Momento speciale: Consegna del "Premio In Difesa della Ragione" a Francesca Russo
Con la collaborazione istituzionale del Parlamento Europeo - Ufficio di Milano
Prosegue il lavoro di CICAP e FRAME - Divagazioni scientifiche, nella creazione di uno spazio di confronto e collaborazione dedicato a scienziati, ricercatori, giornalisti e politici; uno spazio che possa abilitare il mondo della scienza a dialogare con il mondo della politica, ad ascoltarne e interpretarne i bisogni, a creare le condizioni per un dialogo costante e continuo, orientato al confronto, nell’interesse della società che la politica rappresenta.
Momento speciale: Consegna del "Premio In Difesa della Ragione" a Francesca Russo
Con la collaborazione istituzionale del Parlamento Europeo - Ufficio di Milano
Prosegue il lavoro di CICAP e FRAME - Divagazioni scientifiche, nella creazione di uno spazio di confronto e collaborazione dedicato a scienziati, ricercatori, giornalisti e politici; uno spazio che possa abilitare il mondo della scienza a dialogare con il mondo della politica, ad ascoltarne e interpretarne i bisogni, a creare le condizioni per un dialogo costante e continuo, orientato al confronto, nell’interesse della società che la politica rappresenta.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Momento speciale: Consegna del "Premio In Difesa della Ragione" a Francesca Russo
Con la collaborazione istituzionale del Parlamento Europeo - Ufficio di Milano
Prosegue il lavoro di CICAP e FRAME - Divagazioni scientifiche, nella creazione di uno spazio di confronto e collaborazione dedicato a scienziati, ricercatori, giornalisti e politici; uno spazio che possa abilitare il mondo della scienza a dialogare con il mondo della politica, ad ascoltarne e interpretarne i bisogni, a creare le condizioni per un dialogo costante e continuo, orientato al confronto, nell’interesse della società che la politica rappresenta.
Momento speciale: Consegna del "Premio In Difesa della Ragione" a Francesca Russo
Con la collaborazione istituzionale del Parlamento Europeo - Ufficio di Milano
Prosegue il lavoro di CICAP e FRAME - Divagazioni scientifiche, nella creazione di uno spazio di confronto e collaborazione dedicato a scienziati, ricercatori, giornalisti e politici; uno spazio che possa abilitare il mondo della scienza a dialogare con il mondo della politica, ad ascoltarne e interpretarne i bisogni, a creare le condizioni per un dialogo costante e continuo, orientato al confronto, nell’interesse della società che la politica rappresenta.
Ospite d’onore del Cicap Fest 2025, David Spiegelhalter, uno dei più importanti esperti di statistica al mondo e professore emerito all’Università di Cambridge. Direttore del Winton Centre, Spiegelhalter ha dedicato la sua carriera a rendere accessibili a tutti i principi della statistica, mostrando come i dati guidino le nostre vite e come una lettura critica sia fondamentale per prendere decisioni informate.
Ospite d’onore del Cicap Fest 2025, David Spiegelhalter, uno dei più importanti esperti di statistica al mondo e professore emerito all’Università di Cambridge. Direttore del Winton Centre, Spiegelhalter ha dedicato la sua carriera a rendere accessibili a tutti i principi della statistica, mostrando come i dati guidino le nostre vite e come una lettura critica sia fondamentale per prendere decisioni informate.
A settecento anni dalla morte di Marco Polo, una conferenza spettacolo che accompagna il pubblico in un'esplorazione analoga a quella compiuta dal grande esploratore, andando alla scoperta dei molteplici corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Le voci di Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale, appartenenti a due generazioni diverse, si alternano nel racconto. La lettura di estratti dal Milione è seguita da quella di brani di un "nuovo Milione" ambientato tra i pianeti del Sistema Solare, in un parallelismo tra il viaggio spaziale dei nostri giorni e i primi viaggi esplorativi documentati nella letteratura europea.
A settecento anni dalla morte di Marco Polo, una conferenza spettacolo che accompagna il pubblico in un'esplorazione analoga a quella compiuta dal grande esploratore, andando alla scoperta dei molteplici corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Le voci di Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale, appartenenti a due generazioni diverse, si alternano nel racconto. La lettura di estratti dal Milione è seguita da quella di brani di un "nuovo Milione" ambientato tra i pianeti del Sistema Solare, in un parallelismo tra il viaggio spaziale dei nostri giorni e i primi viaggi esplorativi documentati nella letteratura europea.
Perché amiamo le storie? Perché ci piace farcele raccontare fin da bambini? Romanzi, film, fumetti, serie TV, videogiochi, teatro... si tratta di puro intrattenimento? È plausibile affermare che, fin dalla notte dei tempi, un istinto narrativo alberghi nel nostro DNA? Qual è lo scopo di un tale impulso al racconto? Uno sceneggiatore affermato e un divulgatore scientifico appassionato di storie fantastiche ci accompagneranno alla scoperta del nostro rapporto con le storie.
Perché amiamo le storie? Perché ci piace farcele raccontare fin da bambini? Romanzi, film, fumetti, serie TV, videogiochi, teatro... si tratta di puro intrattenimento? È plausibile affermare che, fin dalla notte dei tempi, un istinto narrativo alberghi nel nostro DNA? Qual è lo scopo di un tale impulso al racconto? Uno sceneggiatore affermato e un divulgatore scientifico appassionato di storie fantastiche ci accompagneranno alla scoperta del nostro rapporto con le storie.
In una notte del 1938, il geniale fisico Ettore Majorana scomparve misteriosamente. Vent’anni dopo, un imprenditore bresciano raccontò di avere conosciuto Majorana in un monastero del sud Italia. Nascosto tra i frati, Majorana avrebbe proseguito le sue ricerche e progettato una Macchina capace di annichilire la materia, produrre energia infinita, trasmutare un elemento in un altro e ringiovanire un organismo. Quell’imprenditore si chiamava Rolando Pelizza e sarebbe stato incaricato da Majorana di costruire questa nuova rivoluzionaria Macchina. Una storia incredibile che è anche arrivata anche in Senato in un incontro avvenuto lo scorso 22 ottobre e che Lorenzo Paletti ha ricostruito con un lavoro di indagine meticoloso.
In una notte del 1938, il geniale fisico Ettore Majorana scomparve misteriosamente. Vent’anni dopo, un imprenditore bresciano raccontò di avere conosciuto Majorana in un monastero del sud Italia. Nascosto tra i frati, Majorana avrebbe proseguito le sue ricerche e progettato una Macchina capace di annichilire la materia, produrre energia infinita, trasmutare un elemento in un altro e ringiovanire un organismo. Quell’imprenditore si chiamava Rolando Pelizza e sarebbe stato incaricato da Majorana di costruire questa nuova rivoluzionaria Macchina. Una storia incredibile che è anche arrivata anche in Senato in un incontro avvenuto lo scorso 22 ottobre e che Lorenzo Paletti ha ricostruito con un lavoro di indagine meticoloso.
