialità e le problematiche insieme a Tommaso Calarco, l’autore del Quantum Manifesto, che ha favorito l’avvio, nel 2017, della Quantum Flagship della Commissione europea: il programma decennale che ha permesso di finanziare la ricerca europea per lo sviluppo delle tecnologie quantistiche.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di CNR Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?...
A cura di CNR
Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Come fanno alcuni insetti a camminare sull'acqua? Cosa intendiamo quando diciamo che una superficie è bagnata? E' possibile rendere le superfici insensibili all’acqua?
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di Accatagliato Con Geo il Giocoliere Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza...
A cura di Accatagliato
ConGeo il Giocoliere
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.
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Con
Come fa la bici a stare in equilibrio mentre pedaliamo? Perché alcune scope rimangono in piedi da sole? Una palla può volare in aria senza mai cadere? Ogni giorno accadono un sacco di cose attorno a noi che ci riempiono di dubbi e interrogativi. Per fortuna ci viene in aiuto la scienza! Certo, non è sempre facile capirla tra numeri, formule e paroloni… Ma pensate se a spiegarla ci fosse uno scienziato giocoliere! Sì, un dotto saltimbanco, che attraverso palline danzanti, fogli di giornale, asciugacapelli imbizzarriti e pendoli ipnotici sappia raccontare con metodo scientifico come funzionano equilibrio, rotazione e gravità. Continuamente in bilico tra esperimento e spettacolo, questo buffo personaggio spinge la curiosità tra questi due mondi, alternando divertenti dimostrazioni scientifiche a performance artistiche di alto livello, traducendo le leggi della fisica in armonia e giochi di destrezza e coinvolgendo gli spettatori alla scoperta dei segreti nascosti nella quotidianità.

Con Alberto Vitale Brovarone e Donato Giovannelli Modera Elena Panariello Regia di Jacopo Pasotti Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca,...
Con Alberto Vitale Brovarone e Donato Giovannelli
Modera Elena Panariello
Regia di Jacopo Pasotti
Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca, c'è un ecosistema di microorganismi che come biomassa è perfino superiore a quello della superficie. È un ecosistema "profondo" che potrebbe essere all'origine della vita come la conosciamo noi. Due giovani scienziati, vincitori di un grant ERC (European Research Council) si confronteranno in un incontro moderato sulle fonti di energia misteriose e profonde che possono essere alla base di una biosfera inscrutabile perché ben sotto la superficie terrestre, nelle rocce della crosta terrestre. Sono forme di vita estrema che potrebbero dire molto su forme di vita possibili su altri pianeti. Sebbene nascosto, l'ecosistema profondo è riconoscibile però anche in superficie, e i due scienziati, come esploratori, cercano in ogni continente le impronte di queste forme di vita e di questa energia profonda lasciate nelle rocce, nelle sorgenti d'acqua, nei fumi dei vulcani. Impronte che, messe insieme, stanno appunto svelando un mondo "sottosopra" degno di Stranger Things (ma non così ostile).
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Modera Elena Panariello
Regia di Jacopo Pasotti
Celato alla nostra vista, e che sta interessando sempre di più il mondo della ricerca, c'è un ecosistema di microorganismi che come biomassa è perfino superiore a quello della superficie. È un ecosistema "profondo" che potrebbe essere all'origine della vita come la conosciamo noi. Due giovani scienziati, vincitori di un grant ERC (European Research Council) si confronteranno in un incontro moderato sulle fonti di energia misteriose e profonde che possono essere alla base di una biosfera inscrutabile perché ben sotto la superficie terrestre, nelle rocce della crosta terrestre. Sono forme di vita estrema che potrebbero dire molto su forme di vita possibili su altri pianeti. Sebbene nascosto, l'ecosistema profondo è riconoscibile però anche in superficie, e i due scienziati, come esploratori, cercano in ogni continente le impronte di queste forme di vita e di questa energia profonda lasciate nelle rocce, nelle sorgenti d'acqua, nei fumi dei vulcani. Impronte che, messe insieme, stanno appunto svelando un mondo "sottosopra" degno di Stranger Things (ma non così ostile).

Con Gabriele Ferrari Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori,...
Con Gabriele Ferrari
Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori, soldati, spie, generali, politici e persino Buffalo Bill. Per cinquant'anni i due scienziati fecero a gara a chi accumulava più fossili e pubblicava più studi, spendendo considerevoli quantità di denaro per farlo. E per sabotarsi a vicenda. Una rivalità figlia dello scontro tra due personalità opposte, ma anche del luogo in cui si è sviluppata. La "guerra delle ossa" è infatti una storia profondamente america-na, che parla di frontiera e destino manifesto, di colonizzazione e genocidio, ma anche di come il capitalismo ha plasmato in maniera decisiva la storia della scienza.
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Alla fine dell'Ottocento i paleontologi Edward Drinker Cope e Othniel Charles Marsh diedero vita a una feroce rivalità, umana e scientifica, che coinvolse esploratori, soldati, spie, generali, politici e persino Buffalo Bill. Per cinquant'anni i due scienziati fecero a gara a chi accumulava più fossili e pubblicava più studi, spendendo considerevoli quantità di denaro per farlo. E per sabotarsi a vicenda. Una rivalità figlia dello scontro tra due personalità opposte, ma anche del luogo in cui si è sviluppata. La "guerra delle ossa" è infatti una storia profondamente america-na, che parla di frontiera e destino manifesto, di colonizzazione e genocidio, ma anche di come il capitalismo ha plasmato in maniera decisiva la storia della scienza.

Con Lorenzo Richiardi Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici...
Con Lorenzo Richiardi
Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici estremi e ai loro effetti, come ondate di calore, periodi di siccità, episodi di forti precipitazioni e alluvioni, inquinamento atmosferico provocato dagli incendi, zoonosi. Il report del Lancet Countdown del 2022, per esempio, riporta che nel mondo i bambini sotto l’anno di età hanno vissuto in media 4,4 giorni in più all’anno durante un’ondata di calore nel decennio 2012-21 rispetto al ventennio 1986-2005. Le stime per gli adulti con più di 65 anni sono di un eccesso di 3,2 giorni per persona all’anno. L’esposizione a questi eventi estremi comporta degli effetti per la salute, alcuni dei quali ben documentati, altri ancora in fase di studio. Per cogliere tutta l’importanza del contrasto al cambiamento climatico in termini di prevenzione per la salute è importante considerare che gli eventi estremi possono avere effetti a breve e lungo termine sulla salute a tutte le età, iniziando fin dalla vita fetale. Inoltre, l’esposizione a tali eventi si cumula nel corso della vita: anche considerando un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi, ci si aspetta che le persone nate nel 2020 vivranno 4-5 volte il numero di ondate di calore rispetto a chi è nato negli anni Sessanta del secolo scorso, sollevando anche una questione di disuguaglianza intergenerazionale. La piena comprensione degli effetti del cambiamento climatico sulla salute delle persone necessita di un approccio innovativo che tenga conto dell’intero arco esistenziale, assumendo dunque una visione lifecourse.
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Con l’inasprirsi del cambiamento climatico causato dall’attività antropica, le popolazioni sono sempre più spesso soggette a eventi meteorologici estremi e ai loro effetti, come ondate di calore, periodi di siccità, episodi di forti precipitazioni e alluvioni, inquinamento atmosferico provocato dagli incendi, zoonosi. Il report del Lancet Countdown del 2022, per esempio, riporta che nel mondo i bambini sotto l’anno di età hanno vissuto in media 4,4 giorni in più all’anno durante un’ondata di calore nel decennio 2012-21 rispetto al ventennio 1986-2005. Le stime per gli adulti con più di 65 anni sono di un eccesso di 3,2 giorni per persona all’anno. L’esposizione a questi eventi estremi comporta degli effetti per la salute, alcuni dei quali ben documentati, altri ancora in fase di studio. Per cogliere tutta l’importanza del contrasto al cambiamento climatico in termini di prevenzione per la salute è importante considerare che gli eventi estremi possono avere effetti a breve e lungo termine sulla salute a tutte le età, iniziando fin dalla vita fetale. Inoltre, l’esposizione a tali eventi si cumula nel corso della vita: anche considerando un aumento della temperatura di 1,5 gradi centigradi, ci si aspetta che le persone nate nel 2020 vivranno 4-5 volte il numero di ondate di calore rispetto a chi è nato negli anni Sessanta del secolo scorso, sollevando anche una questione di disuguaglianza intergenerazionale. La piena comprensione degli effetti del cambiamento climatico sulla salute delle persone necessita di un approccio innovativo che tenga conto dell’intero arco esistenziale, assumendo dunque una visione lifecourse.

Con Marco Ciardi Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della...
Con Marco Ciardi
Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della scienza, affiancati progressivamente da due nuove forme d’arte e di intrattenimento: il cinema e i fumetti. Il libro esplora le storie di Mary Shelley, Edgar Allan Poe e Jules Verne, in continuo dialogo con le discipline scientifiche, dall’astronomia alla biologia, descrive i viaggi nel tempo e l’attacco dei marziani narrati da H. G. Wells, e rivela che Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu anche inventore di meravigliose avventure popolate da dinosauri. Non mancheranno Emilio Salgari e Topolino, Tarzan e Isaac Asimov, Superman, l’Uomo Invisibile e King Kong, Einstein e Freud, assieme a tanti altri autori e personaggi reali o immaginari. Per scoprire quando Darwin incontrò Flash Gordon.
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Nel corso dell’Ottocento, generi letterari come il sovrannaturale, il poliziesco, il fantasy, i mondi perduti e la fantascienza hanno ampliato i modi di circolazione della scienza, affiancati progressivamente da due nuove forme d’arte e di intrattenimento: il cinema e i fumetti. Il libro esplora le storie di Mary Shelley, Edgar Allan Poe e Jules Verne, in continuo dialogo con le discipline scientifiche, dall’astronomia alla biologia, descrive i viaggi nel tempo e l’attacco dei marziani narrati da H. G. Wells, e rivela che Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, fu anche inventore di meravigliose avventure popolate da dinosauri. Non mancheranno Emilio Salgari e Topolino, Tarzan e Isaac Asimov, Superman, l’Uomo Invisibile e King Kong, Einstein e Freud, assieme a tanti altri autori e personaggi reali o immaginari. Per scoprire quando Darwin incontrò Flash Gordon.

Con Antonella Viola Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale...
Con Antonella Viola
Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita.
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Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali che ci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficile capire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologiche ed evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempi diversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostro stile di vita.

Con Telmo Pievani e Massimo Polidoro Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente...
Con Telmo Pievani e Massimo Polidoro
Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente false? Che cosa ci porta ad abbracciare il pensiero magico o a sottoscrivere idee irrazionali? Non si tratta solo di superficialità, ignoranza o malafede. Le ricerche, infatti, ci dimostrano una verità scomoda: la nostra mente si è evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, proprio per cercare di dare risposte alla realtà. Anche se sono sbagliate.
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Come è possibile che tante persone credano, contro ogni evidenza, ad affermazioni, teorie del complotto e storie che si sono dimostrate indiscutibilmente false? Che cosa ci porta ad abbracciare il pensiero magico o a sottoscrivere idee irrazionali? Non si tratta solo di superficialità, ignoranza o malafede. Le ricerche, infatti, ci dimostrano una verità scomoda: la nostra mente si è evoluta, in virtù del meccanismo della selezione naturale, proprio per cercare di dare risposte alla realtà. Anche se sono sbagliate.

In collaborazione con Fondazione Pezcoller Con Vincenzo Bronte Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere...
In collaborazione con Fondazione Pezcoller
Con Vincenzo Bronte
Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere opportunamente indirizzato per poter riconoscere le cellule neoplastiche e per svolgere un'azione di controllo sulla progressione della malattia tumorale. L’immunoterapia è una delle rivoluzioni in campo oncologico e rappresenta attualmente uno strumento clinico efficace per il trattamento di alcuni tumori metastatici. Le applicazioni di oggi sono il frutto di un cammino di tappe straordinarie della medicina che si è articolato negli ultimi 100 anni.
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Con Vincenzo Bronte
Il sistema immunitario, il sistema del nostro organismo deputato alla lotta contro gli organismi estranei, può essere opportunamente indirizzato per poter riconoscere le cellule neoplastiche e per svolgere un'azione di controllo sulla progressione della malattia tumorale. L’immunoterapia è una delle rivoluzioni in campo oncologico e rappresenta attualmente uno strumento clinico efficace per il trattamento di alcuni tumori metastatici. Le applicazioni di oggi sono il frutto di un cammino di tappe straordinarie della medicina che si è articolato negli ultimi 100 anni.

A cura del Planetario di Padova Con Luca Nobili Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze...
A cura del Planetario di Padova
Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate.
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Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate.