Come e con quali mezzi la disinformazione si diffonde su internet? Ci piacerebbe mostrare, in particolare, in che modo i disinformatori si servano dell’IA per raggiungere i loro scopi. In poco tempo e con pochi soldi si possono generare non solo immagini e video, ma interi portali web simili in tutto e per tutto a testate giornalistiche. Uno spazio importante sarebbe ovviamente dedicato anche ai social network, anche alla luce delle recenti decisioni di Zuckerberg sul fact-checking di Meta.
Come e con quali mezzi la disinformazione si diffonde su internet? Ci piacerebbe mostrare, in particolare, in che modo i disinformatori si servano dell’IA per raggiungere i loro scopi. In poco tempo e con pochi soldi si possono generare non solo immagini e video, ma interi portali web simili in tutto e per tutto a testate giornalistiche. Uno spazio importante sarebbe ovviamente dedicato anche ai social network, anche alla luce delle recenti decisioni di Zuckerberg sul fact-checking di Meta.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
A cura di Orto botanico dell’Università di Padova
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi.
L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi.
Giacomo Moro Mauretto, con il suo stile chiaro, accurato e scorrevole, ci accompagna in un viaggio nel tempo lungo milioni di anni in cui, attraverso la genetica, l'archeologia, la paleoantropologia, la biologia e la botanica, ricostruisce chi sono davvero gli homo che hanno vissuto all'interno di quei confini che solo da qualche secolo chiamiamo Italia. Non esiste e non è mai esistito il "sangue italiano" o una stirpe genetica italiana che possa essere distinta da altri gruppi. Molto di quello che ci permette di identificarci (genetica, territorio e cultura) come italiani ha spesso radici molto più recenti di quanto pensiamo. Nessuno può, insomma, considerarsi un italiano vero, ma capire da dove veniamo e chi, forse, diventeremo è l'unico modo per capire chi siamo davvero.
Giacomo Moro Mauretto, con il suo stile chiaro, accurato e scorrevole, ci accompagna in un viaggio nel tempo lungo milioni di anni in cui, attraverso la genetica, l'archeologia, la paleoantropologia, la biologia e la botanica, ricostruisce chi sono davvero gli homo che hanno vissuto all'interno di quei confini che solo da qualche secolo chiamiamo Italia. Non esiste e non è mai esistito il "sangue italiano" o una stirpe genetica italiana che possa essere distinta da altri gruppi. Molto di quello che ci permette di identificarci (genetica, territorio e cultura) come italiani ha spesso radici molto più recenti di quanto pensiamo. Nessuno può, insomma, considerarsi un italiano vero, ma capire da dove veniamo e chi, forse, diventeremo è l'unico modo per capire chi siamo davvero.
Immunoterapie contro il cancro, trattamenti per ridurre il colesterolo, antivirali contro l’epatite C sono solo alcuni esempi di cure che hanno migliorato la salute di milioni di pazienti nel mondo negli ultimi decenni. Le novità sono state possibili grazie alla ricerca biomedica di base, alle biotecnologie e, più di recente, ai progressi dell’intelligenza artificiale. Anche i farmaci più innovativi non funzionano al meglio se le diagnosi sono tardive, possono avere effetti collaterali e la loro efficacia può svanire se insorgono resistenze. Per superare questi ostacoli è necessario continuare a sperimentare rimedi contro le malattie umane. Da anni di studi e ricerche emergono composti progettati su misura sulle caratteristiche molecolari degli individui e delle malattie. Si cerca di offrire benefici al maggior numero di pazienti, ma i prezzi sono spesso troppo alti per servizi sanitari in affanno. Come evitare che pochi possano beneficiare delle innovazioni e che la maggior parte dei pazienti riceva cure più economiche, ma obsolete e meno efficaci? Integratori, prodotti omeopatici, fiori di Bach: non ogni pillola è un farmaco e non ogni informazione pescata in rete è affidabile. Quando si tratta di prendere una medicina, è più prudente chiedere al medico che rivolgersi ai social.
Immunoterapie contro il cancro, trattamenti per ridurre il colesterolo, antivirali contro l’epatite C sono solo alcuni esempi di cure che hanno migliorato la salute di milioni di pazienti nel mondo negli ultimi decenni. Le novità sono state possibili grazie alla ricerca biomedica di base, alle biotecnologie e, più di recente, ai progressi dell’intelligenza artificiale. Anche i farmaci più innovativi non funzionano al meglio se le diagnosi sono tardive, possono avere effetti collaterali e la loro efficacia può svanire se insorgono resistenze. Per superare questi ostacoli è necessario continuare a sperimentare rimedi contro le malattie umane. Da anni di studi e ricerche emergono composti progettati su misura sulle caratteristiche molecolari degli individui e delle malattie. Si cerca di offrire benefici al maggior numero di pazienti, ma i prezzi sono spesso troppo alti per servizi sanitari in affanno. Come evitare che pochi possano beneficiare delle innovazioni e che la maggior parte dei pazienti riceva cure più economiche, ma obsolete e meno efficaci? Integratori, prodotti omeopatici, fiori di Bach: non ogni pillola è un farmaco e non ogni informazione pescata in rete è affidabile. Quando si tratta di prendere una medicina, è più prudente chiedere al medico che rivolgersi ai social.
C’è un filo che collega alcuni profumi caldi e avvolgenti,chiamati ancora oggi “orientali”, con un certo immaginario esotico, ma anche con l’uso di materie prime preziose, i viaggi di mercanti ed esploratori dei secoli passati e la scoperta da parte degli europei di nuove specie, animali e botaniche, in giro per il mondo. La spinta, anche scientifica, alla conoscenza e all’esplorazione,si è svolta nei secoli passati in parallelo all’espansione coloniale. E se questo è un fatto, lo sono però anche le scoperte e gli avanzamenti scientifici raggiunti. Come riconciliarsi e rielaborare questo passato? Un incontro per riflettere e discutere di alcuni aspetti della “Bianca Scienza”, come l’ha definita anche il giornalista Marco Boscolo, e del suo impatto sulla nostra cultura e sul nostro pensiero.
C’è un filo che collega alcuni profumi caldi e avvolgenti,chiamati ancora oggi “orientali”, con un certo immaginario esotico, ma anche con l’uso di materie prime preziose, i viaggi di mercanti ed esploratori dei secoli passati e la scoperta da parte degli europei di nuove specie, animali e botaniche, in giro per il mondo. La spinta, anche scientifica, alla conoscenza e all’esplorazione,si è svolta nei secoli passati in parallelo all’espansione coloniale. E se questo è un fatto, lo sono però anche le scoperte e gli avanzamenti scientifici raggiunti. Come riconciliarsi e rielaborare questo passato? Un incontro per riflettere e discutere di alcuni aspetti della “Bianca Scienza”, come l’ha definita anche il giornalista Marco Boscolo, e del suo impatto sulla nostra cultura e sul nostro pensiero.
Leonardo Visconti è un chimico specializzato in arte medievale e restauri. È abituato ad affrontare misteri e presunti fenomeni inspiegabili con metodo scientifico e spirito critico. Quando un misterioso avvocato gli propone una cifra considerevole per realizzare una copia perfetta della Sindone di Torino, Visconti accetta la sfida di riprodurre il lenzuolo sul quale molti credono sia rimasta impressa la figura del corpo di Cristo. Ma l’incarico si rivela presto più complesso e pericoloso del previsto. Con l’aiuto di un brillante studente e di una collega fidata, lo scienziato porta avanti il progetto in segreto, ma affiorano interrogativi inquietanti: chi lo sta controllando? E perché riprodurre la Sindone suscita reazioni tanto estreme? Tra pedinamenti, sabotaggi e minacce, Visconti si ritrova coinvolto in una vicenda oscura che lo costringerà a fuggire, nascondersi e lottare per la propria vita e per quella delle persone a lui più care. Un thriller che unisce rigore scientifico e tensione narrativa, sullo sfondo di uno dei reperti più affascinanti e controversi della storia occidentale.
Leonardo Visconti è un chimico specializzato in arte medievale e restauri. È abituato ad affrontare misteri e presunti fenomeni inspiegabili con metodo scientifico e spirito critico. Quando un misterioso avvocato gli propone una cifra considerevole per realizzare una copia perfetta della Sindone di Torino, Visconti accetta la sfida di riprodurre il lenzuolo sul quale molti credono sia rimasta impressa la figura del corpo di Cristo. Ma l’incarico si rivela presto più complesso e pericoloso del previsto. Con l’aiuto di un brillante studente e di una collega fidata, lo scienziato porta avanti il progetto in segreto, ma affiorano interrogativi inquietanti: chi lo sta controllando? E perché riprodurre la Sindone suscita reazioni tanto estreme? Tra pedinamenti, sabotaggi e minacce, Visconti si ritrova coinvolto in una vicenda oscura che lo costringerà a fuggire, nascondersi e lottare per la propria vita e per quella delle persone a lui più care. Un thriller che unisce rigore scientifico e tensione narrativa, sullo sfondo di uno dei reperti più affascinanti e controversi della storia occidentale.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale.
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale.
«La salute degli italiani oggi è fra le migliori del mondo.» E c’è un motivo preciso, secondo Rosy Bindi, che si chiama “Servizio sanitario nazionale”. Ma oggi questo bene di tutti è a rischio. Per non perderlo occorre reagire e invertire la rotta innescata dalla cronica mancanza di risorse, da una progressiva privatizzazione e dall’autonomia differenziata delle regioni. Il nostro sistema resta un presidio di civiltà fondamentale, che possiamo ancora permetterci e sul quale vale la pena investire, correggendo le disfunzioni che conosciamo e fermando i tentativi in atto di puntare su un modello assicurativo più iniquo e costoso.
«La salute degli italiani oggi è fra le migliori del mondo.» E c’è un motivo preciso, secondo Rosy Bindi, che si chiama “Servizio sanitario nazionale”. Ma oggi questo bene di tutti è a rischio. Per non perderlo occorre reagire e invertire la rotta innescata dalla cronica mancanza di risorse, da una progressiva privatizzazione e dall’autonomia differenziata delle regioni. Il nostro sistema resta un presidio di civiltà fondamentale, che possiamo ancora permetterci e sul quale vale la pena investire, correggendo le disfunzioni che conosciamo e fermando i tentativi in atto di puntare su un modello assicurativo più iniquo e costoso.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
Un laboratorio che combina giochi ed esperimenti per scoprire concetti di biologia e scienze naturali, stimolando la curiosità verso il mondo che ci circonda. Attraverso attività pratiche, l’uso di semplici strumenti scientifici e momenti di confronto, si potranno formulare ipotesi, verificarle e raccontarle, avvicinandosi gradualmente alla metodologia scientifica. I partecipanti hanno l’opportunità di osservare da vicino ciò che normalmente resta invisibile, dai tessuti vegetali ai pigmenti, dal DNA ai microrganismi e ai virus che minacciano la salute delle piante, riflettendo su come queste possano difendersi dagli attacchi esterni. L’esperienza si arricchisce con osservazioni al microscopio e con giochi di societàche trasformano l’apprendimento in un momento coinvolgente e condiviso.
A cura di CNR
Un laboratorio che combina giochi ed esperimenti per scoprire concetti di biologia e scienze naturali, stimolando la curiosità verso il mondo che ci circonda. Attraverso attività pratiche, l’uso di semplici strumenti scientifici e momenti di confronto, si potranno formulare ipotesi, verificarle e raccontarle, avvicinandosi gradualmente alla metodologia scientifica. I partecipanti hanno l’opportunità di osservare da vicino ciò che normalmente resta invisibile, dai tessuti vegetali ai pigmenti, dal DNA ai microrganismi e ai virus che minacciano la salute delle piante, riflettendo su come queste possano difendersi dagli attacchi esterni. L’esperienza si arricchisce con osservazioni al microscopio e con giochi di societàche trasformano l’apprendimento in un momento coinvolgente e condiviso.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
Roma, 1633: Galileo Galilei si prepara ad affrontare il processo al cospetto del Sant’Uffizio per aver sostenuto che la Terra ruota attorno al Sole. Ha paura, rischia la condanna per eresia, ma forse ha trovato un modo per affrontare l’Inquisizione: è riuscito a richiamare scienziate e scienziati dal futuro, che potranno aiutarlo grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche. Ma anche loro, per non essere condannati, dovranno scegliere con cura le parole e i concetti da usare per supportare la causa galileiana. Un gioco di improvvisazione e divulgazione, condotto da Francesco Lancia.
Roma, 1633: Galileo Galilei si prepara ad affrontare il processo al cospetto del Sant’Uffizio per aver sostenuto che la Terra ruota attorno al Sole. Ha paura, rischia la condanna per eresia, ma forse ha trovato un modo per affrontare l’Inquisizione: è riuscito a richiamare scienziate e scienziati dal futuro, che potranno aiutarlo grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche. Ma anche loro, per non essere condannati, dovranno scegliere con cura le parole e i concetti da usare per supportare la causa galileiana. Un gioco di improvvisazione e divulgazione, condotto da Francesco Lancia.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi.
L’avanzata della parità di genere non è tutta propaganda, ma non si può parlare di cambiamento senza interrogare il potere, e l’Italia su questo è oggi un laboratorio al quale tutti guardano con attenzione. Esempi di un nuovo modello più inclusivo ed equilibrato, in politica come in economia, esistono, ma le resistenze sono molte e non scontate, e il potere femminile è ancora ben lontano dall’essere consolidato e strutturato in una rete influente e capillare. Il problema è che siamo tutti – sì, anche le donne e i ragazzi più o meno fluidi della GenZ – molto più maschilisti e conservatori di quanto siamo disposti ad ammettere. E il girl power è diventato spesso un fenomeno talmente mainstream che rischia di essere un sottoprodotto di quella maschiocrazia – o per usare una parola tornata di recente molto in auge: patriarcato – dove le donne, preso il potere, non agiscono diversamente dai loro predecessori maschi.