Con Luigi Garlaschelli e Andrea Nicolotti L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede....
Con Luigi Garlaschelli e Andrea Nicolotti
L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede. Il dibattito sulla sua autenticità è ancora accesissimo. Nessuna altra reliquia è stata mai sottoposta a così tanti studi, prove e riproduzioni, ma i conti continuano a non tornare. Servirebbe un miracolo?
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L'idea che la Sindone potrebbe essere il vero telo funebre di Gesù, recante la sua immagine, per alcuni è una importante verità di fede. Il dibattito sulla sua autenticità è ancora accesissimo. Nessuna altra reliquia è stata mai sottoposta a così tanti studi, prove e riproduzioni, ma i conti continuano a non tornare. Servirebbe un miracolo?

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Con Elisa Palazzie Francesca Bellisai La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e...
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Con Elisa PalazzieFrancesca Bellisai
La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo. Per affrontare questa crisi globale, oltre alla voce e ai dati della scienza, è essenziale mobilitare tutte le risorse a nostra disposizione, inclusa la potente leva del lobbying come mezzo cruciale per influenzare le politiche e le leggi necessarie per mitigare le emissioni di gas serra, promuovere l'energia pulita, proteggere le risorse naturali e favorire la sostenibilità. Un dialogo tra la climatologa e divulgatrice Elisa Palazzi, finalista del Premio Galileo 2023 con il libro "Siamo tutti Greta. Le voci inascoltate del cambiamento climatico" (Edizioni Dedalo, 2023) e Francesca Bellisai, policy analyst di ECCO, think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e alla crisi climatica.
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Con Elisa Palazzie
La sfida del cambiamento climatico è una delle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo. Per affrontare questa crisi globale, oltre alla voce e ai dati della scienza, è essenziale mobilitare tutte le risorse a nostra disposizione, inclusa la potente leva del lobbying come mezzo cruciale per influenzare le politiche e le leggi necessarie per mitigare le emissioni di gas serra, promuovere l'energia pulita, proteggere le risorse naturali e favorire la sostenibilità. Un dialogo tra la climatologa e divulgatrice Elisa Palazzi, finalista del Premio Galileo 2023 con il libro "Siamo tutti Greta. Le voci inascoltate del cambiamento climatico" (Edizioni Dedalo, 2023) e Francesca Bellisai, policy analyst di ECCO, think tank italiano, indipendente e senza fini di lucro dedicato alla transizione energetica e alla crisi climatica.

Con Franco Aprà, Vincenzo Crupi e Fabrizio Elia Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è...
Con Franco Aprà , Vincenzo Crupi e Fabrizio Elia
Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è vietato sbagliare: la concezione tradizionale vede infatti il medico come un freddo scienziato in grado di valutare con il massimo rigore logico i sintomi e i segni del malato, pervenendo a una diagnosi logicamente ineccepibile. Negli ultimi anni lo sviluppo delle idee sull’errore in medicina, riflesso in molti articoli e libri, ha modificato questa concezione. L’errore oggi viene considerato l’evento conclusivo di una catena di fattori, nella quale il contributo dell’individuo che l’ha effettivamente commesso è l’anello finale e non necessariamente il maggior responsabile. Una concezione che favorisce un approccio più razionale alle strategie di prevenzione. Comprendere come ragionano medici e infermieri consentirebbe di sfatare alcuni luoghi comuni sul funzionamento della mente umana in generale. In medicina, il patrimonio di conoscenze in materia deve essere impiegato per prendere decisioni “buone”, ma anche per migliorare le relazioni umane.
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Le comuni credenze sulla medicina alternano entusiasmi fideistici a denigrazioni populistiche, immaginando una realtà dove è vietato sbagliare: la concezione tradizionale vede infatti il medico come un freddo scienziato in grado di valutare con il massimo rigore logico i sintomi e i segni del malato, pervenendo a una diagnosi logicamente ineccepibile. Negli ultimi anni lo sviluppo delle idee sull’errore in medicina, riflesso in molti articoli e libri, ha modificato questa concezione. L’errore oggi viene considerato l’evento conclusivo di una catena di fattori, nella quale il contributo dell’individuo che l’ha effettivamente commesso è l’anello finale e non necessariamente il maggior responsabile. Una concezione che favorisce un approccio più razionale alle strategie di prevenzione. Comprendere come ragionano medici e infermieri consentirebbe di sfatare alcuni luoghi comuni sul funzionamento della mente umana in generale. In medicina, il patrimonio di conoscenze in materia deve essere impiegato per prendere decisioni “buone”, ma anche per migliorare le relazioni umane.

Con Michele Fino Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come...
Con Michele Fino
Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come gli Stati Uniti e l'Argentina, la carne è un elemento fondamentale e quasi identitario. Negli ultimi anni si sono, però, sviluppate e diffuse sul mercato internazionale “carni alternative” che riproducono l'aspetto, il gusto e la consistenza della carne, ma sono realizzate, per esempio, con ingredienti di origine vegetale. Così come si stanno sviluppando “carni coltivate” in laboratorio a partire da cellule staminali animali che da molti sono chiamate “sintetiche”. In molti Paesi queste alternative sono diventate oggetto di dibattito politico e di regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda l'uso di termini che si riferiscono tradizionalmente ai prodotti di origine animale, come "hamburger". Stiamo parlando di carne o no? Quali sono le regole in corso e come potrà evolvere la legislazione in materia?
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Il consumo di carne varia notevolmente in base alle culture e alle tradizioni di ogni Paese. Alcune nazioni, come l'India, hanno una forte cultura vegetariana, mentre per altre, come gli Stati Uniti e l'Argentina, la carne è un elemento fondamentale e quasi identitario. Negli ultimi anni si sono, però, sviluppate e diffuse sul mercato internazionale “carni alternative” che riproducono l'aspetto, il gusto e la consistenza della carne, ma sono realizzate, per esempio, con ingredienti di origine vegetale. Così come si stanno sviluppando “carni coltivate” in laboratorio a partire da cellule staminali animali che da molti sono chiamate “sintetiche”. In molti Paesi queste alternative sono diventate oggetto di dibattito politico e di regolamentazione, soprattutto per quanto riguarda l'uso di termini che si riferiscono tradizionalmente ai prodotti di origine animale, come "hamburger". Stiamo parlando di carne o no? Quali sono le regole in corso e come potrà evolvere la legislazione in materia?

Con Giorgio Vallortigara Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle...
Con Giorgio Vallortigara
Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle capacità cognitive di organismi dotati di cervelli miniaturizzati, come api e mosche, Giorgio Vallortigara sviluppa una prospettiva antitetica a quella convinzione. La tesi è che le forme basilari dell’attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli, e che il surplus neurologico che si osserva in alcuni animali, tra cui gli esseri umani, sia al servizio della memoria e non del pensiero o della coscienza. L’insorgere di quest’ultima va piuttosto ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule: la capacità di sentire. Una capacità che si sarebbe manifestata per la prima volta quando, con l’acquisizione del movimento volontario, gli organismi elementari hanno avvertito la necessità di distinguere tra la stimolazione prodotta dalla propria attività e quella procurata dal mondo esterno, l’altro da sé. L’esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell’animale-macchina – e solleva interrogativi etici ai quali non potremo sottrarci.
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Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso. Sulla scorta degli studi sulle capacità cognitive di organismi dotati di cervelli miniaturizzati, come api e mosche, Giorgio Vallortigara sviluppa una prospettiva antitetica a quella convinzione. La tesi è che le forme basilari dell’attività cognitiva non abbiano bisogno di grandi cervelli, e che il surplus neurologico che si osserva in alcuni animali, tra cui gli esseri umani, sia al servizio della memoria e non del pensiero o della coscienza. L’insorgere di quest’ultima va piuttosto ricercato in una caratteristica essenziale delle cellule: la capacità di sentire. Una capacità che si sarebbe manifestata per la prima volta quando, con l’acquisizione del movimento volontario, gli organismi elementari hanno avvertito la necessità di distinguere tra la stimolazione prodotta dalla propria attività e quella procurata dal mondo esterno, l’altro da sé. L’esistenza di un minimo comune denominatore tra noi e le forme di vita più umili ci allontana una volta di più dal concetto cartesiano dell’animale-macchina – e solleva interrogativi etici ai quali non potremo sottrarci.

Con Paolo Attivissimo e Fabio Chiusi Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi...
Con Paolo Attivissimo e Fabio Chiusi
Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi spazi per la comunicazione e l'informazione, ma hanno anche amplificato fenomeni come la disinformazione e la polarizzazione. La diffusione virale di notizie false o distorte, l'isolamento delle persone in "camere di eco", l’utilizzo improprio da parte dei media di “strilli” e “titoli caldi” per far presa sul pubblico hanno raggiunto livelli preoccupanti che possono contribuire a minare la fiducia nelle istituzioni alimentando divisioni politiche e sociali. Allo stesso tempo, però queste tecnologie, se opportunamente progettate e utilizzate - pensiamo ad esempio all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la confutazione delle notizie o affermazioni false o antiscientifiche -, possono invece diventare importanti alleati per limitare le derive più pericolose.
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Le piattaforme digitali, i social media, insieme allo sviluppo delle tecnologie dell'automazione e dell'intelligenza artificiale generativa,hanno creato nuovi spazi per la comunicazione e l'informazione, ma hanno anche amplificato fenomeni come la disinformazione e la polarizzazione. La diffusione virale di notizie false o distorte, l'isolamento delle persone in "camere di eco", l’utilizzo improprio da parte dei media di “strilli” e “titoli caldi” per far presa sul pubblico hanno raggiunto livelli preoccupanti che possono contribuire a minare la fiducia nelle istituzioni alimentando divisioni politiche e sociali. Allo stesso tempo, però queste tecnologie, se opportunamente progettate e utilizzate - pensiamo ad esempio all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la confutazione delle notizie o affermazioni false o antiscientifiche -, possono invece diventare importanti alleati per limitare le derive più pericolose.

Con Gustavo Matassa, Annalisa Monfreda e Ivana Neffat L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo...
Con Gustavo Matassa, Annalisa Monfreda e Ivana Neffat
L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile. Obiettivi che però diventano impossibili da raggiungere senza adeguate competenze economico-finanziarie. L'alfabetizzazione finanziaria, la gestione prudente delle risorse e realistici principi di pianificazione richiedono capacità scientifiche di base che coinvolgono non solo le istituzioni scolastiche e formative, ma anche organizzazioni della società civile, aziende e i singoli cittadini. Attraverso la voce di tre esperti scopriremo come l'intersezione tra autonomia economica, il superamento degli stereotipi di genere e programmi educativi che tengano conto della complessità economica della realtà di oggi, rappresenti una delle vie principali per costruire una società più equa e inclusiva.
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L'indipendenza economica e la parità di genere sono due obiettivi fondamentali per la promozione della giustizia sociale e dello sviluppo sostenibile. Obiettivi che però diventano impossibili da raggiungere senza adeguate competenze economico-finanziarie. L'alfabetizzazione finanziaria, la gestione prudente delle risorse e realistici principi di pianificazione richiedono capacità scientifiche di base che coinvolgono non solo le istituzioni scolastiche e formative, ma anche organizzazioni della società civile, aziende e i singoli cittadini. Attraverso la voce di tre esperti scopriremo come l'intersezione tra autonomia economica, il superamento degli stereotipi di genere e programmi educativi che tengano conto della complessità economica della realtà di oggi, rappresenti una delle vie principali per costruire una società più equa e inclusiva.

A cura di MUSME Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino...
A cura di MUSME
Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino al '600 un fatto oggi scontato come la circolazione del sangue era del tutto sconosciuto: solo nel 1628 William Harvey pubblicò le sue scoperte sul funzionamento del cuore. Nel corso della visita scopriremo come l’Università di Padova, ateneo di laurea del medico inglese, giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione di Harvey. La città patavina tornò a essere protagonista della cardiologia nella seconda metà del secolo scorso, quando Vincenzo Gallucci portò a termine nell’Ospedale Civile il primo trapianto di cuore in Italia. Nel corso di questa visita tra immagini storiche e reperti scopriremo i diversi modelli che nel corso dei secoli hanno tentato di spiegare il meccanismo del cuore per giungere sino alle più aggiornate conoscenze cardiologiche, che approfondiremo grazie alla tecnologia nei laboratori del Museo.
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Il cuore è uno degli organi più affascinanti del nostro corpo: nel corso dei secoli ha concentrato attorno a sé numerosi studi, ipotesi, simbologie. Eppure, fino al '600 un fatto oggi scontato come la circolazione del sangue era del tutto sconosciuto: solo nel 1628 William Harvey pubblicò le sue scoperte sul funzionamento del cuore. Nel corso della visita scopriremo come l’Università di Padova, ateneo di laurea del medico inglese, giocò un ruolo fondamentale nella rivoluzione di Harvey. La città patavina tornò a essere protagonista della cardiologia nella seconda metà del secolo scorso, quando Vincenzo Gallucci portò a termine nell’Ospedale Civile il primo trapianto di cuore in Italia. Nel corso di questa visita tra immagini storiche e reperti scopriremo i diversi modelli che nel corso dei secoli hanno tentato di spiegare il meccanismo del cuore per giungere sino alle più aggiornate conoscenze cardiologiche, che approfondiremo grazie alla tecnologia nei laboratori del Museo.

Con Alessio Perniola Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso...
Con Alessio Perniola
Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.
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Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.

Con Luca Parmitano e Pif Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno...
Con Luca Parmitano e Pif
Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno di un equipaggio umano – che comprenderà la prima astronauta donna e il primo di colore – in orbita intorno al nostro satellite. Quali sono le ragioni che ci spingono a tornare sulla Luna? Quali i rischi e quali i benefici che potremo ricavare? Come ci stiamo preparando? Dopo la Luna, quali sono gli obiettivi? Luca Parmitano, in dialogo con Pif, racconterà alla luce della sua esperienza da astronauta qual è il ruolo della ricerca spaziale nell’avanzamento della conoscenza scientifica e nell’affrontare sfide e problemi sulla Terra, primo fra tutti il cambiamento climatico.
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Dopo il successo di Artemis I, la missione di prova che alla fine del 2022 ha visto una capsula senza equipaggio sorvolare la Luna, nel 2024 è previsto il ritorno di un equipaggio umano – che comprenderà la prima astronauta donna e il primo di colore – in orbita intorno al nostro satellite. Quali sono le ragioni che ci spingono a tornare sulla Luna? Quali i rischi e quali i benefici che potremo ricavare? Come ci stiamo preparando? Dopo la Luna, quali sono gli obiettivi? Luca Parmitano, in dialogo con Pif, racconterà alla luce della sua esperienza da astronauta qual è il ruolo della ricerca spaziale nell’avanzamento della conoscenza scientifica e nell’affrontare sfide e problemi sulla Terra, primo fra tutti il cambiamento climatico.

Con Andrea Rinaldo La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio...
Con Andrea Rinaldo
La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dello sfruttamento dell’ambiente. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere paternità ideologica, spesso invece si contrappongono da una parte un eccesso di pregiudizi sulle opere di ingegneria e dall’altra un capitalismo cieco, incapace di vedere la protezione dell’ambiente come un presupposto necessario e imprescindibile, che alla lunga si rivela invece vantaggioso anche dal punto di vista economico. Per superare questa prospettiva è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia, in cui progresso, attività economiche e tutela dell’ambiente siano conciliabili e le decisioni siano sempre basate sulla migliore conoscenza possibile.
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La scienza delle costruzioni idrauliche, attraverso cui governiamo l’acqua per i nostri scopi, è una cartina di tornasole per affrontare il dibattito più ampio sui temi della conservazione e dello sfruttamento dell’ambiente. Le opere e i piani di intervento non dovrebbero avere paternità ideologica, spesso invece si contrappongono da una parte un eccesso di pregiudizi sulle opere di ingegneria e dall’altra un capitalismo cieco, incapace di vedere la protezione dell’ambiente come un presupposto necessario e imprescindibile, che alla lunga si rivela invece vantaggioso anche dal punto di vista economico. Per superare questa prospettiva è necessario promuovere nuovi modelli di salvaguardia, in cui progresso, attività economiche e tutela dell’ambiente siano conciliabili e le decisioni siano sempre basate sulla migliore conoscenza possibile.

Con Il chimico sulla tavola (Chiara Biagini e Matteo Capone) Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche...
Con Il chimico sulla tavola (Chiara Biagini e Matteo Capone)
Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche per predire il futuro, per mettersi in contatto con l’oltretomba, oppure per scacciare la cattiva sorte. Sono pratiche che hanno giocato un ruolo fondante nella creazione delle nostre culture locali, e che hanno spesso un valore affettivo importante legato alle storie delle nostre comunità. Certo, magari oggi non crediamo più nei loro effetti magici, ma alcune di queste tradizioni conservano la capacità di suggestionare e affascinare perché ruotano intorno a fenomeni naturali apparentemente “inspiegabili”. Ma questi fenomeni sono davvero inspiegabili? E soprattutto, chi dice che il folklore diventerebbe meno affascinante se la scienza ne fornisse una spiegazione?
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Da millenni l’uomo si affida a pratiche più o meno fantasiose per comunicare con il mondo soprannaturale: che siano tecniche per predire il futuro, per mettersi in contatto con l’oltretomba, oppure per scacciare la cattiva sorte. Sono pratiche che hanno giocato un ruolo fondante nella creazione delle nostre culture locali, e che hanno spesso un valore affettivo importante legato alle storie delle nostre comunità. Certo, magari oggi non crediamo più nei loro effetti magici, ma alcune di queste tradizioni conservano la capacità di suggestionare e affascinare perché ruotano intorno a fenomeni naturali apparentemente “inspiegabili”. Ma questi fenomeni sono davvero inspiegabili? E soprattutto, chi dice che il folklore diventerebbe meno affascinante se la scienza ne fornisse una spiegazione?

In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Marco Annoni e Telmo Pievani Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello...
In collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Marco Annoni e Telmo Pievani
Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello che abbiamo sempre creduto di sapere sull’altruismo. Fare del bene non è abbastanza: occorre farlo nel modo giusto, agendo in modo da massimizzare l’impatto positivo che possiamo avere con le risorse – economiche o di tempo – in nostro possesso, che sono limitate. L’Altruismo Intelligente si propone proprio di trovare il miglior modo di aiutare chi ne ha bisogno e ci sorprende con soluzioni controintuitive, basate su ciò che la scienza ci permette di affermare. Dimostrandoci una volta di più che la conoscenza – del problema da risolvere, del contesto più ampio in cui si trova il problema e delle reali conseguenze che le nostre azioni hanno nel mondo reale – deve essere sempre il punto di partenza di ogni decisione. Anche e soprattutto quando si tratta di aiutare gli altri.
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Con Marco Annoni e Telmo Pievani
Cosa possiamo fare per aiutare gli altri e per rendere il mondo un posto migliore? Dobbiamo ripensare quello che abbiamo sempre creduto di sapere sull’altruismo. Fare del bene non è abbastanza: occorre farlo nel modo giusto, agendo in modo da massimizzare l’impatto positivo che possiamo avere con le risorse – economiche o di tempo – in nostro possesso, che sono limitate. L’Altruismo Intelligente si propone proprio di trovare il miglior modo di aiutare chi ne ha bisogno e ci sorprende con soluzioni controintuitive, basate su ciò che la scienza ci permette di affermare. Dimostrandoci una volta di più che la conoscenza – del problema da risolvere, del contesto più ampio in cui si trova il problema e delle reali conseguenze che le nostre azioni hanno nel mondo reale – deve essere sempre il punto di partenza di ogni decisione. Anche e soprattutto quando si tratta di aiutare gli altri.

Con Roberta Fulci Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura?...
Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.
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Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.

Con Francesco Lancia Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la...
Con Francesco Lancia
Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perché qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
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Torna la stand up comedy al CICAP Fest! La risata è un meccanismo che può essere volontario e involontario, dettato da un'interazione nel cervello tra la corteccia prefrontale e il sistema limbico che coinvolge il rilascio di dopamina.... No, niente è che visto il contesto, volevamo darci un tono. La verità è che sarà una serata di comicità a tema scienza, futuro e razionalità con un gruppo di comici che , per dire, sono quasi tutti laureati. "Quasi", perché qualcuno deve ancora dare degli esami, ma questa è un'altra storia. Si riderà, molto, ma si rifletterà anche, grazie all'attivazione di una parte del cervello che si chiama cortecc... niente scusate ci siamo cascati di nuovo. Insomma... venite, vi divertirete!
ottobre
Dom. 15
- AULA MAGNA | Palazzo del Bo
- SALA ROSSINI | Caffè Pedrocchi
- PLANETARIO DI PADOVA
- AULA NIEVO | Palazzo del Bo
- CORTILE NUOVO | Palazzo del Bo
- CORTILE | Palazzo Moroni
- PALAZZO RONCALE | ROVIGO
- Palazzo Santo Stefano
- PLATEATICO PEDROCCHI
- SALA ANZIANI | Palazzo Moroni
- Prog.Cronologico

Con Tito Faraci e Dario Bressanini Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello...
Con Tito Faraci e Dario Bressanini
Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello storico primo numero del 1961? Uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti italiano e un divulgatore scientifico da sempre appassionato di fumetti risponderanno a questa e molte altre domande mostrando come la letteratura popolare illustrata, i fumetti, e la scienza abbiano un rapporto molto stretto che dura da decenni.
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Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello storico primo numero del 1961? Uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti italiano e un divulgatore scientifico da sempre appassionato di fumetti risponderanno a questa e molte altre domande mostrando come la letteratura popolare illustrata, i fumetti, e la scienza abbiano un rapporto molto stretto che dura da decenni.

Con Serena Giacomin Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra...
Con Serena Giacomin
Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra capacità di adattamento e qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione per contrastarla rischia di compromettere il futuro dell’umanità. Siamo tutti esposti, in modo diretto e indiretto, e i segnali che ci arrivano sono sempre più numerosi e in linea con le previsioni degli scienziati. La crisi climatica non è solo una crisi ambientale, ma a tutti gli effetti una crisi di sistema, che va affrontata attraverso un dialogo costante tra scienze climatiche, tecnologia, economia e scienze sociali, nonché una partecipazione attiva della società a tutti i livelli.
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Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra capacità di adattamento e qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione per contrastarla rischia di compromettere il futuro dell’umanità. Siamo tutti esposti, in modo diretto e indiretto, e i segnali che ci arrivano sono sempre più numerosi e in linea con le previsioni degli scienziati. La crisi climatica non è solo una crisi ambientale, ma a tutti gli effetti una crisi di sistema, che va affrontata attraverso un dialogo costante tra scienze climatiche, tecnologia, economia e scienze sociali, nonché una partecipazione attiva della società a tutti i livelli.

Con Massimo Cirri e Nino Cartabellotta Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale,...
Con Massimo Cirri e Nino Cartabellotta
Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale, all’essenzialità di un bene pubblico dal valore inestimabile che garantisce un accesso universale e gratuito alle cure. A partire dall’esperienza concreta di chi è stato malato, preso in cura dal Servizio Sanitario Nazionale si possono iniziare riflessioni sul suo funzionamento e sulle sue criticità.
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Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale, all’essenzialità di un bene pubblico dal valore inestimabile che garantisce un accesso universale e gratuito alle cure. A partire dall’esperienza concreta di chi è stato malato, preso in cura dal Servizio Sanitario Nazionale si possono iniziare riflessioni sul suo funzionamento e sulle sue criticità.

Con Michele Bellone, Lucrezia Ercolie Licia Troisi Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai...
Con Michele Bellone, Lucrezia Ercoli e Licia Troisi
Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai multiversi alla nostra fascinazione per le storie. Gli immaginari evocati dalla nostra fantasia si intrecciano con la nostra rappresentazione della realtà, e con gli immaginari reali che costruiamo per interpretarla.
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Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai multiversi alla nostra fascinazione per le storie. Gli immaginari evocati dalla nostra fantasia si intrecciano con la nostra rappresentazione della realtà, e con gli immaginari reali che costruiamo per interpretarla.

Con Nicolò Bagnasco e Vittorio Baraldi L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si...
Con Nicolò Bagnasco e Vittorio Baraldi
L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si può tradurre questa complessità in un racconto che ne metta in luce le opportunità e le problematiche tecnologiche, le implicazioni etiche, politiche e sociali e le conseguenze per il nostro pianeta?
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L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si può tradurre questa complessità in un racconto che ne metta in luce le opportunità e le problematiche tecnologiche, le implicazioni etiche, politiche e sociali e le conseguenze per il nostro pianeta?

Con Elena Canadelli,Nicolò Bagnasco, Renato Bruni e Linda Raimondo I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare...
Con Elena Canadelli ,Nicolò Bagnasco , Renato Bruni e Linda Raimondo
I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare interesse e ampliare i propri orizzonti. Sono fondamentali non solo per trasmettere la storia della scienza ma anche per plasmare l’immaginario collettivo ad essa legato.
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I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare interesse e ampliare i propri orizzonti. Sono fondamentali non solo per trasmettere la storia della scienza ma anche per plasmare l’immaginario collettivo ad essa legato.

A cura del Planetario di Padova Con Luca Nobili Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze...
A cura del Planetario di Padova
Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate. Adatto a tutti.
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Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate. Adatto a tutti.

Con Federico Taddia A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce...
Con Federico Taddia
A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce attraverso una storia nata in via delle Cento stelle.
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A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce attraverso una storia nata in via delle Cento stelle.

Con Federico Cabitza Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più...
Con Federico Cabitza
Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più favorevole e adatto alle nostre esigenze. Esse sono comunque programmate da qualcuno o inserite da qualcuno in un contesto sociale e lavorativo e in un ambiente con determinate finalità. Il valore delle azioni e delle conseguenze che le macchine rendono possibili e che compiono aprono il dibattito riguardo al tema etico relativo all’intelligenza artificiale.
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Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più favorevole e adatto alle nostre esigenze. Esse sono comunque programmate da qualcuno o inserite da qualcuno in un contesto sociale e lavorativo e in un ambiente con determinate finalità. Il valore delle azioni e delle conseguenze che le macchine rendono possibili e che compiono aprono il dibattito riguardo al tema etico relativo all’intelligenza artificiale.