Ospite d’onore del Cicap Fest 2025, David Spiegelhalter, uno dei più importanti esperti di statistica al mondo e professore emerito all’Università di Cambridge. Direttore del Winton Centre, Spiegelhalter ha dedicato la sua carriera a rendere accessibili a tutti i principi della statistica, mostrando come i dati guidino le nostre vite e come una lettura critica sia fondamentale per prendere decisioni informate.
Ospite d’onore del Cicap Fest 2025, David Spiegelhalter, uno dei più importanti esperti di statistica al mondo e professore emerito all’Università di Cambridge. Direttore del Winton Centre, Spiegelhalter ha dedicato la sua carriera a rendere accessibili a tutti i principi della statistica, mostrando come i dati guidino le nostre vite e come una lettura critica sia fondamentale per prendere decisioni informate.
A settecento anni dalla morte di Marco Polo, una conferenza spettacolo che accompagna il pubblico in un'esplorazione analoga a quella compiuta dal grande esploratore, andando alla scoperta dei molteplici corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Le voci di Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale, appartenenti a due generazioni diverse, si alternano nel racconto. La lettura di estratti dal Milione è seguita da quella di brani di un "nuovo Milione" ambientato tra i pianeti del Sistema Solare, in un parallelismo tra il viaggio spaziale dei nostri giorni e i primi viaggi esplorativi documentati nella letteratura europea.
A settecento anni dalla morte di Marco Polo, una conferenza spettacolo che accompagna il pubblico in un'esplorazione analoga a quella compiuta dal grande esploratore, andando alla scoperta dei molteplici corpi celesti del nostro vicinato cosmico. Le voci di Silvia Pagnoscin e Antonello Provenzale, appartenenti a due generazioni diverse, si alternano nel racconto. La lettura di estratti dal Milione è seguita da quella di brani di un "nuovo Milione" ambientato tra i pianeti del Sistema Solare, in un parallelismo tra il viaggio spaziale dei nostri giorni e i primi viaggi esplorativi documentati nella letteratura europea.
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
A cura di Orto botanico dell’Università di Padova
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
In una notte del 1938, il geniale fisico Ettore Majorana scomparve misteriosamente. Vent’anni dopo, un imprenditore bresciano raccontò di avere conosciuto Majorana in un monastero del sud Italia. Nascosto tra i frati, Majorana avrebbe proseguito le sue ricerche e progettato una Macchina capace di annichilire la materia, produrre energia infinita, trasmutare un elemento in un altro e ringiovanire un organismo. Quell’imprenditore si chiamava Rolando Pelizza e sarebbe stato incaricato da Majorana di costruire questa nuova rivoluzionaria Macchina. Una storia incredibile che è anche arrivata anche in Senato in un incontro avvenuto lo scorso 22 ottobre e che Lorenzo Paletti ha ricostruito con un lavoro di indagine meticoloso.
In una notte del 1938, il geniale fisico Ettore Majorana scomparve misteriosamente. Vent’anni dopo, un imprenditore bresciano raccontò di avere conosciuto Majorana in un monastero del sud Italia. Nascosto tra i frati, Majorana avrebbe proseguito le sue ricerche e progettato una Macchina capace di annichilire la materia, produrre energia infinita, trasmutare un elemento in un altro e ringiovanire un organismo. Quell’imprenditore si chiamava Rolando Pelizza e sarebbe stato incaricato da Majorana di costruire questa nuova rivoluzionaria Macchina. Una storia incredibile che è anche arrivata anche in Senato in un incontro avvenuto lo scorso 22 ottobre e che Lorenzo Paletti ha ricostruito con un lavoro di indagine meticoloso.
Giacomo Moro Mauretto, con il suo stile chiaro, accurato e scorrevole, ci accompagna in un viaggio nel tempo lungo milioni di anni in cui, attraverso la genetica, l'archeologia, la paleoantropologia, la biologia e la botanica, ricostruisce chi sono davvero gli homo che hanno vissuto all'interno di quei confini che solo da qualche secolo chiamiamo Italia. Non esiste e non è mai esistito il "sangue italiano" o una stirpe genetica italiana che possa essere distinta da altri gruppi. Molto di quello che ci permette di identificarci (genetica, territorio e cultura) come italiani ha spesso radici molto più recenti di quanto pensiamo. Nessuno può, insomma, considerarsi un italiano vero, ma capire da dove veniamo e chi, forse, diventeremo è l'unico modo per capire chi siamo davvero.
Giacomo Moro Mauretto, con il suo stile chiaro, accurato e scorrevole, ci accompagna in un viaggio nel tempo lungo milioni di anni in cui, attraverso la genetica, l'archeologia, la paleoantropologia, la biologia e la botanica, ricostruisce chi sono davvero gli homo che hanno vissuto all'interno di quei confini che solo da qualche secolo chiamiamo Italia. Non esiste e non è mai esistito il "sangue italiano" o una stirpe genetica italiana che possa essere distinta da altri gruppi. Molto di quello che ci permette di identificarci (genetica, territorio e cultura) come italiani ha spesso radici molto più recenti di quanto pensiamo. Nessuno può, insomma, considerarsi un italiano vero, ma capire da dove veniamo e chi, forse, diventeremo è l'unico modo per capire chi siamo davvero.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
Come e con quali mezzi la disinformazione si diffonde su internet? Ci piacerebbe mostrare, in particolare, in che modo i disinformatori si servano dell’IA per raggiungere i loro scopi. In poco tempo e con pochi soldi si possono generare non solo immagini e video, ma interi portali web simili in tutto e per tutto a testate giornalistiche. Uno spazio importante sarebbe ovviamente dedicato anche ai social network, anche alla luce delle recenti decisioni di Zuckerberg sul fact-checking di Meta.
Come e con quali mezzi la disinformazione si diffonde su internet? Ci piacerebbe mostrare, in particolare, in che modo i disinformatori si servano dell’IA per raggiungere i loro scopi. In poco tempo e con pochi soldi si possono generare non solo immagini e video, ma interi portali web simili in tutto e per tutto a testate giornalistiche. Uno spazio importante sarebbe ovviamente dedicato anche ai social network, anche alla luce delle recenti decisioni di Zuckerberg sul fact-checking di Meta.
Perché amiamo le storie? Perché ci piace farcele raccontare fin da bambini? Romanzi, film, fumetti, serie TV, videogiochi, teatro... si tratta di puro intrattenimento? È plausibile affermare che, fin dalla notte dei tempi, un istinto narrativo alberghi nel nostro DNA? Qual è lo scopo di un tale impulso al racconto? Uno sceneggiatore affermato e un divulgatore scientifico appassionato di storie fantastiche ci accompagneranno alla scoperta del nostro rapporto con le storie.