In collaborazione con Coop Alleanza 3.0 Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli, Antonio Dall'Amore e Chiara Faenza Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la...
In collaborazione con Coop Alleanza 3.0
Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli,Antonio Dall'Amore e Chiara Faenza
Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la norma, un carro armato è spuntato dalle secche del Po. Poco più di un anno dopo, i fiumi della Romagna hanno rotto gli argini sommergendo case, aziende e coltivazioni. L'Italia sta affrontando un cambiamento climatico tra i più difficili in Europa. Siccità e ondate di caldo ogni anno più soffocanti si alternano a piogge monsoniche e alluvioni imprevedibili. Il clima sta cambiando e ci sono scelte importanti da fare per salvare i diversi settori produttivi, dalle infrastrutture alla produzione di cibo per tutti. Che cosa sta facendo la scienza per cercare di arginare questo problema? Quali sono le prospettive future?
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Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli,
Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la norma, un carro armato è spuntato dalle secche del Po. Poco più di un anno dopo, i fiumi della Romagna hanno rotto gli argini sommergendo case, aziende e coltivazioni. L'Italia sta affrontando un cambiamento climatico tra i più difficili in Europa. Siccità e ondate di caldo ogni anno più soffocanti si alternano a piogge monsoniche e alluvioni imprevedibili. Il clima sta cambiando e ci sono scelte importanti da fare per salvare i diversi settori produttivi, dalle infrastrutture alla produzione di cibo per tutti. Che cosa sta facendo la scienza per cercare di arginare questo problema? Quali sono le prospettive future?

Con Ferdinando Cotugno e Sofia Pasotto Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto...
Con Ferdinando Cotugno e Sofia Pasotto
Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto serra legate all’uso di combustibili fossili, per contenerlo dobbiamo smettere di bruciarne e al tempo stesso adattarci agli effetti ormai inevitabili. Raccontare il cambiamento climatico vuol dire spiegare cause ed effetti, ma anche indicare l’obiettivo da perseguire. Si può separare il giornalismo climatico dall’attivismo? Ferdinando Cotugno, vincitore del premio “In difesa della ragione” del CICAP “per il suo lavoro costante e puntuale di cronaca e approfondimento sui temi legati alla crisi climatica e alle azioni per contrastarla”, ci racconta il suo punto di vista dialogando con Sofia Pasotto, attivista per il clima.
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Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto serra legate all’uso di combustibili fossili, per contenerlo dobbiamo smettere di bruciarne e al tempo stesso adattarci agli effetti ormai inevitabili. Raccontare il cambiamento climatico vuol dire spiegare cause ed effetti, ma anche indicare l’obiettivo da perseguire. Si può separare il giornalismo climatico dall’attivismo? Ferdinando Cotugno, vincitore del premio “In difesa della ragione” del CICAP “per il suo lavoro costante e puntuale di cronaca e approfondimento sui temi legati alla crisi climatica e alle azioni per contrastarla”, ci racconta il suo punto di vista dialogando con Sofia Pasotto, attivista per il clima.

Con Andrea Capocci, Marco Cattaneo e Roberta Villa Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che...
Con Andrea Capocci, Marco Cattaneo e Roberta Villa
Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che animano il dibattito pubblico. Il ruolo del giornalismo scientifico è sempre più importante, ma che spazio ha sui quotidiani?
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Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che animano il dibattito pubblico. Il ruolo del giornalismo scientifico è sempre più importante, ma che spazio ha sui quotidiani?

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di CNR Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo...
A cura di CNR
Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di Focus Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di...
A cura di Focus
Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.
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Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.

INCONTRO QUERY Con Paola Tellaroli e Luca Antonelli La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito...
INCONTRO QUERY
ConPaola Tellaroli e Luca Antonelli
La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito della conoscenza. Senza la statistica non avremmo i test diagnostici, il controllo della qualità dei prodotti che compriamo, i social network, la meteorologia, il mondo assicurativo e gli autobus puntuali. E grazie alla statistica possiamo ridurre le recidive dei carcerati, filtrare lo spam, intercettare frodi bancarie e principi di incendi o far riconoscere al telefono la vostra impronta digitale. Eppure ancora oggi è molto diffuso un analfabetismo statistico che limita la capacità di analizzare problemi complessi e di valutare la qualità delle informazioni che riceviamo. Una biostatistica e un matematico ci illumineranno sulle tante situazioni della vita quotidiana nelle quali comprendere la statistica può aiutarci ad avere una percezione adeguata della realtà e a prendere decisioni in caso di incertezza.
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Con
La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito della conoscenza. Senza la statistica non avremmo i test diagnostici, il controllo della qualità dei prodotti che compriamo, i social network, la meteorologia, il mondo assicurativo e gli autobus puntuali. E grazie alla statistica possiamo ridurre le recidive dei carcerati, filtrare lo spam, intercettare frodi bancarie e principi di incendi o far riconoscere al telefono la vostra impronta digitale. Eppure ancora oggi è molto diffuso un analfabetismo statistico che limita la capacità di analizzare problemi complessi e di valutare la qualità delle informazioni che riceviamo. Una biostatistica e un matematico ci illumineranno sulle tante situazioni della vita quotidiana nelle quali comprendere la statistica può aiutarci ad avere una percezione adeguata della realtà e a prendere decisioni in caso di incertezza.

INCONTRO QUERY Con Sergio Della Sala L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone...
INCONTRO QUERY
Con Sergio Della Sala
L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone meno competenti non sarebbero in grado, proprio a causa della loro incompetenza, di accorgersi che il loro ragionamento, le loro scelte e le loro conclusioni sono sbagliate. L’intervento di Sergio Della Sala, che ha condotto diversi studi sul tema, mostra che questa diffusa spiegazione psicologica è sbagliata: l’effetto Dunning-Kruger è in gran parte dovuto a un artefatto statistico e non si basa sulla capacità di valutare le proprie prestazioni.
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Con Sergio Della Sala
L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone meno competenti non sarebbero in grado, proprio a causa della loro incompetenza, di accorgersi che il loro ragionamento, le loro scelte e le loro conclusioni sono sbagliate. L’intervento di Sergio Della Sala, che ha condotto diversi studi sul tema, mostra che questa diffusa spiegazione psicologica è sbagliata: l’effetto Dunning-Kruger è in gran parte dovuto a un artefatto statistico e non si basa sulla capacità di valutare le proprie prestazioni.

Con Francesco De Ceglia C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano...
Con Francesco De Ceglia
C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel Natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. Come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. Unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d’Europa per ancora un ventennio. Fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l’astuzia. Il vampiro sarebbe, cosí, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di Dracula. Risalendo il corso del tempo, Francesco Paolo De Ceglia indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del XVIII secolo furono solo una tardiva manifestazione.
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C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel Natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. Come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. Unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d’Europa per ancora un ventennio. Fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l’astuzia. Il vampiro sarebbe, cosí, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di Dracula. Risalendo il corso del tempo, Francesco Paolo De Ceglia indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del XVIII secolo furono solo una tardiva manifestazione.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di CNR Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo...
A cura di CNR
Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

Con Alfonso Lucifredi Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di...
Con Alfonso Lucifredi
Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di tanti animali con cui condividiamo la nostra esistenza sulla terra. Paul il polpo prevedeva i risultati delle partite dei mondiali di calcio; Hachik? il cane incarnò il simbolo della fedeltà al padrone; Jumbo l'elefante era il protagonista indiscusso del circo Barnum; Keiko l'orca divenne una celebrità internazionale dopo aver recitato nel film per famiglie Free Willy. Dal racconto di queste e tante altre vicende, emerge come gli animali siano stati spesso protagonisti della storia, della società e dello spettacolo del mondo degli uomini.
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Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di tanti animali con cui condividiamo la nostra esistenza sulla terra. Paul il polpo prevedeva i risultati delle partite dei mondiali di calcio; Hachik? il cane incarnò il simbolo della fedeltà al padrone; Jumbo l'elefante era il protagonista indiscusso del circo Barnum; Keiko l'orca divenne una celebrità internazionale dopo aver recitato nel film per famiglie Free Willy. Dal racconto di queste e tante altre vicende, emerge come gli animali siano stati spesso protagonisti della storia, della società e dello spettacolo del mondo degli uomini.

Con Lorenzo Monaco Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene...
Con Lorenzo Monaco
Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene sotto osservazione le api in Italia (sia quelle da miele sia quelle selvatiche), per capire come stanno nell’ambiente che sostengono: senza di esse perderemmo infatti l'84% della flora naturale e il 76% di quella che coltiviamo In questo incontro scopriremo come le api usano i pungiglioni, perché altre hanno i pantaloni, quali sono i loro nemici e se, infine, possiamo fare qualcosa per salvare loro e noi stessi.
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Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene sotto osservazione le api in Italia (sia quelle da miele sia quelle selvatiche), per capire come stanno nell’ambiente che sostengono: senza di esse perderemmo infatti l'84% della flora naturale e il 76% di quella che coltiviamo In questo incontro scopriremo come le api usano i pungiglioni, perché altre hanno i pantaloni, quali sono i loro nemici e se, infine, possiamo fare qualcosa per salvare loro e noi stessi.

Con Massimo Polidoro Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per...
Con Massimo Polidoro
Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per diventare più consapevoli dei nostri limiti e degli errori che tutti possiamo compiere. Scopriremo come la scienza può aiutarci a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile.
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Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per diventare più consapevoli dei nostri limiti e degli errori che tutti possiamo compiere. Scopriremo come la scienza può aiutarci a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile.

Con Lorenzo Pregliasco Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo...
Con Lorenzo Pregliasco
Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro nel tempo alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca: ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso.
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Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro nel tempo alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca: ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso.

Con Simone Angioni, Ruggero Rollini e Stefano Bertacchi Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro...
Con Simone Angioni, Ruggero Rollini e Stefano Bertacchi
Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro futuro. Ma spesso anche su questo argomento apparentemente così noto bisogna partire con uno sguardo scientifico sfatando alcuni miti e luoghi comuni.
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Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro futuro. Ma spesso anche su questo argomento apparentemente così noto bisogna partire con uno sguardo scientifico sfatando alcuni miti e luoghi comuni.

Con Guido Barbujani Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche...
Con Guido Barbujani
Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche – come la statura, i lineamenti, il colore della pelle – ed esistono differenze culturali tra gruppi di popolazione, ma anche queste non sono affatto stabili e in ogni caso non giustificano in alcun modo la pretesa che alcuni siano superiori ad altri, o da difendere rispetto a fantomatici tentativi di sostituzione. Teorie farneticanti come la sostituzione etnica o il genocidio bianco, cavalcate da una parte politica, devono farci fermare un momento a ragionare chiedersi, per esempio, se l’umanità tenda a star ferma o a migrare. Ma anche cosa significhi essere italiani o europei; e quanto siano geneticamente puri i popoli – o, se vogliamo, le nazioni – che si vorrebbero proteggere.
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Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche – come la statura, i lineamenti, il colore della pelle – ed esistono differenze culturali tra gruppi di popolazione, ma anche queste non sono affatto stabili e in ogni caso non giustificano in alcun modo la pretesa che alcuni siano superiori ad altri, o da difendere rispetto a fantomatici tentativi di sostituzione. Teorie farneticanti come la sostituzione etnica o il genocidio bianco, cavalcate da una parte politica, devono farci fermare un momento a ragionare chiedersi, per esempio, se l’umanità tenda a star ferma o a migrare. Ma anche cosa significhi essere italiani o europei; e quanto siano geneticamente puri i popoli – o, se vogliamo, le nazioni – che si vorrebbero proteggere.

In collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di...
In collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo
Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di “lunga malattia” o “male incurabile”, con una narrazione incentrata sulla metafora bellica, con il paziente-guerriero che cerca di vincere la sua battaglia contro la malattia. Negli ultimi tempi però stanno emergendo nuovi approcci al racconto della malattia, grazie anche a pazienti oncologici mediaticamente esposti che portano all’attenzione dell’opinione pubblica l’esigenza, almeno personale, di parlare di cancro in altri termini e con altre prospettive. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro vi invita a un talk per riflettere sulla narrazione e i linguaggi del cancro, con l’obiettivo non tanto di avere risposte definitive su come sia giusto o sbagliato parlare della malattia, ma per ragionare assieme della responsabilità delle parole e per approfondire il racconto del cancro nelle sue molteplici dimensioni: da quella personale del singolo paziente a quella collettiva delle persone malate di cancro e dei loro famigliari, fino a una prospettiva storica e sociale.
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Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo
Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di “lunga malattia” o “male incurabile”, con una narrazione incentrata sulla metafora bellica, con il paziente-guerriero che cerca di vincere la sua battaglia contro la malattia. Negli ultimi tempi però stanno emergendo nuovi approcci al racconto della malattia, grazie anche a pazienti oncologici mediaticamente esposti che portano all’attenzione dell’opinione pubblica l’esigenza, almeno personale, di parlare di cancro in altri termini e con altre prospettive. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro vi invita a un talk per riflettere sulla narrazione e i linguaggi del cancro, con l’obiettivo non tanto di avere risposte definitive su come sia giusto o sbagliato parlare della malattia, ma per ragionare assieme della responsabilità delle parole e per approfondire il racconto del cancro nelle sue molteplici dimensioni: da quella personale del singolo paziente a quella collettiva delle persone malate di cancro e dei loro famigliari, fino a una prospettiva storica e sociale.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Con Roberta Fulci Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di...
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.
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Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Alessandro Vitale Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute?...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.
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Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.

Con Marco Bellano , Igor Imhoff e Alessia Lorenzi Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro...
Con Marco Bellano , Igor Imhoff e Alessia Lorenzi
Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro aspetto. Come mai? In gran parte, il merito va all’animazione. Con simulazioni e modelli animati, la divulgazione scientifica continua a rivelarci entità a noi “invisibili”, perché troppo grandi, piccole o lontane nel tempo e nello spazio. Siamo proprio sicuri, tuttavia, che quelle animazioni corrispondano alla realtà? Stiamo capendo bene quel che ci sta dicendo il grande spettacolo della divulgazione animata? Per trovare delle risposte, ecco il progetto FICTA SciO, che in latino significa “conosco cose fittizie”, ma fa anche da abbreviazione per “Figuring the Invisible. Conventions and Tactics in Animation for Science Outreach” (“Raffigurare l’invisibile. Convenzioni e tattiche dell’animazione per la divulgazione scientifica”). La European Commission ha premiato con una Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship questo progetto di ricerca, ideato da Marco Bellano, docente di History of Animation presso il Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova. Nell’incontro “Animare l’invisibile”, gli obiettivi della ricerca verranno messi a confronto con film e video realizzati da due professionisti dell’animazione digitale, da tempo impegnati a far dialogare la loro poetica con la conoscenza scientifica. Sarà allora ospite del CICAP Fest Igor Imhoff (http://www.igorimhoff.eu), artista sperimentale e docente presso le Accademie delle Belle Arti di Venezia e Urbino, premiato a livello internazionale e recentemente invitato presso l’Italian Animation Film Festival di Melbourne. I suoi film, video e installazioni si basano spesso sul dialogo tra immaginazione e dato scientifico, come nei film Planets (2012) e il video Il primo cinema della storia (2018). Alessia Lorenzi (https://www.alessialorenzi.it), invece, è artista digitale e interaction designer, borsista presso l’INFN – istituto Nazionale di Fisica Nucleare e specialista nella visualizzazione animata al servizio della scienza.
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Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro aspetto. Come mai? In gran parte, il merito va all’animazione. Con simulazioni e modelli animati, la divulgazione scientifica continua a rivelarci entità a noi “invisibili”, perché troppo grandi, piccole o lontane nel tempo e nello spazio. Siamo proprio sicuri, tuttavia, che quelle animazioni corrispondano alla realtà? Stiamo capendo bene quel che ci sta dicendo il grande spettacolo della divulgazione animata? Per trovare delle risposte, ecco il progetto FICTA SciO, che in latino significa “conosco cose fittizie”, ma fa anche da abbreviazione per “Figuring the Invisible. Conventions and Tactics in Animation for Science Outreach” (“Raffigurare l’invisibile. Convenzioni e tattiche dell’animazione per la divulgazione scientifica”). La European Commission ha premiato con una Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship questo progetto di ricerca, ideato da Marco Bellano, docente di History of Animation presso il Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova. Nell’incontro “Animare l’invisibile”, gli obiettivi della ricerca verranno messi a confronto con film e video realizzati da due professionisti dell’animazione digitale, da tempo impegnati a far dialogare la loro poetica con la conoscenza scientifica. Sarà allora ospite del CICAP Fest Igor Imhoff (http://www.igorimhoff.eu), artista sperimentale e docente presso le Accademie delle Belle Arti di Venezia e Urbino, premiato a livello internazionale e recentemente invitato presso l’Italian Animation Film Festival di Melbourne. I suoi film, video e installazioni si basano spesso sul dialogo tra immaginazione e dato scientifico, come nei film Planets (2012) e il video Il primo cinema della storia (2018). Alessia Lorenzi (https://www.alessialorenzi.it), invece, è artista digitale e interaction designer, borsista presso l’INFN – istituto Nazionale di Fisica Nucleare e specialista nella visualizzazione animata al servizio della scienza.

Con Francesco Lancia e ospiti Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi?...
Con Francesco Lancia e ospiti
Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi? Scoprilo con questo gioco di ruolo durante il quale un pugno di ricercatori e ricercatrici del 2023, guidati da Francesco Lancia, si troveranno alle prese con sfide di altri tempi. Riusciranno ad aiutare il genio toscano senza finire nei guai?
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Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi? Scoprilo con questo gioco di ruolo durante il quale un pugno di ricercatori e ricercatrici del 2023, guidati da Francesco Lancia, si troveranno alle prese con sfide di altri tempi. Riusciranno ad aiutare il genio toscano senza finire nei guai?

Con Nico Pitrelli Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni...
Con Nico Pitrelli
Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni sociali e politiche connesse a dimensioni scientifico-tecnologiche. I decisori politici non possono fare a meno del sapere specialistico, ma la scienza a disposizione è spesso per sua natura incompleta e multidisciplinare. Come può una democrazia conciliare l'urgenza delle decisioni da prendere con l'incertezza della conoscenza? Come possiamo restare aperti a diverse prospettive senza legittimare posizioni antiscientifiche da un lato e senza rischiare derive tecnocratiche dall'altro? Che diritti hanno i cittadini non-esperti rispetto alla conoscenza? Una strategia possibile è un'educazione civica alla scienza basata su un nuovo approccio al rapporto fra il sapere scientifico e le regole per la convivenza. Il manifesto delineato da Nico Pitrelli e Mariachiara Tallacchini propone una democratizzazione della conoscenza, che tenga conto di ruoli, diritti e responsabilità dei cittadini, di chi fa ricerca e di chi prende decisioni. Perché la democrazia, oggi, è soprattutto un problema di conoscenza.
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Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni sociali e politiche connesse a dimensioni scientifico-tecnologiche. I decisori politici non possono fare a meno del sapere specialistico, ma la scienza a disposizione è spesso per sua natura incompleta e multidisciplinare. Come può una democrazia conciliare l'urgenza delle decisioni da prendere con l'incertezza della conoscenza? Come possiamo restare aperti a diverse prospettive senza legittimare posizioni antiscientifiche da un lato e senza rischiare derive tecnocratiche dall'altro? Che diritti hanno i cittadini non-esperti rispetto alla conoscenza? Una strategia possibile è un'educazione civica alla scienza basata su un nuovo approccio al rapporto fra il sapere scientifico e le regole per la convivenza. Il manifesto delineato da Nico Pitrelli e Mariachiara Tallacchini propone una democratizzazione della conoscenza, che tenga conto di ruoli, diritti e responsabilità dei cittadini, di chi fa ricerca e di chi prende decisioni. Perché la democrazia, oggi, è soprattutto un problema di conoscenza.

Con Alessio Perniola Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso...
Con Alessio Perniola
Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.
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Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.

A cura di COELUM ASTRONOMIA Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i...
A cura di COELUM ASTRONOMIA
Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i festeggiamenti per i 25 anni di pubblicazione di Coelum Astronomia.
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Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i festeggiamenti per i 25 anni di pubblicazione di Coelum Astronomia.
Con Marco Malvaldi In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva: “Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi,...
Con Marco Malvaldi
In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva:
“Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi, Isaiah Berlin aveva definito The Age of Reason. Finite le tenebre medievali, iniziato il pensiero critico della rinascenza e lo stesso pensiero scientifico, si ritiene che viviamo oggi in una età dominata dalla scienza. A dire il vero, questa visione di un predominare ormai assoluto della mentalità scientifica, che veniva annunciata sia ingenuamente nell’Inno a Satana di Carducci che più criticamente nel Manifesto comunista del 1848, è più sostenuta dai reazionari, dagli spiritualisti, dai laudatores temporis acti che non dagli scienziati.” Nell'anno del centenario di Italo Calvino, uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, il cui lavoro ha spaziato tra la fantasia letteraria e la profondità del pensiero scientifico, scopriremo insieme all’autore e chimico Marco Malvaldi, come il mondo della creatività letteraria e quello del progresso scientifico, spesso ed erroneamente considerati distanti, siano intrinsicamente connessi nella loro esplorazione del mondo e della condizione umana e come questa relazione sia evoluta nel tempo.
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In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva:
“Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi, Isaiah Berlin aveva definito The Age of Reason. Finite le tenebre medievali, iniziato il pensiero critico della rinascenza e lo stesso pensiero scientifico, si ritiene che viviamo oggi in una età dominata dalla scienza. A dire il vero, questa visione di un predominare ormai assoluto della mentalità scientifica, che veniva annunciata sia ingenuamente nell’Inno a Satana di Carducci che più criticamente nel Manifesto comunista del 1848, è più sostenuta dai reazionari, dagli spiritualisti, dai laudatores temporis acti che non dagli scienziati.” Nell'anno del centenario di Italo Calvino, uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, il cui lavoro ha spaziato tra la fantasia letteraria e la profondità del pensiero scientifico, scopriremo insieme all’autore e chimico Marco Malvaldi, come il mondo della creatività letteraria e quello del progresso scientifico, spesso ed erroneamente considerati distanti, siano intrinsicamente connessi nella loro esplorazione del mondo e della condizione umana e come questa relazione sia evoluta nel tempo.

Con Roberto Paura È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo...
Con Roberto Paura
È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, fin dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti non solo con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi. Roberto Paura racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma il suo libro fa anche un passo ulteriore: propone un approccio in cui questi strumenti vengono usati per immaginare nuovi futuri possibili. Un manifesto che ci invita a “occupare il futuro”, per recuperare così una capacità di aspirare a un domani radicalmente diverso dal presente, mettendo i nuovi strumenti dell’anticipazione al servizio di modi nuovi di pensare i futuri possibili, in cui speranze, sogni e utopie dell’umanità possano tradursi in realtà.
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È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, fin dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti non solo con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi. Roberto Paura racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma il suo libro fa anche un passo ulteriore: propone un approccio in cui questi strumenti vengono usati per immaginare nuovi futuri possibili. Un manifesto che ci invita a “occupare il futuro”, per recuperare così una capacità di aspirare a un domani radicalmente diverso dal presente, mettendo i nuovi strumenti dell’anticipazione al servizio di modi nuovi di pensare i futuri possibili, in cui speranze, sogni e utopie dell’umanità possano tradursi in realtà.

Con Paolo Attivissimo Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata....
Con Paolo Attivissimo
Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata. Tanti i dubbi anche riguardanti le missioni Apollo, che portarono l’uomo sulla Luna negli anni successivi. Perché molte persone sono convinte che la NASA e il governo americano nascondano gli extraterrestri? Perché nonostante le evidenze e le documentazioni ancora oggi c'è chi crede che gli sbarchi sulla Luna non siano mai avvenuti? Perché in fondo l'essere umano è così continuamente ossessionato dai complotti e dalle cospirazioni?
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Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata. Tanti i dubbi anche riguardanti le missioni Apollo, che portarono l’uomo sulla Luna negli anni successivi. Perché molte persone sono convinte che la NASA e il governo americano nascondano gli extraterrestri? Perché nonostante le evidenze e le documentazioni ancora oggi c'è chi crede che gli sbarchi sulla Luna non siano mai avvenuti? Perché in fondo l'essere umano è così continuamente ossessionato dai complotti e dalle cospirazioni?

Con Tito Faraci e Dario Bressanini Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello...
Con Tito Faraci e Dario Bressanini
Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello storico primo numero del 1961? Uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti italiano e un divulgatore scientifico da sempre appassionato di fumetti risponderanno a questa e molte altre domande mostrando come la letteratura popolare illustrata, i fumetti, e la scienza abbiano un rapporto molto stretto che dura da decenni.
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Che cos’hanno in comune gli apparecchi che Diabolik usa per scappare da Ginko, la bomba atomica, lo Sputnik e il razzo usato dai Fantastici Quattro nello storico primo numero del 1961? Uno dei più importanti sceneggiatori di fumetti italiano e un divulgatore scientifico da sempre appassionato di fumetti risponderanno a questa e molte altre domande mostrando come la letteratura popolare illustrata, i fumetti, e la scienza abbiano un rapporto molto stretto che dura da decenni.

Con Federico Taddia A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce...
Con Federico Taddia
A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce attraverso una storia nata in via delle Cento stelle.
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A dieci anni dalla sua scomparsa, Federico Taddia racconta in dieci immagini la vita rigorosa e spettinata di Margherita Hack: un viaggio tra gatti, biciclette e parolacce attraverso una storia nata in via delle Cento stelle.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

A cura di CNR Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo...
A cura di CNR
Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di Focus Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di...
A cura di Focus
Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.
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Con Gian Mattia Bazzoli e Gianluca Ranzini
Una lettura critica delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso insieme ai giornalisti di Focus: il modo migliore per iniziare la giornata del CICAP Fest.