Perché amiamo le storie? Perché ci piace farcele raccontare fin da bambini? Romanzi, film, fumetti, serie TV, videogiochi, teatro... si tratta di puro intrattenimento? È plausibile affermare che, fin dalla notte dei tempi, un istinto narrativo alberghi nel nostro DNA? Qual è lo scopo di un tale impulso al racconto? Uno sceneggiatore affermato e un divulgatore scientifico appassionato di storie fantastiche ci accompagneranno alla scoperta del nostro rapporto con le storie.
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale.
Sin dall’inizio dei tempi, l’umanità ha tessuto leggende, creato cosmologie e formulato ipotesi scientifiche nel tentativo di capire da dove veniamo e dove siamo diretti. Indagare il mistero delle origini dell’uomo è un viaggio affascinante e multidisciplinare: dalle prime spiegazioni mitiche, passando per le rivoluzioni introdotte dalla teoria dell’evoluzione di Darwin, Massimo Polidoro ci accompagna fino alle scoperte più recenti nei campi della genetica, della fisica e delle scienze della Terra, dove l’analisi del DNA antico, le datazioni radiometriche e lo studio dei climi passati si intrecciano per raccontare l’età dell’universo e il fragile ruolo che l’umanità occupa nella storia naturale.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
Un laboratorio che combina giochi ed esperimenti per scoprire concetti di biologia e scienze naturali, stimolando la curiosità verso il mondo che ci circonda. Attraverso attività pratiche, l’uso di semplici strumenti scientifici e momenti di confronto, si potranno formulare ipotesi, verificarle e raccontarle, avvicinandosi gradualmente alla metodologia scientifica. I partecipanti hanno l’opportunità di osservare da vicino ciò che normalmente resta invisibile, dai tessuti vegetali ai pigmenti, dal DNA ai microrganismi e ai virus che minacciano la salute delle piante, riflettendo su come queste possano difendersi dagli attacchi esterni. L’esperienza si arricchisce con osservazioni al microscopio e con giochi di societàche trasformano l’apprendimento in un momento coinvolgente e condiviso.
A cura di CNR
Un laboratorio che combina giochi ed esperimenti per scoprire concetti di biologia e scienze naturali, stimolando la curiosità verso il mondo che ci circonda. Attraverso attività pratiche, l’uso di semplici strumenti scientifici e momenti di confronto, si potranno formulare ipotesi, verificarle e raccontarle, avvicinandosi gradualmente alla metodologia scientifica. I partecipanti hanno l’opportunità di osservare da vicino ciò che normalmente resta invisibile, dai tessuti vegetali ai pigmenti, dal DNA ai microrganismi e ai virus che minacciano la salute delle piante, riflettendo su come queste possano difendersi dagli attacchi esterni. L’esperienza si arricchisce con osservazioni al microscopio e con giochi di societàche trasformano l’apprendimento in un momento coinvolgente e condiviso.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
Immunoterapie contro il cancro, trattamenti per ridurre il colesterolo, antivirali contro l’epatite C sono solo alcuni esempi di cure che hanno migliorato la salute di milioni di pazienti nel mondo negli ultimi decenni. Le novità sono state possibili grazie alla ricerca biomedica di base, alle biotecnologie e, più di recente, ai progressi dell’intelligenza artificiale. Anche i farmaci più innovativi non funzionano al meglio se le diagnosi sono tardive, possono avere effetti collaterali e la loro efficacia può svanire se insorgono resistenze. Per superare questi ostacoli è necessario continuare a sperimentare rimedi contro le malattie umane. Da anni di studi e ricerche emergono composti progettati su misura sulle caratteristiche molecolari degli individui e delle malattie. Si cerca di offrire benefici al maggior numero di pazienti, ma i prezzi sono spesso troppo alti per servizi sanitari in affanno. Come evitare che pochi possano beneficiare delle innovazioni e che la maggior parte dei pazienti riceva cure più economiche, ma obsolete e meno efficaci? Integratori, prodotti omeopatici, fiori di Bach: non ogni pillola è un farmaco e non ogni informazione pescata in rete è affidabile. Quando si tratta di prendere una medicina, è più prudente chiedere al medico che rivolgersi ai social.
Immunoterapie contro il cancro, trattamenti per ridurre il colesterolo, antivirali contro l’epatite C sono solo alcuni esempi di cure che hanno migliorato la salute di milioni di pazienti nel mondo negli ultimi decenni. Le novità sono state possibili grazie alla ricerca biomedica di base, alle biotecnologie e, più di recente, ai progressi dell’intelligenza artificiale. Anche i farmaci più innovativi non funzionano al meglio se le diagnosi sono tardive, possono avere effetti collaterali e la loro efficacia può svanire se insorgono resistenze. Per superare questi ostacoli è necessario continuare a sperimentare rimedi contro le malattie umane. Da anni di studi e ricerche emergono composti progettati su misura sulle caratteristiche molecolari degli individui e delle malattie. Si cerca di offrire benefici al maggior numero di pazienti, ma i prezzi sono spesso troppo alti per servizi sanitari in affanno. Come evitare che pochi possano beneficiare delle innovazioni e che la maggior parte dei pazienti riceva cure più economiche, ma obsolete e meno efficaci? Integratori, prodotti omeopatici, fiori di Bach: non ogni pillola è un farmaco e non ogni informazione pescata in rete è affidabile. Quando si tratta di prendere una medicina, è più prudente chiedere al medico che rivolgersi ai social.
C’è un filo che collega alcuni profumi caldi e avvolgenti,chiamati ancora oggi “orientali”, con un certo immaginario esotico, ma anche con l’uso di materie prime preziose, i viaggi di mercanti ed esploratori dei secoli passati e la scoperta da parte degli europei di nuove specie, animali e botaniche, in giro per il mondo. La spinta, anche scientifica, alla conoscenza e all’esplorazione,si è svolta nei secoli passati in parallelo all’espansione coloniale. E se questo è un fatto, lo sono però anche le scoperte e gli avanzamenti scientifici raggiunti. Come riconciliarsi e rielaborare questo passato? Un incontro per riflettere e discutere di alcuni aspetti della “Bianca Scienza”, come l’ha definita anche il giornalista Marco Boscolo, e del suo impatto sulla nostra cultura e sul nostro pensiero.
C’è un filo che collega alcuni profumi caldi e avvolgenti,chiamati ancora oggi “orientali”, con un certo immaginario esotico, ma anche con l’uso di materie prime preziose, i viaggi di mercanti ed esploratori dei secoli passati e la scoperta da parte degli europei di nuove specie, animali e botaniche, in giro per il mondo. La spinta, anche scientifica, alla conoscenza e all’esplorazione,si è svolta nei secoli passati in parallelo all’espansione coloniale. E se questo è un fatto, lo sono però anche le scoperte e gli avanzamenti scientifici raggiunti. Come riconciliarsi e rielaborare questo passato? Un incontro per riflettere e discutere di alcuni aspetti della “Bianca Scienza”, come l’ha definita anche il giornalista Marco Boscolo, e del suo impatto sulla nostra cultura e sul nostro pensiero.