Con Massimo Polidoro Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per...
Con Massimo Polidoro
Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per diventare più consapevoli dei nostri limiti e degli errori che tutti possiamo compiere. Scopriremo come la scienza può aiutarci a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile.
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Un viaggio per scoprire come valutare l’attendibilità e la veridicità delle notizie più incredibili, per imparare a ragionare come scienziati, per diventare più consapevoli dei nostri limiti e degli errori che tutti possiamo compiere. Scopriremo come la scienza può aiutarci a cambiare idea di fronte a evidenze solide che ci contraddicono e a trattare con chi non vuol dare retta alla ragione. Ma, soprattutto, impareremo a coltivare l’unico vero antidoto contro il pregiudizio e la superstizione: una curiosità inesauribile.

A cura di COELUM ASTRONOMIA Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i...
A cura di COELUM ASTRONOMIA
Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i festeggiamenti per i 25 anni di pubblicazione di Coelum Astronomia.
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Ragionamenti sulla filosofia della scienza "Quali domande ha senso porsi?", dibattito a più voci sui futuri sviluppi della ricerca scientifica. A seguire i festeggiamenti per i 25 anni di pubblicazione di Coelum Astronomia.

Con Nicolò Bagnasco e Vittorio Baraldi L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si...
Con Nicolò Bagnasco e Vittorio Baraldi
L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si può tradurre questa complessità in un racconto che ne metta in luce le opportunità e le problematiche tecnologiche, le implicazioni etiche, politiche e sociali e le conseguenze per il nostro pianeta?
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L'era dell’esplorazione spaziale in cui viviamo è caratterizzata da complesse e intricate sfide in costante evoluzione. Come si può tradurre questa complessità in un racconto che ne metta in luce le opportunità e le problematiche tecnologiche, le implicazioni etiche, politiche e sociali e le conseguenze per il nostro pianeta?

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Con Alessandro Vitale Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute?...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.
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Con Alessandro Vitale
Quanto conosci l’inquinamento dell’aria? Sapresti riconoscere le situazioni più a rischio per la tua salute? Smogville – Fino all’ultimo respiro è una nuova avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Un webgame digitale, dove gli studenti saranno protagonisti attraverso le proprie scelte. La storia si muove all’interno di una metropoli del futuro, Smogville: le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno della città.

Con Federico Cabitza Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più...
Con Federico Cabitza
Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più favorevole e adatto alle nostre esigenze. Esse sono comunque programmate da qualcuno o inserite da qualcuno in un contesto sociale e lavorativo e in un ambiente con determinate finalità. Il valore delle azioni e delle conseguenze che le macchine rendono possibili e che compiono aprono il dibattito riguardo al tema etico relativo all’intelligenza artificiale.
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Le macchine digitali sono semplicemente estensioni della nostra capacità di agire, di trasformare e governare l’ambiente che ci circonda per renderlo più favorevole e adatto alle nostre esigenze. Esse sono comunque programmate da qualcuno o inserite da qualcuno in un contesto sociale e lavorativo e in un ambiente con determinate finalità. Il valore delle azioni e delle conseguenze che le macchine rendono possibili e che compiono aprono il dibattito riguardo al tema etico relativo all’intelligenza artificiale.

INCONTRO QUERY Con Paola Tellaroli e Luca Antonelli La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito...
INCONTRO QUERY
ConPaola Tellaroli e Luca Antonelli
La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito della conoscenza. Senza la statistica non avremmo i test diagnostici, il controllo della qualità dei prodotti che compriamo, i social network, la meteorologia, il mondo assicurativo e gli autobus puntuali. E grazie alla statistica possiamo ridurre le recidive dei carcerati, filtrare lo spam, intercettare frodi bancarie e principi di incendi o far riconoscere al telefono la vostra impronta digitale. Eppure ancora oggi è molto diffuso un analfabetismo statistico che limita la capacità di analizzare problemi complessi e di valutare la qualità delle informazioni che riceviamo. Una biostatistica e un matematico ci illumineranno sulle tante situazioni della vita quotidiana nelle quali comprendere la statistica può aiutarci ad avere una percezione adeguata della realtà e a prendere decisioni in caso di incertezza.
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Con
La statistica è «la grammatica della scienza», ha scritto Karl Pearson, in quanto può essere applicata ad ogni ambito della conoscenza. Senza la statistica non avremmo i test diagnostici, il controllo della qualità dei prodotti che compriamo, i social network, la meteorologia, il mondo assicurativo e gli autobus puntuali. E grazie alla statistica possiamo ridurre le recidive dei carcerati, filtrare lo spam, intercettare frodi bancarie e principi di incendi o far riconoscere al telefono la vostra impronta digitale. Eppure ancora oggi è molto diffuso un analfabetismo statistico che limita la capacità di analizzare problemi complessi e di valutare la qualità delle informazioni che riceviamo. Una biostatistica e un matematico ci illumineranno sulle tante situazioni della vita quotidiana nelle quali comprendere la statistica può aiutarci ad avere una percezione adeguata della realtà e a prendere decisioni in caso di incertezza.

Con Lorenzo Pregliasco Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo...
Con Lorenzo Pregliasco
Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro nel tempo alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca: ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso.
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Il paese che siamo: parlare del futuro dell’Italia attraverso la riscoperta delle affinità con le grandi trasformazioni della politica del passato. In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro nel tempo alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca: ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Con Roberta Fulci Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di...
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.
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Con Roberta Fulci
Come si spiega il dolore fisico a chi non l’ha mai provato? Si può misurare? La nostra idea di dolore cambia con l’esperienza, l’ambiente e la cultura? Soprattutto, che cosa chiamiamo dolore? Roberta Fulci si avventura in un’indagine che la porta a ripercorrere storie incredibili e a dialogare con i protagonisti della ricerca sul dolore, mettendo insieme discipline diverse con una scrittura coinvolgente che mette da parte ogni accademicità. Restituendo così un quadro ricco e sorprendente di un tema tanto complesso quanto universale nelle nostre vite.

Con Alessio Perniola Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso...
Con Alessio Perniola
Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.
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Protagonista sarà la scienza in questo vero e proprio spettacolo di magia con tanto di trucchi da far vivere e provare agli spettatori. Tanti fenomeni naturali spesso confusi con magie verranno svelati attraverso le meraviglie della fisica, della chimica e della matematica. Numeri come il palloncino che non scoppia, l’acqua che non cade, gli anelli concatenati, le sfere volanti e tanti altri, permetteranno all’animatore scientifico di parlare di numerosi fenomeni scientifici e svelare come sia la scienza ad avere risvolti prodigiosi e sorprendenti. La scienza affascinerà e incanterà grandi e piccini rubando la scena alla magia.

A cura del Planetario di Padova Con Luca Nobili Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze...
A cura del Planetario di Padova
Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate. Adatto a tutti.
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Con Luca Nobili
Prima assoluta del nuovo live show prodotto dal Planetario d Padova con il nuovo software Dark Matter. Andremo alla scoperta delle reali distanze nell'Universo, partendo dalla Terra, passando per la Stazione Spaziale, la Luna, sino ad arrivare alle galassie più lontane sinora individuate. Adatto a tutti.

Con Serena Giacomin Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra...
Con Serena Giacomin
Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra capacità di adattamento e qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione per contrastarla rischia di compromettere il futuro dell’umanità. Siamo tutti esposti, in modo diretto e indiretto, e i segnali che ci arrivano sono sempre più numerosi e in linea con le previsioni degli scienziati. La crisi climatica non è solo una crisi ambientale, ma a tutti gli effetti una crisi di sistema, che va affrontata attraverso un dialogo costante tra scienze climatiche, tecnologia, economia e scienze sociali, nonché una partecipazione attiva della società a tutti i livelli.
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Secondo il sesto rapporto dell’IPCC, il gruppo intergovernativo dell’ONU sui cambiamenti climatici, la crisi climatica è più veloce della nostra capacità di adattamento e qualsiasi ulteriore ritardo nell’azione per contrastarla rischia di compromettere il futuro dell’umanità. Siamo tutti esposti, in modo diretto e indiretto, e i segnali che ci arrivano sono sempre più numerosi e in linea con le previsioni degli scienziati. La crisi climatica non è solo una crisi ambientale, ma a tutti gli effetti una crisi di sistema, che va affrontata attraverso un dialogo costante tra scienze climatiche, tecnologia, economia e scienze sociali, nonché una partecipazione attiva della società a tutti i livelli.

Con Elena Canadelli,Nicolò Bagnasco, Renato Bruni e Linda Raimondo I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare...
Con Elena Canadelli ,Nicolò Bagnasco , Renato Bruni e Linda Raimondo
I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare interesse e ampliare i propri orizzonti. Sono fondamentali non solo per trasmettere la storia della scienza ma anche per plasmare l’immaginario collettivo ad essa legato.
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I musei scientifici sono una delle vie di accesso alle meraviglie della scienza. Hanno un ruolo cruciale nel suscitare interesse e ampliare i propri orizzonti. Sono fondamentali non solo per trasmettere la storia della scienza ma anche per plasmare l’immaginario collettivo ad essa legato.

Con Marco Bellano , Igor Imhoff e Alessia Lorenzi Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro...
Con Marco Bellano , Igor Imhoff e Alessia Lorenzi
Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro aspetto. Come mai? In gran parte, il merito va all’animazione. Con simulazioni e modelli animati, la divulgazione scientifica continua a rivelarci entità a noi “invisibili”, perché troppo grandi, piccole o lontane nel tempo e nello spazio. Siamo proprio sicuri, tuttavia, che quelle animazioni corrispondano alla realtà? Stiamo capendo bene quel che ci sta dicendo il grande spettacolo della divulgazione animata? Per trovare delle risposte, ecco il progetto FICTA SciO, che in latino significa “conosco cose fittizie”, ma fa anche da abbreviazione per “Figuring the Invisible. Conventions and Tactics in Animation for Science Outreach” (“Raffigurare l’invisibile. Convenzioni e tattiche dell’animazione per la divulgazione scientifica”). La European Commission ha premiato con una Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship questo progetto di ricerca, ideato da Marco Bellano, docente di History of Animation presso il Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova. Nell’incontro “Animare l’invisibile”, gli obiettivi della ricerca verranno messi a confronto con film e video realizzati da due professionisti dell’animazione digitale, da tempo impegnati a far dialogare la loro poetica con la conoscenza scientifica. Sarà allora ospite del CICAP Fest Igor Imhoff (http://www.igorimhoff.eu), artista sperimentale e docente presso le Accademie delle Belle Arti di Venezia e Urbino, premiato a livello internazionale e recentemente invitato presso l’Italian Animation Film Festival di Melbourne. I suoi film, video e installazioni si basano spesso sul dialogo tra immaginazione e dato scientifico, come nei film Planets (2012) e il video Il primo cinema della storia (2018). Alessia Lorenzi (https://www.alessialorenzi.it), invece, è artista digitale e interaction designer, borsista presso l’INFN – istituto Nazionale di Fisica Nucleare e specialista nella visualizzazione animata al servizio della scienza.
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Buchi neri, quark, dinosauri: nessuno li ha mai visti, eppure tutti, più o meno, abbiamo un’idea abbastanza precisa del loro aspetto. Come mai? In gran parte, il merito va all’animazione. Con simulazioni e modelli animati, la divulgazione scientifica continua a rivelarci entità a noi “invisibili”, perché troppo grandi, piccole o lontane nel tempo e nello spazio. Siamo proprio sicuri, tuttavia, che quelle animazioni corrispondano alla realtà? Stiamo capendo bene quel che ci sta dicendo il grande spettacolo della divulgazione animata? Per trovare delle risposte, ecco il progetto FICTA SciO, che in latino significa “conosco cose fittizie”, ma fa anche da abbreviazione per “Figuring the Invisible. Conventions and Tactics in Animation for Science Outreach” (“Raffigurare l’invisibile. Convenzioni e tattiche dell’animazione per la divulgazione scientifica”). La European Commission ha premiato con una Marie Skłodowska-Curie Global Fellowship questo progetto di ricerca, ideato da Marco Bellano, docente di History of Animation presso il Dipartimento dei Beni Culturali - Università degli Studi di Padova. Nell’incontro “Animare l’invisibile”, gli obiettivi della ricerca verranno messi a confronto con film e video realizzati da due professionisti dell’animazione digitale, da tempo impegnati a far dialogare la loro poetica con la conoscenza scientifica. Sarà allora ospite del CICAP Fest Igor Imhoff (http://www.igorimhoff.eu), artista sperimentale e docente presso le Accademie delle Belle Arti di Venezia e Urbino, premiato a livello internazionale e recentemente invitato presso l’Italian Animation Film Festival di Melbourne. I suoi film, video e installazioni si basano spesso sul dialogo tra immaginazione e dato scientifico, come nei film Planets (2012) e il video Il primo cinema della storia (2018). Alessia Lorenzi (https://www.alessialorenzi.it), invece, è artista digitale e interaction designer, borsista presso l’INFN – istituto Nazionale di Fisica Nucleare e specialista nella visualizzazione animata al servizio della scienza.