«La salute degli italiani oggi è fra le migliori del mondo.» E c’è un motivo preciso, secondo Rosy Bindi, che si chiama “Servizio sanitario nazionale”. Ma oggi questo bene di tutti è a rischio. Per non perderlo occorre reagire e invertire la rotta innescata dalla cronica mancanza di risorse, da una progressiva privatizzazione e dall’autonomia differenziata delle regioni. Il nostro sistema resta un presidio di civiltà fondamentale, che possiamo ancora permetterci e sul quale vale la pena investire, correggendo le disfunzioni che conosciamo e fermando i tentativi in atto di puntare su un modello assicurativo più iniquo e costoso.
«La salute degli italiani oggi è fra le migliori del mondo.» E c’è un motivo preciso, secondo Rosy Bindi, che si chiama “Servizio sanitario nazionale”. Ma oggi questo bene di tutti è a rischio. Per non perderlo occorre reagire e invertire la rotta innescata dalla cronica mancanza di risorse, da una progressiva privatizzazione e dall’autonomia differenziata delle regioni. Il nostro sistema resta un presidio di civiltà fondamentale, che possiamo ancora permetterci e sul quale vale la pena investire, correggendo le disfunzioni che conosciamo e fermando i tentativi in atto di puntare su un modello assicurativo più iniquo e costoso.
Leonardo Visconti è un chimico specializzato in arte medievale e restauri. È abituato ad affrontare misteri e presunti fenomeni inspiegabili con metodo scientifico e spirito critico. Quando un misterioso avvocato gli propone una cifra considerevole per realizzare una copia perfetta della Sindone di Torino, Visconti accetta la sfida di riprodurre il lenzuolo sul quale molti credono sia rimasta impressa la figura del corpo di Cristo. Ma l’incarico si rivela presto più complesso e pericoloso del previsto. Con l’aiuto di un brillante studente e di una collega fidata, lo scienziato porta avanti il progetto in segreto, ma affiorano interrogativi inquietanti: chi lo sta controllando? E perché riprodurre la Sindone suscita reazioni tanto estreme? Tra pedinamenti, sabotaggi e minacce, Visconti si ritrova coinvolto in una vicenda oscura che lo costringerà a fuggire, nascondersi e lottare per la propria vita e per quella delle persone a lui più care. Un thriller che unisce rigore scientifico e tensione narrativa, sullo sfondo di uno dei reperti più affascinanti e controversi della storia occidentale.
Leonardo Visconti è un chimico specializzato in arte medievale e restauri. È abituato ad affrontare misteri e presunti fenomeni inspiegabili con metodo scientifico e spirito critico. Quando un misterioso avvocato gli propone una cifra considerevole per realizzare una copia perfetta della Sindone di Torino, Visconti accetta la sfida di riprodurre il lenzuolo sul quale molti credono sia rimasta impressa la figura del corpo di Cristo. Ma l’incarico si rivela presto più complesso e pericoloso del previsto. Con l’aiuto di un brillante studente e di una collega fidata, lo scienziato porta avanti il progetto in segreto, ma affiorano interrogativi inquietanti: chi lo sta controllando? E perché riprodurre la Sindone suscita reazioni tanto estreme? Tra pedinamenti, sabotaggi e minacce, Visconti si ritrova coinvolto in una vicenda oscura che lo costringerà a fuggire, nascondersi e lottare per la propria vita e per quella delle persone a lui più care. Un thriller che unisce rigore scientifico e tensione narrativa, sullo sfondo di uno dei reperti più affascinanti e controversi della storia occidentale.
Roma, 1633: Galileo Galilei si prepara ad affrontare il processo al cospetto del Sant’Uffizio per aver sostenuto che la Terra ruota attorno al Sole. Ha paura, rischia la condanna per eresia, ma forse ha trovato un modo per affrontare l’Inquisizione: è riuscito a richiamare scienziate e scienziati dal futuro, che potranno aiutarlo grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche. Ma anche loro, per non essere condannati, dovranno scegliere con cura le parole e i concetti da usare per supportare la causa galileiana. Un gioco di improvvisazione e divulgazione, condotto da Francesco Lancia.
Roma, 1633: Galileo Galilei si prepara ad affrontare il processo al cospetto del Sant’Uffizio per aver sostenuto che la Terra ruota attorno al Sole. Ha paura, rischia la condanna per eresia, ma forse ha trovato un modo per affrontare l’Inquisizione: è riuscito a richiamare scienziate e scienziati dal futuro, che potranno aiutarlo grazie alle loro avanzate conoscenze scientifiche. Ma anche loro, per non essere condannati, dovranno scegliere con cura le parole e i concetti da usare per supportare la causa galileiana. Un gioco di improvvisazione e divulgazione, condotto da Francesco Lancia.
Le rocce, i minerali, hanno accompagnato l’evoluzione di Homo sapiens, dall’uso della silice per i primi utensili, fino al quarzo dei pannelli solari. La crosta terrestre è un “altro territorio”, che si estende oltre le mappe e le sovranità ufficiali e superficiali. La risorsa minerale non è, però, sconfinata come sono invece i nostri sogni. Sogni che includono lo sfruttamento di terre rare in Paesi in cui quasi non ce ne sono, o la colonizzazione di Marte sfruttando risorse minerarie quasi esclusive del nostro Pianeta. Agli occhi dei geologi le risorse assumono confini spaziali e temporali ben diversi da come li percepiscono le persone comuni e di come vengono trattati, con una certa leggerezza, per importanti questioni geopolitiche.
Le rocce, i minerali, hanno accompagnato l’evoluzione di Homo sapiens, dall’uso della silice per i primi utensili, fino al quarzo dei pannelli solari. La crosta terrestre è un “altro territorio”, che si estende oltre le mappe e le sovranità ufficiali e superficiali. La risorsa minerale non è, però, sconfinata come sono invece i nostri sogni. Sogni che includono lo sfruttamento di terre rare in Paesi in cui quasi non ce ne sono, o la colonizzazione di Marte sfruttando risorse minerarie quasi esclusive del nostro Pianeta. Agli occhi dei geologi le risorse assumono confini spaziali e temporali ben diversi da come li percepiscono le persone comuni e di come vengono trattati, con una certa leggerezza, per importanti questioni geopolitiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
A cura di Orto botanico dell’Università di Padova
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
La crescita delle disuguaglianze socio-economiche globali è uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni, e può spiegare molte delle crisi dei sistemi democratici, ma è anche oggetto di disinformazione e falsi miti. La conferenza, realizzata in collaborazione con l'Institute for Futures Studies, riprende il tema del dossier del numero estivo di Query per fare chiarezza sul fenomeno
La crescita delle disuguaglianze socio-economiche globali è uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni, e può spiegare molte delle crisi dei sistemi democratici, ma è anche oggetto di disinformazione e falsi miti. La conferenza, realizzata in collaborazione con l'Institute for Futures Studies, riprende il tema del dossier del numero estivo di Query per fare chiarezza sul fenomeno
Dimentichiamo. Tutti. Sempre. Anche le cose importanti. E il più delle volte ci sentiamo in colpa: come abbiamo potuto smarrire quel ricordo, quella parola, quel nome che era lì e adesso non c’è più? Ma dimenticare non è una colpa. È un’arte. Anzi, è una necessità biologica, una strategia evolutiva e, se vogliamo, una benedizione. Questo non è un libro sul miglioramento personale. Non vi insegnerà a “ricordare di più”. Ma vi farà capire, con chiarezza e leggerezza, perché ricordare tutto sarebbe un disastro evolutivo e una tortura quotidiana. E perché, invece, l’oblio – tanto quanto la memoria – è una conquista della mente, un raffinato strumento di sopravvivenza, pensiero e libertà.