In collaborazione con Coop Alleanza 3.0 Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli, Antonio Dall'Amore e Chiara Faenza Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la...
In collaborazione con Coop Alleanza 3.0
Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli,Antonio Dall'Amore e Chiara Faenza
Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la norma, un carro armato è spuntato dalle secche del Po. Poco più di un anno dopo, i fiumi della Romagna hanno rotto gli argini sommergendo case, aziende e coltivazioni. L'Italia sta affrontando un cambiamento climatico tra i più difficili in Europa. Siccità e ondate di caldo ogni anno più soffocanti si alternano a piogge monsoniche e alluvioni imprevedibili. Il clima sta cambiando e ci sono scelte importanti da fare per salvare i diversi settori produttivi, dalle infrastrutture alla produzione di cibo per tutti. Che cosa sta facendo la scienza per cercare di arginare questo problema? Quali sono le prospettive future?
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Con Giulio Boccaletti, Luigi Cattivelli,
Nel marzo del 2022, dopo mesi di temperature elevate e precipitazioni sotto la norma, un carro armato è spuntato dalle secche del Po. Poco più di un anno dopo, i fiumi della Romagna hanno rotto gli argini sommergendo case, aziende e coltivazioni. L'Italia sta affrontando un cambiamento climatico tra i più difficili in Europa. Siccità e ondate di caldo ogni anno più soffocanti si alternano a piogge monsoniche e alluvioni imprevedibili. Il clima sta cambiando e ci sono scelte importanti da fare per salvare i diversi settori produttivi, dalle infrastrutture alla produzione di cibo per tutti. Che cosa sta facendo la scienza per cercare di arginare questo problema? Quali sono le prospettive future?

INCONTRO QUERY Con Sergio Della Sala L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone...
INCONTRO QUERY
Con Sergio Della Sala
L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone meno competenti non sarebbero in grado, proprio a causa della loro incompetenza, di accorgersi che il loro ragionamento, le loro scelte e le loro conclusioni sono sbagliate. L’intervento di Sergio Della Sala, che ha condotto diversi studi sul tema, mostra che questa diffusa spiegazione psicologica è sbagliata: l’effetto Dunning-Kruger è in gran parte dovuto a un artefatto statistico e non si basa sulla capacità di valutare le proprie prestazioni.
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Con Sergio Della Sala
L’effetto Dunning-Kruger viene tipicamente presentato dicendo che “il somaro non sa di essere un somaro”. Si vuole così sostenere che le persone meno competenti non sarebbero in grado, proprio a causa della loro incompetenza, di accorgersi che il loro ragionamento, le loro scelte e le loro conclusioni sono sbagliate. L’intervento di Sergio Della Sala, che ha condotto diversi studi sul tema, mostra che questa diffusa spiegazione psicologica è sbagliata: l’effetto Dunning-Kruger è in gran parte dovuto a un artefatto statistico e non si basa sulla capacità di valutare le proprie prestazioni.

Con Simone Angioni, Ruggero Rollini e Stefano Bertacchi Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro...
Con Simone Angioni, Ruggero Rollini e Stefano Bertacchi
Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro futuro. Ma spesso anche su questo argomento apparentemente così noto bisogna partire con uno sguardo scientifico sfatando alcuni miti e luoghi comuni.
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Plastiche e polimeri: "oggetti misteriosi" che affollano (spesso in modo ingombrante) in modo onnipresente le nostre vite e il nostro futuro. Ma spesso anche su questo argomento apparentemente così noto bisogna partire con uno sguardo scientifico sfatando alcuni miti e luoghi comuni.
Con Marco Malvaldi In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva: “Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi,...
Con Marco Malvaldi
In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva:
“Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi, Isaiah Berlin aveva definito The Age of Reason. Finite le tenebre medievali, iniziato il pensiero critico della rinascenza e lo stesso pensiero scientifico, si ritiene che viviamo oggi in una età dominata dalla scienza. A dire il vero, questa visione di un predominare ormai assoluto della mentalità scientifica, che veniva annunciata sia ingenuamente nell’Inno a Satana di Carducci che più criticamente nel Manifesto comunista del 1848, è più sostenuta dai reazionari, dagli spiritualisti, dai laudatores temporis acti che non dagli scienziati.” Nell'anno del centenario di Italo Calvino, uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, il cui lavoro ha spaziato tra la fantasia letteraria e la profondità del pensiero scientifico, scopriremo insieme all’autore e chimico Marco Malvaldi, come il mondo della creatività letteraria e quello del progresso scientifico, spesso ed erroneamente considerati distanti, siano intrinsicamente connessi nella loro esplorazione del mondo e della condizione umana e come questa relazione sia evoluta nel tempo.
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In un un articolo del 2002, intitolato "Il mago e lo scienziato", il semiologo Umberto Eco scriveva:
“Noi crediamo di vivere in quella che, individuandola ai suoi primordi, Isaiah Berlin aveva definito The Age of Reason. Finite le tenebre medievali, iniziato il pensiero critico della rinascenza e lo stesso pensiero scientifico, si ritiene che viviamo oggi in una età dominata dalla scienza. A dire il vero, questa visione di un predominare ormai assoluto della mentalità scientifica, che veniva annunciata sia ingenuamente nell’Inno a Satana di Carducci che più criticamente nel Manifesto comunista del 1848, è più sostenuta dai reazionari, dagli spiritualisti, dai laudatores temporis acti che non dagli scienziati.” Nell'anno del centenario di Italo Calvino, uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, il cui lavoro ha spaziato tra la fantasia letteraria e la profondità del pensiero scientifico, scopriremo insieme all’autore e chimico Marco Malvaldi, come il mondo della creatività letteraria e quello del progresso scientifico, spesso ed erroneamente considerati distanti, siano intrinsicamente connessi nella loro esplorazione del mondo e della condizione umana e come questa relazione sia evoluta nel tempo.

Con Ferdinando Cotugno e Sofia Pasotto Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto...
Con Ferdinando Cotugno e Sofia Pasotto
Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto serra legate all’uso di combustibili fossili, per contenerlo dobbiamo smettere di bruciarne e al tempo stesso adattarci agli effetti ormai inevitabili. Raccontare il cambiamento climatico vuol dire spiegare cause ed effetti, ma anche indicare l’obiettivo da perseguire. Si può separare il giornalismo climatico dall’attivismo? Ferdinando Cotugno, vincitore del premio “In difesa della ragione” del CICAP “per il suo lavoro costante e puntuale di cronaca e approfondimento sui temi legati alla crisi climatica e alle azioni per contrastarla”, ci racconta il suo punto di vista dialogando con Sofia Pasotto, attivista per il clima.
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Parlare di clima significa prendere posizione. Il consenso scientifico è chiaro: il cambiamento climatico è dovuto alle emissioni di gas a effetto serra legate all’uso di combustibili fossili, per contenerlo dobbiamo smettere di bruciarne e al tempo stesso adattarci agli effetti ormai inevitabili. Raccontare il cambiamento climatico vuol dire spiegare cause ed effetti, ma anche indicare l’obiettivo da perseguire. Si può separare il giornalismo climatico dall’attivismo? Ferdinando Cotugno, vincitore del premio “In difesa della ragione” del CICAP “per il suo lavoro costante e puntuale di cronaca e approfondimento sui temi legati alla crisi climatica e alle azioni per contrastarla”, ci racconta il suo punto di vista dialogando con Sofia Pasotto, attivista per il clima.

Con Francesco De Ceglia C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano...
Con Francesco De Ceglia
C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel Natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. Come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. Unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d’Europa per ancora un ventennio. Fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l’astuzia. Il vampiro sarebbe, cosí, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di Dracula. Risalendo il corso del tempo, Francesco Paolo De Ceglia indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del XVIII secolo furono solo una tardiva manifestazione.
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C’è stato un tempo in cui i vampiri popolavano l’Europa centrorientale ed erano pronti a invadere il resto del continente. Così, almeno, dichiaravano i giornali, per i quali nel Natale del 1731 i morti sarebbero risorti e avrebbero deciso di muovere guerra ai vivi. Come un fulmine, la paura si diffuse in ogni dove, moltiplicando le testimonianze di aggressioni perpetrate da cadaveri animati, che venivano poi scoperti indecomposti nelle tombe. Unica soluzione era allora trafiggerne il cuore, tagliarne la testa e affidarne i resti a roghi purificatori, i quali avrebbero rischiarato le angosciose notti invernali d’Europa per ancora un ventennio. Fino alla primavera del 1755, quando, piuttosto che con la forza, quei personaggi infernali sarebbero stati sconfitti con l’astuzia. Il vampiro sarebbe, cosí, entrato nel mito letterario, che dopo quasi un secolo e mezzo di incubazione, avrebbe dato forma alla figura di Dracula. Risalendo il corso del tempo, Francesco Paolo De Ceglia indaga le origini europee della credenza nei vampiri, della quale gli eventi del XVIII secolo furono solo una tardiva manifestazione.

Con Guido Barbujani Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche...
Con Guido Barbujani
Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche – come la statura, i lineamenti, il colore della pelle – ed esistono differenze culturali tra gruppi di popolazione, ma anche queste non sono affatto stabili e in ogni caso non giustificano in alcun modo la pretesa che alcuni siano superiori ad altri, o da difendere rispetto a fantomatici tentativi di sostituzione. Teorie farneticanti come la sostituzione etnica o il genocidio bianco, cavalcate da una parte politica, devono farci fermare un momento a ragionare chiedersi, per esempio, se l’umanità tenda a star ferma o a migrare. Ma anche cosa significhi essere italiani o europei; e quanto siano geneticamente puri i popoli – o, se vogliamo, le nazioni – che si vorrebbero proteggere.
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Le razze umane non esistono. La scienza da tempo ha concluso che il concetto di razza dal punto di vista biologico non ha senso per la nostra specie. Esistono differenze fisiche – come la statura, i lineamenti, il colore della pelle – ed esistono differenze culturali tra gruppi di popolazione, ma anche queste non sono affatto stabili e in ogni caso non giustificano in alcun modo la pretesa che alcuni siano superiori ad altri, o da difendere rispetto a fantomatici tentativi di sostituzione. Teorie farneticanti come la sostituzione etnica o il genocidio bianco, cavalcate da una parte politica, devono farci fermare un momento a ragionare chiedersi, per esempio, se l’umanità tenda a star ferma o a migrare. Ma anche cosa significhi essere italiani o europei; e quanto siano geneticamente puri i popoli – o, se vogliamo, le nazioni – che si vorrebbero proteggere.

Con Francesco Lancia e ospiti Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi?...
Con Francesco Lancia e ospiti
Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi? Scoprilo con questo gioco di ruolo durante il quale un pugno di ricercatori e ricercatrici del 2023, guidati da Francesco Lancia, si troveranno alle prese con sfide di altri tempi. Riusciranno ad aiutare il genio toscano senza finire nei guai?
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Se Galileo riuscisse a portarti indietro nel tempo per chiedere il tuo aiuto nel suo celebre processo, sapresti aiutarlo con le tue competenze scientifiche di oggi? Scoprilo con questo gioco di ruolo durante il quale un pugno di ricercatori e ricercatrici del 2023, guidati da Francesco Lancia, si troveranno alle prese con sfide di altri tempi. Riusciranno ad aiutare il genio toscano senza finire nei guai?

Con Roberto Paura È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo...
Con Roberto Paura
È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, fin dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti non solo con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi. Roberto Paura racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma il suo libro fa anche un passo ulteriore: propone un approccio in cui questi strumenti vengono usati per immaginare nuovi futuri possibili. Un manifesto che ci invita a “occupare il futuro”, per recuperare così una capacità di aspirare a un domani radicalmente diverso dal presente, mettendo i nuovi strumenti dell’anticipazione al servizio di modi nuovi di pensare i futuri possibili, in cui speranze, sogni e utopie dell’umanità possano tradursi in realtà.
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È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, fin dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti non solo con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi. Roberto Paura racconta l’evoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma il suo libro fa anche un passo ulteriore: propone un approccio in cui questi strumenti vengono usati per immaginare nuovi futuri possibili. Un manifesto che ci invita a “occupare il futuro”, per recuperare così una capacità di aspirare a un domani radicalmente diverso dal presente, mettendo i nuovi strumenti dell’anticipazione al servizio di modi nuovi di pensare i futuri possibili, in cui speranze, sogni e utopie dell’umanità possano tradursi in realtà.

Con Massimo Cirri e Nino Cartabellotta Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale,...
Con Massimo Cirri e Nino Cartabellotta
Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale, all’essenzialità di un bene pubblico dal valore inestimabile che garantisce un accesso universale e gratuito alle cure. A partire dall’esperienza concreta di chi è stato malato, preso in cura dal Servizio Sanitario Nazionale si possono iniziare riflessioni sul suo funzionamento e sulle sue criticità.
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Questione ormai emergente di dibattito pubblico, soprattutto nel periodo post-pandemico, è l’attenzione verso il Servizio Sanitario Nazionale, all’essenzialità di un bene pubblico dal valore inestimabile che garantisce un accesso universale e gratuito alle cure. A partire dall’esperienza concreta di chi è stato malato, preso in cura dal Servizio Sanitario Nazionale si possono iniziare riflessioni sul suo funzionamento e sulle sue criticità.