Dimentichiamo. Tutti. Sempre. Anche le cose importanti. E il più delle volte ci sentiamo in colpa: come abbiamo potuto smarrire quel ricordo, quella parola, quel nome che era lì e adesso non c’è più? Ma dimenticare non è una colpa. È un’arte. Anzi, è una necessità biologica, una strategia evolutiva e, se vogliamo, una benedizione. Questo non è un libro sul miglioramento personale. Non vi insegnerà a “ricordare di più”. Ma vi farà capire, con chiarezza e leggerezza, perché ricordare tutto sarebbe un disastro evolutivo e una tortura quotidiana. E perché, invece, l’oblio – tanto quanto la memoria – è una conquista della mente, un raffinato strumento di sopravvivenza, pensiero e libertà.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
Con Enzo Galligioni e Cristina da Rold A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Partendo dall’esposizione di quelli che sembrano dipinti, ma sono in realtà stampe in grande formato e dai colori sgargianti di vetrini istologici usati per le diagnosi oncologiche, Enzo Galligioni e Cristina da Rold dialogheranno sull’importanza della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro, soffermandosi sui dati epidemiologici e sulle scoperte più attuali.
INAUGURAZIONE MOSTRA UN NUOVO DOMANI
Con Enzo Galligioni e Cristina da Rold A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Partendo dall’esposizione di quelli che sembrano dipinti, ma sono in realtà stampe in grande formato e dai colori sgargianti di vetrini istologici usati per le diagnosi oncologiche, Enzo Galligioni e Cristina da Rold dialogheranno sull’importanza della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro, soffermandosi sui dati epidemiologici e sulle scoperte più attuali.
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell'età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare (Presentazione dei libri: L’alba della storia di Barbujani e Mare aperto di Misculin)
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell'età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare (Presentazione dei libri: L’alba della storia di Barbujani e Mare aperto di Misculin)
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di CNR
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di CNR
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Ogni mattina, prima dell’inizio delle attività del festival, una rassegna delle notizie delle notizie della settimana legate alla scienza, all’insolito e al misterioso. Un momento di riflessione critica per offrire uno sguardo attento e informato, preparandosi così ad affrontare le giornate del CICAP e apprezzare appieno il programma del festival e le sue tematiche.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
La crescita delle disuguaglianze socio-economiche globali è uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni, e può spiegare molte delle crisi dei sistemi democratici, ma è anche oggetto di disinformazione e falsi miti. La conferenza, realizzata in collaborazione con l'Institute for Futures Studies, riprende il tema del dossier del numero estivo di Query per fare chiarezza sul fenomeno
La crescita delle disuguaglianze socio-economiche globali è uno dei fenomeni più rilevanti degli ultimi decenni, e può spiegare molte delle crisi dei sistemi democratici, ma è anche oggetto di disinformazione e falsi miti. La conferenza, realizzata in collaborazione con l'Institute for Futures Studies, riprende il tema del dossier del numero estivo di Query per fare chiarezza sul fenomeno
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Un’esperienza che invita il pubblico a riscoprire, con uno sguardo nuovo, la complessità della malattia tumorale e il valore della ricerca scientifica. Attraverso un percorso fatto di immagini reali, raccolte da ricercatori e medici durante il proprio lavoro, la mostra si propone come uno spazio di consapevolezza e condivisione. Un’esperienza immersiva che invita a guardare con fiducia alla scienza che ogni giorno scrive una nuova pagina nella lotta contro il cancro.
La mostra sarà fruibile per tutta la durata del CICAP Fest, dal 14 al 16 novembre 2025.
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di CNR
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
Con Enzo Galligioni e Cristina da Rold A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Partendo dall’esposizione di quelli che sembrano dipinti, ma sono in realtà stampe in grande formato e dai colori sgargianti di vetrini istologici usati per le diagnosi oncologiche, Enzo Galligioni e Cristina da Rold dialogheranno sull’importanza della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro, soffermandosi sui dati epidemiologici e sulle scoperte più attuali.
INAUGURAZIONE MOSTRA UN NUOVO DOMANI
Con Enzo Galligioni e Cristina da Rold A cura di Fondazione Pezcoller per la ricerca sul cancro
Partendo dall’esposizione di quelli che sembrano dipinti, ma sono in realtà stampe in grande formato e dai colori sgargianti di vetrini istologici usati per le diagnosi oncologiche, Enzo Galligioni e Cristina da Rold dialogheranno sull’importanza della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro, soffermandosi sui dati epidemiologici e sulle scoperte più attuali.
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Un veneto tropicale, cetacei dalle montagne, rocce che piovono dal cielo, realtà o fantasia? Il Museo della Natura e dell’Uomo propone un viaggio alla scoperta della storia evolutiva del Pianeta e della vita sulla Terra, dal tempo profondo raccontato dai fossili, agli animali acquatici e terrestri, fino alla diffusione del genere umano in tutti i continenti.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Dalle fumarole islandesi alle lagune d’alta quota delle Ande, gli scatti di Jacopo Pasotti, giornalista scientifico e fotografo, raccontano l’invisibile dialogo tra microrganismi e ambienti estremi. Le immagini, frutto di un progetto durato tre anni, svelano paesaggi remoti dove la vita si adatta, trasforma e co-evolve con la roccia in ambienti impensabili. La mostra è un intreccio tra scienza e bellezza che ci porta ai confini del vivente – e ci fa riflettere sulle origini della vita stessa, e sui confini di ciò che definiamo abitabilità.
La mostra, patrocinata dall’Università degli studi di Napoli Federico II, è frutto del progetto CoEvolve, guidato dal microbiologo Donato Giovannelli, è visitabile fino al 6 gennaio 2026, compresa nel biglietto d’ingresso.
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
A cura di Orto botanico dell’Università di Padova
Attraverso numerosi adattamenti, le piante hanno sviluppato capacità sorprendenti e forme uniche agli occhi umani. Questa visita guidata offre l’opportunità di scoprire le incredibili abilità di questi silenziosi maestri della natura, vere strategie per la sopravvivenza. Un’occasione per conoscere la varietà delle soluzioni adottate dal mondo vegetale che superano il confine dell’immaginazione.
Le visite guidate sono prenotabili a partire da mercoledì 5 novembre sito .
Le rocce, i minerali, hanno accompagnato l’evoluzione di Homo sapiens, dall’uso della silice per i primi utensili, fino al quarzo dei pannelli solari. La crosta terrestre è un “altro territorio”, che si estende oltre le mappe e le sovranità ufficiali e superficiali. La risorsa minerale non è, però, sconfinata come sono invece i nostri sogni. Sogni che includono lo sfruttamento di terre rare in Paesi in cui quasi non ce ne sono, o la colonizzazione di Marte sfruttando risorse minerarie quasi esclusive del nostro Pianeta. Agli occhi dei geologi le risorse assumono confini spaziali e temporali ben diversi da come li percepiscono le persone comuni e di come vengono trattati, con una certa leggerezza, per importanti questioni geopolitiche.
Le rocce, i minerali, hanno accompagnato l’evoluzione di Homo sapiens, dall’uso della silice per i primi utensili, fino al quarzo dei pannelli solari. La crosta terrestre è un “altro territorio”, che si estende oltre le mappe e le sovranità ufficiali e superficiali. La risorsa minerale non è, però, sconfinata come sono invece i nostri sogni. Sogni che includono lo sfruttamento di terre rare in Paesi in cui quasi non ce ne sono, o la colonizzazione di Marte sfruttando risorse minerarie quasi esclusive del nostro Pianeta. Agli occhi dei geologi le risorse assumono confini spaziali e temporali ben diversi da come li percepiscono le persone comuni e di come vengono trattati, con una certa leggerezza, per importanti questioni geopolitiche.
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell'età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare (Presentazione dei libri: L’alba della storia di Barbujani e Mare aperto di Misculin)
La storia millenaria del Mediterraneo raccontata per quella che è: una grande epopea umana. Dai Neanderthal alle misteriose civiltà dell'età del bronzo, dagli imperi in guerra fino al mare di oggi, è qui che decidiamo chi diventare (Presentazione dei libri: L’alba della storia di Barbujani e Mare aperto di Misculin)
Dimentichiamo. Tutti. Sempre. Anche le cose importanti. E il più delle volte ci sentiamo in colpa: come abbiamo potuto smarrire quel ricordo, quella parola, quel nome che era lì e adesso non c’è più? Ma dimenticare non è una colpa. È un’arte. Anzi, è una necessità biologica, una strategia evolutiva e, se vogliamo, una benedizione. Questo non è un libro sul miglioramento personale. Non vi insegnerà a “ricordare di più”. Ma vi farà capire, con chiarezza e leggerezza, perché ricordare tutto sarebbe un disastro evolutivo e una tortura quotidiana. E perché, invece, l’oblio – tanto quanto la memoria – è una conquista della mente, un raffinato strumento di sopravvivenza, pensiero e libertà.
Dimentichiamo. Tutti. Sempre. Anche le cose importanti. E il più delle volte ci sentiamo in colpa: come abbiamo potuto smarrire quel ricordo, quella parola, quel nome che era lì e adesso non c’è più? Ma dimenticare non è una colpa. È un’arte. Anzi, è una necessità biologica, una strategia evolutiva e, se vogliamo, una benedizione. Questo non è un libro sul miglioramento personale. Non vi insegnerà a “ricordare di più”. Ma vi farà capire, con chiarezza e leggerezza, perché ricordare tutto sarebbe un disastro evolutivo e una tortura quotidiana. E perché, invece, l’oblio – tanto quanto la memoria – è una conquista della mente, un raffinato strumento di sopravvivenza, pensiero e libertà.
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione Umberto Veronesi ETS
Il futuro si costruisce ogni giorno con scelte di vita sane. Consapevoli dell’impatto della filiera alimentare sull’ambiente, delle disuguaglianze sociali legate all’accesso e al consumo di cibo, e del crescente problema dell’obesità infantile, Fondazione Veronesi presenta Foodland: un progetto dedicato alla consapevolezza e all’educazione alimentare, al contrasto della povertà educativa, alla promozione di pratiche sostenibili rispetto al consumo di cibo e al movimento. Il progetto vuole gettare le basi per un futuro più sostenibile e giusto: mira a rafforzare la consapevolezza nelle scelte salutari, influenzando positivamente gli stili di vita e la salute degli studenti, sin dalla più giovane età. Impegnandosi a coinvolgere la comunità scolastica e le famiglie, Fondazione Veronesi aspira a costruire una società più informata e proattiva nella tutela della salute collettiva.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
A cura di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro
Esiste un linguaggio comune a tutte le forme di vita che hanno vissuto e vivono sul nostro pianeta, un codice formato da quattro lettere che accomuna tutti, esseri umani, batteri, mosche, dinosauri, banane: il DNA. In questo laboratorio interattivo partiremo in un affascinante viaggio alla scoperta della vita. Riavvolgeremo il nastro del tempo dal presente e da noi stessi fino ad addentrarci in un passato lontano, per incontrare, nel complesso e maestoso albero della vita, i nostri cugini. Ramo dopo ramo ci addentreremo nel tempo profondo della storia evolutiva della vita sulla Terra fino ad arrivare a miliardi e miliardi di anni fa, all’origine di tutto ciò che è vissuto, vive e vivrà su questo pianeta.
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di CNR
Un laboratorio interattivo e sorprendente che invita a esplorare la fisica della luce e i meccanismi della percezione visiva. Attraverso esperimenti pratici e stimolanti, si potrà giocare con la luce e le sue caratteristiche, scomponendo la luce bianca nei suoi colori e provando a ricrearla sommando luci colorate. Immagini curiose e illusioni ottiche aiuteranno a riflettere su come funziona il nostro processo di visione. Il laboratorio stimola domande e discussioni che portano a scoprire come la luce interagisce con la materia, perché percepiamo forme e colori e in che modo la percezione visiva non dipenda solo dall’occhio ma anche dall’elaborazione del cervello.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.
A cura di Cooperativa Ossigeno e Momic In collaborazione con Eridania Italia
Lo sapevate che anche gli zuccheri sono carboidrati, come quelli contenuti nel pane o nella pasta? Ma allora quanti tipi diversi di zucchero esistono? Ecco alcune delle domande a cui risponderemo grazie alle esperienze interattive offerte da questo laboratorio che ci farà esplorare la chimica, la storia e la geografia dello zucchero. Faremo il punto su quello che ha da dire la ricerca medica in questo campo, imparando a distinguere le bufale dalle notizie attendibili per capire qual è la via migliore per dare al nostro organismo un’alimentazione il più possibile equilibrata e bilanciata, ma senza rinunciare a un pizzico di dolcezza.