A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con...
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.
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Il corner Inquinamento e Salute di Fondazione Veronesi vi porta alla scoperta dell’inquinamento dell’aria: un percorso a tappe con attività hands-on ed exhbit per conoscere gli inquinanti presenti in atmosfera, scoprire le principali fonti di inquinanti ed esplorare il concetto di rischio e salute. Sarà presente un gioco dedicato alla scoperta delle principali fonti inquinanti, da quelle più note a quelle meno conosciute, mentre i visitatori scopriranno gli effetti degli inquinanti sul corpo umano e le azioni più importanti per proteggere sé stessi e l’ambiente. Inoltre, sarà presente un laboratorio dove costruire delle trappole fai-da-te per catturare il particolato atmosferico, e una dark room dove andare a caccia di inquinanti invisibili! Infine, ogni giorno alle 12 e alle 16, il pubblico potrà giocare al nuovo videogioco “Smogville – Fino all’ultimo respiro”, un’avventura grafica sviluppata da Fondazione Umberto Veronesi per promuovere consapevolezza sugli inquinanti atmosferici e sui loro effetti per la salute. Le scelte compiute dagli spettatori, in tempo reale, determineranno il destino di Skyler e Noveria – impegnate in una corsa contro il tempo all’interno di una metropoli in futuro non troppo lontano.

A cura di Accatagliato Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con...
A cura di Accatagliato
Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...
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Tante curiosità ed esperimenti per esplorare il mondo della scienza, partendo dai temi trattati nei 10 anni della rivista PLaNCK!: astronomia, viaggi nel micromondo con lenti e microscopi, fossili, vulcani, illusioni ottiche, giochi che mettono alla prova l'ingegno, motorini e lampadine...

A cura di CNR Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo...
A cura di CNR
Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.
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Alla scoperta delle caratteristiche dei materiali magnetici e dei fenomeni dell’elettromagnetismo, con una serie di attività ed esperimenti per avvicinarsi a questo affascinante campo della fisica.
Guardiamo dentro la scatola e tiriamo fuori un oggetto: che cosa ci racconta? Spaziando dalla matematica alla fisica, dalla biologia alla chimica e all’economia, scopriamo che ogni oggetto, anche quelli che usiamo nella vita di tutti i giorni, può raccontarci un po’ di scienza. Science in a box è una serie di kit didattici - progettati dall’Unità Comunicazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con i ricercatori della rete scientifica Cnr - per introdurre, approfondire o ripassare contenuti scientifici più o meno conosciuti. Con l'obiettivo di ridurre la distanza percepita tra scienza e società e avvicinare le nuove generazioni alla scienza.

A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi...
A cura di Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro
Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?
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Esistono persone che fumano, eccedono con l’alcol, non fanno attività fisica e non si ammalano di cancro per tutta la vita. E poi esistono persone che conducono una vita sana e si ammalano. Perché sforzarsi allora? Perché la probabilità di ammalarsi di ciascuno di noi è in parte modificabile. Non dipende infatti solo da fattori che non possiamo controllare, come i fattori ereditari o alcuni fattori ambientali, ma anche da altri che invece possiamo controllare, come quelli associati al nostro stile di vita. Ognuno di noi può plasmare la sua, personale, probabilità di ammalarsi di tumore, e cercare di ridurla il più possibile. Una serie di giochi interattivi permetterà al pubblico di riflettere sull'importanza di fare quanto in nostro potere per abbassare il proprio rischio di ammalarsi. Immagina se a una gara di tiri liberi nel basket potessimo decidere da dove tirare la palla per fare canestro: se dal fare canestro dipendesse la tua vita, non ti piacerebbe vivere facile?

Con Alfonso Lucifredi Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di...
Con Alfonso Lucifredi
Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di tanti animali con cui condividiamo la nostra esistenza sulla terra. Paul il polpo prevedeva i risultati delle partite dei mondiali di calcio; Hachik? il cane incarnò il simbolo della fedeltà al padrone; Jumbo l'elefante era il protagonista indiscusso del circo Barnum; Keiko l'orca divenne una celebrità internazionale dopo aver recitato nel film per famiglie Free Willy. Dal racconto di queste e tante altre vicende, emerge come gli animali siano stati spesso protagonisti della storia, della società e dello spettacolo del mondo degli uomini.
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Storie avventurose, sorprendenti, a volte drammatiche che servono a capire quanto incredibili e sottovalutate siano le capacità, l'intelligenza, la socialità di tanti animali con cui condividiamo la nostra esistenza sulla terra. Paul il polpo prevedeva i risultati delle partite dei mondiali di calcio; Hachik? il cane incarnò il simbolo della fedeltà al padrone; Jumbo l'elefante era il protagonista indiscusso del circo Barnum; Keiko l'orca divenne una celebrità internazionale dopo aver recitato nel film per famiglie Free Willy. Dal racconto di queste e tante altre vicende, emerge come gli animali siano stati spesso protagonisti della storia, della società e dello spettacolo del mondo degli uomini.

Con Andrea Capocci, Marco Cattaneo e Roberta Villa Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che...
Con Andrea Capocci, Marco Cattaneo e Roberta Villa
Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che animano il dibattito pubblico. Il ruolo del giornalismo scientifico è sempre più importante, ma che spazio ha sui quotidiani?
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Cambiamento climatico, politiche energetiche, sanità pubblica, finanziamenti alla ricerca sono solo alcuni dei grandi temi scientifici che animano il dibattito pubblico. Il ruolo del giornalismo scientifico è sempre più importante, ma che spazio ha sui quotidiani?

Con Nico Pitrelli Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni...
Con Nico Pitrelli
Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni sociali e politiche connesse a dimensioni scientifico-tecnologiche. I decisori politici non possono fare a meno del sapere specialistico, ma la scienza a disposizione è spesso per sua natura incompleta e multidisciplinare. Come può una democrazia conciliare l'urgenza delle decisioni da prendere con l'incertezza della conoscenza? Come possiamo restare aperti a diverse prospettive senza legittimare posizioni antiscientifiche da un lato e senza rischiare derive tecnocratiche dall'altro? Che diritti hanno i cittadini non-esperti rispetto alla conoscenza? Una strategia possibile è un'educazione civica alla scienza basata su un nuovo approccio al rapporto fra il sapere scientifico e le regole per la convivenza. Il manifesto delineato da Nico Pitrelli e Mariachiara Tallacchini propone una democratizzazione della conoscenza, che tenga conto di ruoli, diritti e responsabilità dei cittadini, di chi fa ricerca e di chi prende decisioni. Perché la democrazia, oggi, è soprattutto un problema di conoscenza.
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Emergenza climatica, perdita della biodiversità, crisi energetica, pandemie, cambiamenti demografici; le principali sfide della contemporaneità hanno dimensioni sociali e politiche connesse a dimensioni scientifico-tecnologiche. I decisori politici non possono fare a meno del sapere specialistico, ma la scienza a disposizione è spesso per sua natura incompleta e multidisciplinare. Come può una democrazia conciliare l'urgenza delle decisioni da prendere con l'incertezza della conoscenza? Come possiamo restare aperti a diverse prospettive senza legittimare posizioni antiscientifiche da un lato e senza rischiare derive tecnocratiche dall'altro? Che diritti hanno i cittadini non-esperti rispetto alla conoscenza? Una strategia possibile è un'educazione civica alla scienza basata su un nuovo approccio al rapporto fra il sapere scientifico e le regole per la convivenza. Il manifesto delineato da Nico Pitrelli e Mariachiara Tallacchini propone una democratizzazione della conoscenza, che tenga conto di ruoli, diritti e responsabilità dei cittadini, di chi fa ricerca e di chi prende decisioni. Perché la democrazia, oggi, è soprattutto un problema di conoscenza.

Con Paolo Attivissimo Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata....
Con Paolo Attivissimo
Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata. Tanti i dubbi anche riguardanti le missioni Apollo, che portarono l’uomo sulla Luna negli anni successivi. Perché molte persone sono convinte che la NASA e il governo americano nascondano gli extraterrestri? Perché nonostante le evidenze e le documentazioni ancora oggi c'è chi crede che gli sbarchi sulla Luna non siano mai avvenuti? Perché in fondo l'essere umano è così continuamente ossessionato dai complotti e dalle cospirazioni?
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Dopo parecchi anni dal primo passo mosso sulla Luna da Neil Armstrong, c’è ancora chi non è convinto che quell’impresa sia stata realmente realizzata. Tanti i dubbi anche riguardanti le missioni Apollo, che portarono l’uomo sulla Luna negli anni successivi. Perché molte persone sono convinte che la NASA e il governo americano nascondano gli extraterrestri? Perché nonostante le evidenze e le documentazioni ancora oggi c'è chi crede che gli sbarchi sulla Luna non siano mai avvenuti? Perché in fondo l'essere umano è così continuamente ossessionato dai complotti e dalle cospirazioni?

Con Lorenzo Monaco Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene...
Con Lorenzo Monaco
Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene sotto osservazione le api in Italia (sia quelle da miele sia quelle selvatiche), per capire come stanno nell’ambiente che sostengono: senza di esse perderemmo infatti l'84% della flora naturale e il 76% di quella che coltiviamo In questo incontro scopriremo come le api usano i pungiglioni, perché altre hanno i pantaloni, quali sono i loro nemici e se, infine, possiamo fare qualcosa per salvare loro e noi stessi.
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Le api possono parlarci di ambiente. "BeeNet - api e biodiversità nel monitoraggio dell'ambiente" è un progetto di ricerca scientifica che, unico in Europa, tiene sotto osservazione le api in Italia (sia quelle da miele sia quelle selvatiche), per capire come stanno nell’ambiente che sostengono: senza di esse perderemmo infatti l'84% della flora naturale e il 76% di quella che coltiviamo In questo incontro scopriremo come le api usano i pungiglioni, perché altre hanno i pantaloni, quali sono i loro nemici e se, infine, possiamo fare qualcosa per salvare loro e noi stessi.

In collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di...
In collaborazione con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo
Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di “lunga malattia” o “male incurabile”, con una narrazione incentrata sulla metafora bellica, con il paziente-guerriero che cerca di vincere la sua battaglia contro la malattia. Negli ultimi tempi però stanno emergendo nuovi approcci al racconto della malattia, grazie anche a pazienti oncologici mediaticamente esposti che portano all’attenzione dell’opinione pubblica l’esigenza, almeno personale, di parlare di cancro in altri termini e con altre prospettive. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro vi invita a un talk per riflettere sulla narrazione e i linguaggi del cancro, con l’obiettivo non tanto di avere risposte definitive su come sia giusto o sbagliato parlare della malattia, ma per ragionare assieme della responsabilità delle parole e per approfondire il racconto del cancro nelle sue molteplici dimensioni: da quella personale del singolo paziente a quella collettiva delle persone malate di cancro e dei loro famigliari, fino a una prospettiva storica e sociale.
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Con Giacomo Cardaci, Vera Gheno, Eleonora Criscuolo
Nel dibattito pubblico e nei mass media si parla di frequente di cancro come di “lunga malattia” o “male incurabile”, con una narrazione incentrata sulla metafora bellica, con il paziente-guerriero che cerca di vincere la sua battaglia contro la malattia. Negli ultimi tempi però stanno emergendo nuovi approcci al racconto della malattia, grazie anche a pazienti oncologici mediaticamente esposti che portano all’attenzione dell’opinione pubblica l’esigenza, almeno personale, di parlare di cancro in altri termini e con altre prospettive. Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro vi invita a un talk per riflettere sulla narrazione e i linguaggi del cancro, con l’obiettivo non tanto di avere risposte definitive su come sia giusto o sbagliato parlare della malattia, ma per ragionare assieme della responsabilità delle parole e per approfondire il racconto del cancro nelle sue molteplici dimensioni: da quella personale del singolo paziente a quella collettiva delle persone malate di cancro e dei loro famigliari, fino a una prospettiva storica e sociale.

Con Michele Bellone, Lucrezia Ercolie Licia Troisi Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai...
Con Michele Bellone, Lucrezia Ercoli e Licia Troisi
Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai multiversi alla nostra fascinazione per le storie. Gli immaginari evocati dalla nostra fantasia si intrecciano con la nostra rappresentazione della realtà, e con gli immaginari reali che costruiamo per interpretarla.
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Letteratura, filosofia e scienza si incontrano in una conferenza-spettacolo che esplora idee e archetipi del fantastico, dai draghi agli alieni, dai multiversi alla nostra fascinazione per le storie. Gli immaginari evocati dalla nostra fantasia si intrecciano con la nostra rappresentazione della realtà, e con gli immaginari reali che costruiamo per interpretarla.